mercoledì 30 ottobre 2013

SegnaLo #76 - I Protettori dell'Oracolo - Buio di Patrisha Mar

Negli ultimi dieci giorni ho scovato un po’ di opere made in Italy che ancora non vi ho segnalato. Oggi per cominciare ve ne segnalo una che scommetto molti di voi già hanno sentito nominare. Si tratta del primo libro di una duologia paranormal romance scritta da Patrisha Mar, che probabilmente conoscete già come co-autrice di The Shadow Saga (che ammetto di non avere ancora letto!). Lascio parlare la trama per me, visto che ha stuzzicato subito la mia curiosità e mi ha fatto venire una gran voglia di leggere il romanzo. Certo ammetto che anche la cover ha contribuito ad attirarmi… trovo che il rosso sia un colore fantastico per catturare lo sguardo ^^

I PROTETTORI DELL’ORACOLO - BUIO
Di Patrisha Mar
Editore Editore
Pagine 216
Euro 14,00 (cartaceo) – 2,99 (ebook)
TRAMA: Bernadette e Benjamin Nicholls sono fratelli, nati per essere Protettori e per combattere i Notturni, mostri nascosti nell'oscurità della notte londinese.
Sentono di non avere scelta. La loro vita è votata al sacrificio e alla caccia.
Ma un giorno saranno costretti a rimettere in discussione il loro credo e le parole dell'Oracolo, il testo sacro dei Protettori.
Due storie d'amore volute dal destino. Due grandi sentimenti che si intrecciano sullo sfondo di una guerra combattuta nell'ombra.
Quattro personaggi indimenticabili che vi accompagneranno in un viaggio alla ricerca della verità e della realizzazione dei rispettivi sogni e desideri.
Passione, amore, fiducia, dolore e voglia di riscatto nel primo romanzo di una duologia paranormal romance tutta da scoprire.

L’autrice:
Patrisha è una moglie e una mamma prima di tutto, ma non può fare a meno di scrivere e di dare voce ai personaggi che ogni tanto vengono a trovarla. Ha sempre amato il fantasy, in particolar modo il paranormal romance e l’urban fantasy, anche se una sua grande passione è la letteratura del settecento/ottocento inglese, Jane Austen e Charlotte Brontë su tutti. Adora guardare in tv gli adattamenti della BBC dei grandi classici e i suoi serial americani preferiti, tra cui White Collar, Smallville e Beauty and The Beast, mentre rigorosamente al cinema i film di fantascienza e di supereroi. Ha un debole per i manga/anime shojo e una passione smodata per la cioccolata fondente, la pizza e Superman. Insieme alla sua amica Angela C. Ryan ha pubblicato ben due romanzi con lo pseudonimo di Katherine Keller: Black Shadow e Crimson Shadow, entrambi appartenenti alla saga The Shadows Saga E contano di continuare con le pubblicazioni nei prossimi mesi. I Protettori dell’Oracolo - Buio è il suo primo romanzo solista.

Il romanzo è disponibile sia in formato digitale - acquistabile su Amazon e su Kobo  - sia in formato cartaceo – che potete trovare sui maggiori store on line.
In più potete visitare la pagina facebook o il sito internet dell’autrice.
E ora come sempre la parola a voi: dai, dai, sono curiosa, qualcuno di voi l’ha già letto??

Passo e chiudo :)

Recensione "Onislayer" di Barbara Schaer

Editore Selfpublished
Pagine 440
Euro 0,99
TRAMA: Per difendersi dalla maledizione che li perseguita da centinaia di anni gli Eredi degli antichi clan giapponesi vivono segretamente a Fairport, stato di Washington, combattendo una guerra silenziosa contro i demoni Oni, e proteggendo il vincolo della Coppia Eletta che tiene il feroce Oda Nobunaga prigioniero negli Inferi.
Jin McDowell è il Nobunaga scelto per suggellare il nuovo vincolo e per farlo deve sposare Asami Williams, la Mitsuhide che gli è stata destinata, l'unica donna che abbia mai amato. Ma Asami è fuggita mettendo in pericolo gli Eredi e spezzandogli il cuore.
Sullo sfondo di una guerra senza fine, Jin e Asami si ritroveranno di nuovo insieme, ma nulla sarà più uguale a prima. Animata da una fredda e letale sete di vendetta Asami coinvolgerà Jin nella sua battaglia personale, e in un mondo dove nulla è ciò che sembra, fra travolgenti passioni, tradimenti, e oscure profezie, scopriranno che nonostante tutto il dolore che li ha divisi, l'amore che un tempo li legava non è andato completamente perduto.
VOTO:
 

