Rieccomi qua a condividere con voi qualche nuova segnalazione interessante.
Il 15 Maggio (quindi giusto ieri!) per la casa editrice Rizzoli, è uscito il romanzo d’esordio di una giovanissima scrittrice italiana, Gisella Laterza. Si tratta di un libro fantasy che parla di un angelo caduto, ma dalla trama credo che non ci troveremo davanti alla solita interpretazione degli angeli caduti, perché a naso la storia mi sembra molto originale.
DI ME DIRANNO CHE HO UCCISO UN ANGELO
Di Gisella Laterza
Editore Rizzoli
Pagine 240
Euro 9,90 (ebook) – 15,00 cartaceo
TRAMA: È quasi l’alba.
Aurora, di ritorno da una festa, sta per addormentarsi sul tram che la porta a casa. Forse è stanca e stordita, forse sta solo fantasticando, ma lo sconosciuto che all’improvviso le rivolge la parola ha un fascino così misterioso da non sembrare umano. In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, Aurora ascolta la sua storia. La storia di un angelo caduto sulla terra per amore di una demone, deciso a compiere un lungo viaggio alla scoperta dei sentimenti umani per divenire mortale. Un’avventura che forse non è soltanto una fiaba, perché raccontare una storia – e ascoltarla – è il primo passo per farla diventare reale.
L’autrice:
Gisella Laterza ha soltanto ventun anni e studia Lettere Moderne all’università di Pavia (la mia città, che emozione!). La sua passione per la scrittura è stata incoraggiata dalla maestra delle elementari, la quale, nei suoi "temi" scriveva "Sei quasi una scrittrice".
Ha infatti iniziato a lavorare presto, scrivendo il suo primo romanzo (che, secondo quanto sostiene la stessa autrice, probabilmente non sarà mai pubblicato) a undici anni. Era un romanzo d'avventura, e così sono stati i romanzi fino ai sedici anni.
A sedici anni, appunto, ha cominciato a scrivere il romanzo dell'angelo che vi sto presentando oggi, cambiando tono, adottando un tono lirico, e allontanandosi dall'avventura per muoversi verso l'introspezione.
Dal Romanzo:
"La donna aprì il libro e indicò una cosa e disse: «A» poi lo guardò. L’angelo non capì. Lei indicò di nuovo il segno e disse: «A» e lo guardò ancora. Lui riuscì a capire. Aprì la bocca e riuscì a ripetere: «A.»
Gli occhi della donna si illuminarono: «La tua voce. È così bella. È musica. Ti prego, parlami ancora.»
L’angelo non capì, ma capì quando gli indicò la lettera “b” e gli fece dire: «B» e quando gli indicò la parola “porta”, gli indicò la porta della propria casa e gli fece dire: «Porta.»
Prima di imparare a vivere, l’angelo capì che avrebbe dovuto imparare a leggere.
Forse qualcuno potrebbe sorridere di questo.”
Per scoprire qualcosa di più sul romanzo e l’autrice potete visitare il suo blog Agave delle cose vaganti e la pagina Facebook di Rizzoli Ragazzi, che dovrebbe avere in serbo qualche sorpresa nei prossimi giorni.
Cosa ve ne pare di questo romanzo?
Passo e chiudo :)
Uh, sembra carino, non ne avevo ancora mai sentito parlare! :D Più ancora della trama, mi piace la copertina... stupenda!!! *___*
RispondiEliminaVero! Ha il gusto d'altri tempi ^^
EliminaHo letto il romanzo: molto bello! Scritto davvero con grazia, ti conduce in una storia per nulla scontata. Una vera "favola per adulti"! Bello!
RispondiEliminaChe bella definizione "una favola per adulti"! Mi hai fatto venire ancora più voglia di leggerlo ^^
EliminaChe bel libro! Non ne avevo ancora sentito parlare, grazie della segnalazione :)
RispondiEliminaFigurati! È sempre un piacere ^^
EliminaL'ho iniziato ieri sera: magico **
RispondiEliminaHai appena accresciuto la mia voglia di leggerlo del 100 %... Per fortuna al suo "turno" manca poco ^^
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