giovedì 23 maggio 2013

Mini recensione "Il veleno sulle labbra" di Lauren Oliver



Editore Piemme
Formato ebook
Euro 0,99
TRAMA:
Per Hana è l'ultima estate prima di essere "curata" dalla sua capacità di amare, una procedura programmata per tutti i ragazzi della sua età. Un'estate fatale di tentazioni, dubbi e paure. Un'estate sospesa, trascorsa fra elettrizzanti feste clandestine e noiosissime cene di convenienza con la famiglia del suo prescelto, in attesa della procedura che la libererà per sempre dai disordini creati dal morbo dell'amore. Un'estate in cui anche la sua amicizia con Lena diventa un'incognita, come il suo futuro. Un sorprendente racconto digitale ambientato nel mondo di Delirium.




VOTO:

Il veleno sulle labbra è un racconto basato sul bellissimo romanzo Delirium di Lauren Olivier (cliccando sul titolo potete vedere la mia entusiastica recensione).
La voce narrante di questa breve opera, che si colloca tra i primi due volumi della trilogia, è  niente meno che uno dei personaggi di Delirium che avevo apprezzato di più: Hana, la migliore amica della protagonista.
In Il veleno sulle labbra l'autrice da al lettore la possibilità di rivivere eventi già letti, dal punto di vista di Hana: possiamo ripercorrere l'estate che precede l'operazione attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri, scoprendo i motivi che l'hanno  portata a comportarsi in un determinato modo e venendo alla fine a conoscenza di un dettaglio che mi ha lasciata di sasso (ovvio  che non ve lo dico!), anche se analizzando il percorso fatto da Hana nel corso di quei mesi in un certo qualche modo posso capirla. Lei era la ribelle, quella che infrangeva le regole a costo di allontanarsi dalla migliore amica di sempre e quando torna da lei sperando di ritrovare la sua roccia irreprensibile, il suo punto saldo, lo scoprire che i loro ruoli si erano totalmente invertiti deve essere stato destabilizzante.
E' stato bello poter entrare nella mente di Hana e provare le sue emozioni, scoprendo una persona diversa da quella che mi ero dipinta nella lettura di Delirium. E' proprio vero che per sapere la verità bisogna ascoltare le due campane: aggiungendo un nuovo punto di vista gli eventi assumono una luce diversa. Malgrado lo shock del finale, continuo a trovare Hana un personaggio molto bello e interessante.
Ovviamente questo spin-off non merita lo stesso voto del romanzo: lo stile dell'autrice è sempre impeccabile e riconoscibile e il racconto è molto bello, ma è soltanto una sorta di nota a margine del romanzo vero e proprio,  perchè preso da solo non avrebbe motivo di esistere e per questo è piacevole e nulla più. Assolutamente imperdibile per gli estimatori di questa saga distopica e altrettanto da ignorare per chi non ha letto Delirium (soprattutto se ce lo avete in WL, perchè il racconto presenta troppi spoiler).
Voi lo avete letto?
Passo e chiudo :)

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