INCIPIT:
“Jin McDowell trangugiò il quinto saké della serata, colpì il ripiano del bancone con la tazzina e ne ordinò prontamente un altro. Per essere un venerdì sera lo Shooter non era granché affollato, colpa dei tavoli da biliardo e dei jukebox che facevano tanto anni ottanta, e sicuramente delle spogliarelliste che in quel preciso istante stavano ballando al Blue Hell.
Da quando avevano riaperto quel locale Jin era stato testimone del costante defluire della clientela che alla buona musica dello Shooter preferiva il ritmo della techno su cui si dimenavano donne seminude, ma per quel che poteva contare, lui al Blue Hell non ci avrebbe rimesso piede. Poteva giurarlo. A costo di rimanere l'unico a quel bancone a bere come una spugna.
Ben lo salutò con una poderosa pacca sulla spalla e si appollaiò sullo sgabello accanto al suo. «Ehi, fratello, vacci piano. Non lo sai che i giapponesi l'alcol non lo reggono?»
«È una sfortuna allora che io sia giapponese solo per un quarto» bofonchiò Jin senza guardarlo. «Perché come obiettivo per le prossime ore ho una sbronza colossale... vuoi farmi compagnia?»”

RECENSIONE:
Mentre inizio a scrivere questa recensione è un po’ tardi e io so perfettamente che dovrei andare a nanna, altrimenti la sveglia domattina finisce fuori dalla finestra, ma ho finito da poche ore questo romanzo e da quel momento continuo a pensare a quello che vi voglio scrivere. Non importa se ho altre due recensioni che aspettano di essere scritte, questo romanzo si è preso tutta la mia attenzione durante e dopo la lettura.
L’unico rammarico è di aver aspettato mesi ad affrontare questa titolo: l’autrice avevo già avuto modo di apprezzarla nel suo lavoro di esordio, Alis Grave Nil (di cui potete leggere QUI la recensione), ma sono stata tratta in inganno da una trama che per quanto interessante sembrava terribilmente complessa. Però ogni volta che aprivo la cartella con tutte le immagini delle cover, tra decine e decine, quella di Onislayer continuava a catturarmi lo sguardo con la sua guerriera armata di Katana e alla fine mi sono arresa… menomale! Non sapevo cosa mi stavo perdendo!
Il romanzo è realmente molto complesso, proprio come la trama annuncia, ma la differenza sta nel fatto che non si fa nessuna fatica a seguire l’intreccio di vicende e personaggi.
ONI: tipico demone giapponese
Il libro tratta di demoni e cacciatori di demoni, ma la cosa più interessante e originale è che tutto è basato sulla mitologia orientale. Magari al principio si può avere qualche difficoltà a famigliarizzare con i termini giapponesi, ma presto si entra nel pieno della storia, travolti dagli eventi e completamente immersi in una cultura estremamente ricca di dettagli, riportata nel mondo moderno. Una cosa utilissima è il glossario che l’autrice ha inserito nelle ultime pagine, con la delucidazione di tutti i termini che compaiono nel corso del romanzo. Questo perché tutto ciò che sta alla base di Onislayer è ispirato a leggende realmente esistenti e non inventate di sana pianta… cosa credete, sono andata a curiosare su internet come una matta perché ho trovato tutto molto intrigante e volevo saperne di più e scovare qualche immagine, che trovate ovviamente sparse per la recensione.
I demoni di Barbara Schaer sono terrificanti e letali, soprattutto per il fatto che sono perfettamente mimetizzati in mezzo a noi sotto spoglie umane (quelle degli sfortunati malcapitati che diventano portatori), fino al momento in cui si trovano ad affrontare un cacciatore, appartenente ad una delle famiglie Giapponesi che da generazioni assurgono a questo compito senza possibilità di scelta, in seguito ad una maledizione.
Questa lotta secolare si svolge ormai in sordina, mentre gli ignari cittadini vivono le loro vite come se nulla potesse turbarli.
TORII
Ma questa è solo una parte della storia, perché Onislayer parla anche di amore, profondo e imperituro, e di vendetta.
I protagonisti sono due Jin, futuro Shogun ossia guida del suo popolo, e Asami, niente meno che l’affascinante guerriera della cover. Entrambi sono riusciti a conquistarmi completamente, ma per Asami ho sviluppato una vera e propria passione: non è stato merito del fantastico tatuaggio che copre metà del suo corpo, né del suo aggressivo taglio di capelli e nemmeno delle sue innegabili capacità di combattente; il mio cuore ha iniziato a battere in sincrono con il suo nel momento in cui ho scoperto che l’affascinante e tostissima corazza di donna fredda e letale nascondeva un’anima fragile e tormentata, capace di passioni forti e incontenibili! Un’eroina come ne ho incontrate poche, coraggiosa e indomita, pronta a sacrificarsi senza esitazioni per le persone che ama. Sfacciata e arrogante per la maggior parte del tempo, io dico che è un personaggio di cui non potrete non innamorarvi.
KUSARIGAMA
