giovedì 30 maggio 2013

SegnaLo #39 - Istruzioni per l'odio di Simone Montella

Il secondo titolo di cui vi voglio parlare stamattina è sempre un romanzo d’esordio di un giovane autore italiano, ma di genere completamente diverso dal precedente: si tratta di un romanzo molto attuale che attraverso un bizzarro protagonista esamina i problemi che molti di noi conoscono fin troppo bene, come precariato e disoccupazione.

ISTRUZIONI PER L’ODIO
Esperimento comportamentista nei giorni della fine del Governo Berlusconi IV
Di Simone Montella
Editore Foglio Letterario di Piombino
Pagine 180
Euro 15,00
TRAMA: Raccontare i piccoli orrori della quotidianità, il loro rifiuto, la loro finale accettazione.
Un libro psico-politico in cui un ragazzo cerca di fare a se stesso quello che Berlusconi ha fatto al paese. Un libro di sinistra, ma così di sinistra che può piacere soprattutto a quelli di destra. Succede che Silvio lo perseguita, e un precario qualunque passa dalla laurea con lode alla disoccupazione.
Che fare?
Si tratta della domanda cui i poveracci di tutto il mondo cercano da secoli una risposta.


L’autore:
Simone Montella (Napoli 1983). Autore e performer teatrale. Leefleaf (2010), Tunnel (2010), Manfred (Selezione Ufficiale Premio Scenario 2011). Con l’associazione culturale La Periferia cura la direzione artistica di Schiume Festival (Venezia). Blogger di disordina.it. Tiene laboratori di cinema e teatro nelle scuole. Istruzioni per l’odio è il suo primo romanzo.

Dicono del romanzo:
“E’ un libro da maneggiare con cura. E’ come una bomba, a ogni pagina può esploderti tra le mani. Fa anche ridere ma è un urlo, di consapevolezza e orgoglio. Come un risveglio, di quelli che arrivano con un indescrivibile frastuono nel bel mezzo del letargo.” - Irene Spagnuolo

Il romanzo può essere acquistato QUI, oppure su altri book store on line come Feltrinelli, Amazon e Ibs. Cliccando QUI invece potete leggere un estratto del libro. E infine potete visitare il blog dell’autore, Disordina.it o la pagina Facebook del romanzo.
Non fatevi trarre in inganno dal titolo (come ho rischiato di fare io), perché non è un libro che tratta fortemente di politica e basta… non sarebbe stato il mio genere. Se volete avere un’idea più chiara vi rimando alla recensione di Angela di Chicchi di Pensieri, che mi ha fatto decidere di leggere il romanzo di questo giovane autore.
E con questo passo e chiudo :)

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