Ma basta parlare della protagonista, altrimenti rischio di svelarvi anche ciò che non voglio. Lei non è l’unica a dare vita a questo libro. Oltre al bellissimo “giapponese biondo” che la ama da sempre – per quanto possa essere difficile – ci sono tanti altri personaggi interessanti che animano la storia e che renderanno lo svolgimento degli eventi ancora più coinvolgente e appassionante. Barbara Schaer ha fatto secondo me un ottimo lavoro di caratterizzazione, perché tutti i personaggi che ha creato per Onislayer mi sono arrivati in technicolor e, in particolar modo quelli che hanno avuto ruoli importanti negli eventi, ho potuto immaginarmeli fin nei dettagli, sia fisici, sia caratteriali, quasi li avessi conosciuti di persona. Non serve dirvi che altrettanto incisivo è anche il cattivo - che non può certo mancare in un romanzo del genere – che porterà un bel po’ di scompiglio nelle vite già difficili dei cacciatori di demoni tenendo il lettore più volte con il fiato sospeso.
In realtà ogni dettaglio di questo romanzo è stato curato con attenzione e meticolosità, dalle ambientazioni ai rapporti tra i protagonisti, dalle armi utilizzate dai cacciatori ai loro combattimenti, persino l’abbigliamento. E tutto questo è andato ad arricchire una trama che era già appassionante di suo, rendendo la lettura ancora più avvincente.
ONAMORI: talismano
che protegge i cacciatori
A questo punto immagino sia superfluo sottolineare che il romanzo mi è piaciuto davvero tantissimo, confermando Barbara Schaer tra le mie autrici italiane preferite. Questo suo secondo romanzo si discosta radicalmente dal suo esordio, ma la Schaer è riuscita nuovamente a catturarmi facendomi perdere la cognizione del tempo ogni volta che iniziavo a leggere: soprattutto nella seconda metà, quando le cose iniziavano davvero a complicarsi e fremevo per sapere cosa sarebbe successo, era davvero una tortura dover abbandonare la lettura per fare altro.
Inoltre una delle cose che maggiormente mi ha colpita di Onislayer è il salto qualitativo fatto dall’autrice. Già con Alis Grave Nil aveva dimostrato di avere ottime doti narrative, ma in questo nuovo romanzo ha raggiunto un nuovo livello… non so come spiegarvelo, ma posso dirvi che se avessi letto quest’opera senza sapere nulla di chi l’ha scritta, avrei dato per scontato che fosse una scrittrice con molta esperienza e trovo che questa sia l’ennesima prova del fatto che, tra le miriadi di romanzi autopubblicati che vedono luce ormai ogni giorno, si nascondano persone che hanno davvero talento, spesso molto di più di tanti autori pubblicati dalle CE più famose.
SAKURA: l'immancabile fiore di ciliegio
E ora immagino vi stiate chiedendo, dopo tutte queste lodi sperticate, come mai Onislayer non si è guadagnato 5 gufi e io vi accontento subito: l’unico problema è che mi sono avvicinata al romanzo convinta che fosse un autoconclusivo e non so perché, visto che nessuno mi aveva detto che lo era, quindi correvo verso la fine per scoprire l’epilogo… che non ho trovato! Nuuoooooo… disperazione e sgomento! Scherzi a parte, sapete già che sono molto tirchia di 5 gufi, che assegno solo a quei libri che entrano in una ristretta rosa di romanzi, e ancora più difficile per me è assegnarli ad un romanzo che fa parte di una saga. Adesso non voglio che pensiate che il libro non finisce e vi lascia con un palmo di naso, assolutamente no. Benché Onislayer sia il primo di una trilogia i fatti principali trovano una conclusione soddisfacente, che purtroppo non è quella che speravo io, ma considerando che mancano ancora due capitoli posso continuare ad incrociare le dita. Non ho avuto l’impressione di domande lasciate senza risposte, né una sensazione di incompiuto che lascia generalmente insoddisfatti: solo che i giochi sono rimasti aperti e, pur non avendo idea di cosa ci sia nel futuro dei cacciatori di demoni a cui mi ero tanto affezionata, l’epilogo di questo primo volume è palesemente la quiete prima della tempesta e sinceramente non vedo l’ora di trovarmi nel mezzo del temporale… speriamo di non dover aspettare troppo a lungo, ma fonti certe mi dicono che il seguito è già in lavorazione :D
E con questo direi che è ora che cerchi di arrivare ad una conclusione, anche se sarebbero ancora tante le cose di cui vorrei parlarvi: prima fra tutte una storia d’amore che è tutto fuorché cuoricini e miele che cola, ma talmente bella e tormentata da lasciare il segno… però se continuassi ancora finirei col dirvi troppo: dovrò pure lasciarvi scoprire le bellezze di questo romanzo da soli no?! Tutto quello che più mi premeva ve l’ho detto e non mi resta che consigliarvi caldamente questo titolo: originale, adrenalinico e incalzante, aggressivamente dolce e dolcemente aggressivo… insomma in tre parole bello, bello, bello!
Ora se volete è il vostro turno di dirmi la vostra, se lo avete letto o se ve ne ho fatto venire voglia.
Io nel frattempo, passo e chiudo :)

domenica 27 ottobre 2013

Recensione "Dalla parte di Bailey" di W. Bruce Cameron

Editore Giunti
Pagine 320
Euro 6,90
TRAMA: Immagina un cane che non muore mai. Immagina un cane che si reincarna in diverse vite e se le ricorda tutte. Immagina che voglia scoprire il motivo per cui vive e che continui a rinascere finché non l'ha trovato. Questa storia è raccontata da Bailey, un cane saggio e divertente, bastardino randagio nella sua prima vita, golden retriever nella seconda, cane poliziotto nella terza e labrador nero nell'ultima. Ed è la storia dell'incontro magico con Ethan, il suo padrone speciale, che Bailey conosce da cucciolo e intende ritrovare a tutti i costi. Tra mille avventure commoventi, Bailey ci conduce in un viaggio incantato alla ricerca del senso della vita, dell'amore e della lealtà, che squarcia il velo sottile che separa animali ed esseri umani.
VOTO:
 

INCIPIT:
Un giorno mi resi conto che quelle cosette calde, piagnucolose e puzzolenti che si agitavano vicino a me erano i miei fratelli. Ci rimasi male.
Non ci vedevo ancora bene, riuscivo appena a distinguere ombre confuse, ma sapevo che quella sagoma grande e bellissima, con la lingua lunga e meravigliosa, era mia madre. Avevo capito come funzionava: quando l’aria fredda mi increspava il pelo, voleva dire che la mamma se n’era andata da qualche parte, ma quanto tornava il caldo era l’ora di mangiare. Spesso, per trovare un posto dove poppare, dovevo scansare quello che, ora lo sapevo, era il muso di uno dei miei fratelli. Tutti cercavano di allontanarmi per rubare la mia parte di cibo – e la cosa mi innervosiva non poco. Non riuscivo proprio a capire a cosa servissero i fratelli.
RECENSIONE:
Ecco uno dei titoli che sicuramente spiccherà in cima alla top ten dei libri letti nel 2013.
Con questo romanzo è stato amore fin dalle prime righe e questo sentimento è cresciuto esponenzialmente per ogni pagina che mi lasciavo alle spalle.
Divorato in soli due giorni, per tuffarmi poi direttamente nel seguito(tranquilli non è una saga eterna, ma per fortuna una semplice duologia), sono certa che Bailey mi rimarrà nel cuore a lungo.
Volete sapere di cosa si tratta? È la storia di un cane, un cane speciale che vive tante vite, perché ogni volta che raggiunge la fine del suo cammino rinasce di nuovo come cucciolo (razza e famiglia diversa, stessa anima!) mantenendo però memoria delle vite precedenti.
Avevo inizialmente pensato di raccontarvi le sue vite, perché ciascuna a modo suo è speciale e lascerà il segno, ma preferisco lasciarvele scoprire se deciderete di leggere questo libro, visto che a me è piaciuto tantissimo chiedermi che destino aspettava il nuovo cucciolo che apriva gli occhi al mondo.
La trovata migliore dell’autore? Fare proprio di Bailey (nome che ha avuto nella sua vita più importante!) la voce narrante, cosa che mi ha conquistata immediatamente.
La mente di un cane è semplice, non è capace di ragionamenti complessi come quella umana: il gioco, il cibo e l’affetto sono i tre pilastri della sua esistenza. E soprattutto, il suo scopo primario è compiacere le persone che ama… tanto da fare anche quello che lui non ha senso, pur di sentirsi dire una volta in più “bravo cane”. Dalla parte di Bailey è un romanzo semplice come il suo protagonista, dolcissimo e toccante come pochi ne ho letti.
Si tratta di un libro spesso esilarante: vedere con gli occhi di un cane i disastri che combina, la perplessità davanti a certe sgridate e richieste umane (perché mai dovrebbe dormire in garage, quando il letto è così comodo?!), la sua opinione sulla razza felina e i suoi pensieri mi hanno più volte fatta ridere e sorridere… non avete idea di quante volte ho pensato di aver finalmente capito i motivi nascosti dietro ad alcuni atteggiamenti del mio personale pelosetto.
Avete mai fatto dei discorsi con il vostro cane? Io sì, praticamente ogni giorno… ma non mi è mai passato per la mente che le uniche parole che lui ha registrato siano state, giro bravo, biscotto e via di seguito. Eppure un cane (e come tale anche il nostro protagonista) ha una capacità che nessun umano avrà mai: riesce a cogliere gli stati d’animo di chi lo circonda; magari non comprende le cause, ma nessuna maschera può nascondergli la gioia, la tristezza, la rabbia e tutta la vasta gamma di emozioni umane delle persone che gli stanno accanto.
Un cane vede anche quello che l’occhio umano non può cogliere e sente odori che potrebbero dare significato a tanti eventi inspiegabili, solo che non sa parlare.
Ma se si ha la pazienza di ascoltare il cane sa farsi capire, soprattutto se si tratta di dichiararvi il suo amore incondizionato.
Bailey rappresenta con la sua storia i cani in generale, se ne fa portavoce, cercando di insegnare all’uomo le cose importanti della vita.
Ma come ero certa che sarebbe successo – tanto che usavo i fazzoletti di carta a mo’ di segnalibro – Dalla parte di Bailey è anche un romanzo che commuove, letteralmente fino alle lacrime, con tanto di singhiozzi soffocati. Non è un dolore straziante che accompagna questo pianto, ma l’inevitabilità di alcuni eventi che qualsiasi padrone di cane sa che prima o poi dovrà affrontare, perché questi esseri speciali sono stati di una vita troppo più breve della nostra.
E l’epilogo, intuibile solo a pochi passi dalla fine, mi ha commossa di nuovo e ancora più nel profondo. Non posso raccontarvi cosa mi ha fatto affiorare le lacrime agli occhi, ma sono certa che se leggerete questo libro non avrete dubbi su quali siano i punti che mi hanno colpito al cuore.
Questo romanzo è assolutamente SCONSIGLIATO  a tutti coloro che NON amano i cani o che pensano che essi siano solo BESTIE qualunque; ma se amate gli animali, vi innamorerete di Bailey in ogni sua vita. Se in più avete o avete avuto un cane, coglierete anche quelle sfumature in più che scommetto sfuggirebbero a chi non ha mai diviso la vita con un angelo a quattro zampe.
Ritengo che questo libro, con la semplicità del suo linguaggio, punti dritto all’anima dei lettori e per quanto mi riguarda ha fatto centro netto!!
Bello, emozionante, coinvolgente, tanto quanto è dolce, delicato e indimenticabile. Lasciatevi conquistare dal musetto in copertina perché ha un sacco di cose da raccontarvi e sono convinta che non ne resterete delusi.
CONSIGLIATISSIMO AL 100%
Passo e chiudo :)

venerdì 25 ottobre 2013

Halloween si avvicina: TRICK or... SALE?

Cari divoratori di libri che mi seguite sul blog ho una bella notizia per voi in vista di Halloween.
Alcuni autori italiani hanno deciso di farci un regalo per farci passare la notte delle streghe leggendo ancora di più del solito:
DAL 29 AL 31 OTTOBRE avete la possibilità di acquistare tante opere made in Italy al prezzo d'occasione di 0,99 Euro nei maggiori store on line.
Alcuni esempi?
DRYADEM di Marie Albes
BIANCO E NERO IL POTERE DEI DRAGHI di Marina P. Pieroni
IL DIARIO DI ISABEL di Isabel C. Alley
CARA COGNATA, TI ODIO di Corinne Savarese
ENERGIE DELLA GALASSIA di Luca Rossi

e già questi vi assicuro che valgono davvero la pena (vi basta sbirciare le mie recensioni nella pagina "Recensioni"), ma non finisce qui perchè ci sono anche:

BLACK SHADOW e CRIMSON SHADOW di Katherine Keller
IL PRINCIPIO-IL GRAFFIO di Antonio Antico
IL REGNO DELL'ACQUA di Cristina Cumbo
LIGHT & HOPE di Rossella Modugno
IL CRISTALLO DI NECROS di Paolo Parente
IL SAPORE DEL PROIBITO di Catherine BC
e per finire la trilogia di Ella Gai
ROSSA COME LA PASSIONE
NERA COME LA LUSSURIA
BIANCA COME LA PUREZZA

Per conoscere tutte le trame vi rimando al sito di Marie Albes nella pagina dedicata ad HALLOWEEN ON READ.
Approfittatene!
Passo e chiudo :)

Recensione "Chiara e le farfalle" di Lida Vendramin

Editore Edizioni Creativa
Pagine 126
Euro 12,00
TRAMA: Da quanti anni state insieme te e Chiara?", "Lo sai benissimo, che me lo chiedi a fare", "Non importa, ora mi rispondi così te ne rendi conto", "Sono più di vent'anni ormai", "Ormai. Vedi sta tutto in quella parola che sottintende tante cose, tra cui abitudine e noia". Aggiungi un corteggiatore segreto che fa risentire Chiara una donna, non solo madre e moglie, un animo romantico ed il suo mondo si incrina. Ora Chiara deve fare i conti con le farfalle. Rimorso, rimpianto... o nessuno dei due?

VOTO:
 

INCIPIT:
Eccola lì… che occhieggia nella posta in arrivo. Non c’è sempre, non ha un suo algoritmo, è casuale. Stamani Chiara ha deciso, non la leggerà, il gioco deve finire.
Ha paura.
Le email cominciarono ad arrivare qualche settimana prima.
Quella d’esordio finì direttamente nel cestino catalogata come il solito spam; la seconda la incuriosì.
Già il nick, Slaite Mhath, la sorprese.
Chi aveva rispolverato il titolo di un vecchio pezzo dei Marillion, un pezzo che a chiara piaceva ma che si era perso?
Anche l’oggetto era stuzzicante, una sola sconosciuta parola… Vahine.
Nell’email non c’era testo, solo una bellissima orchidea.
RECENSIONE:
Ho appena finito di scrivere una recensione a 5 stelle – intendevo gufi – che vedrete domani on line, e ora scriverne una che di gufi ne ha guadagnati a stento due mi riesce particolarmente difficile.
Se poi ci aggiungiamo il fatto che il libro in questione mi è stato inviato dall’autrice che l’ha scritto e pure in versione cartacea, devo anche confrontarmi con un gigantesco senso di colpa!
Vi assicuro che fino all’ultima riga dell’ultima pagina ho sperato di poter rivedere il giudizio che nel corso della lettura si formava nella mia mente, ma purtroppo non c’è stato proprio verso.
È così brutto questo romanzo?? Probabilmente no e so per certo che a qualcuno è piaciuto un sacco (ad esempio su IBS, di 8 recensioni sono ben 7 quelle con un voto più che positivo di 4/5 o addirittura 5/5, quindi vi consiglio di dare un occhiata anche QUI), ma per le lodi non è a me che vi dovete rivolgere.
Parlando in generale ho trovato la protagonista e i personaggi che la circondano totalmente privi di spessore e bidimensionali. La quasi totale mancanza di approfondimento non mi ha aiutata ad avvicinarmi a loro, ma probabilmente nel mio caso non sarebbe servito lo stesso a farmi piacere di più questo romanzo.
Come spesso dico a lettori e autori, ogni persona è diversa, quindi quello che può piacere a una, all’altra può risultare indigesto. Da parte mia, in un libro cerco sentimenti o emozioni forti; personaggi a cui affezionarmi e situazioni che mi facciano evadere dalla mia realtà e in Chiara e le farfalle non ho trovato nulla di tutto ciò. Le farfalle di Chiara – intese come le classiche farfalle nello stomaco che tutti almeno una volta abbiamo avuto – per me sono state pesanti da mandare giù come sassi… un po’ delle farfalle di piombo!
Dopo centinaia di romanzi e decine d’anni come lettrice, mi è diventato inevitabile cercare nelle storie che leggo messaggi e pensieri che l’autore/autrice forse – e sottolineo il forse, sperando in questo caso di sbagliarmi – vuole trasmettere a chi legge e spesso queste “morali” vanno ad influire pesantemente sul giudizio finale. Quello che ho estrapolato da Chiara e le farfalle mi ha davvero irritata e indisposta: non so se i concetti espressi rispecchino il vero parere di Lida Vendramin – che ovviamente è liberissima come ciascuno di noi di pensare a modo suo -  ma di certo sono ad anni luce dalla mia mentalità!
Ho provato a valutare il romanzo obiettivamente, considerandolo solo un erotico… ma anche questo non mi ha aiutata perché non ho trovato eros sufficientemente degno di nota, una sensualità o un coinvolgimento che mettessero sotto una luce più vivida questo titolo. Allora come romanzo d’amore?! Per carità, peggio ancora, perché rischiavo di togliere un altro gufo.
Quindi l’ho preso come opera in generale e questo è quanto. Prima di tutto è ora che vi dica di cosa si tratta: la storia narrata tratta della crisi di un matrimonio. Chiara, la protagonista, è sposata ormai da tanti anni con l’uomo che le ha fatto battere il cuore quando era giovane. Ma con gli anni la passione e le carinerie sono andate diminuendo fino a scomparire… si tratta del classico darsi per scontati generato dalla quotidianità e dall’abitudine. Come avrete capito, la nostra protagonista non è una ragazzina, ma una donna di 45 anni che vuole tornare a sentirsi davvero “donna” e non solo madre e moglie. Sarà il corteggiamento via mail di un misterioso ammiratore anonimo a risvegliare la sua femminilità e a farla riflettere su cosa vuole da suo matrimonio.
Fin qui tutto bene – direte voi … e ve lo concedo: fino a questo punto tutto era intrigante. Non fosse per un paio di dettagli di poco conto che non mi convincevano fino in fondo: forse non conosco abbastanza quarantacinquenni, ma il linguaggio e i discorsi di Chiara e soprattutto della sua migliore amica mi facevano pensare al massimo a delle trentenni, malgrado sapessi la loro reale età.
Ma la vera nota dolente è il concetto di amore e matrimonio che emerge da tutta la storia: senza tergiversare troppo vi dico solo che dalle vicende di Chiara e Co. si capisce che un lungo matrimonio per durare ed essere felice deve essere rinvigorito periodicamente  e il modo migliore per farlo è concedersi – da ambo le parti sia ovvio – la trasgressione di qualche scappatella… tanto non c’è tradimento “col cuore”, si tratta solo di sesso!...
…………
Ehhh?!?!? Se lo fai a me, il cuore te lo strappo e te lo metto in mano!!
Questo è il famoso concetto che speravo venisse confutato prima della fine, ma con mio sommo rammarico ho scoperto che , non solo non c’è diniego, ma la mano viene calcata sempre di più in quel senso.
E ora se vi conosco bene, so che tra voi ci sono alcuni curiosoni che vorrebbero sapere i dettagli precisi che mi hanno portata al giudizio finale e io in realtà ho proprio voglia di dirveli per sapere cosa ne pensate – si accettano anche gli insulti se pensate che mi sbaglio… ma non esagerate XD
Perciò a questo punto ATTENZIONE SPOILER SPOILER SPOILER, per cui non andate oltre se volete leggere il romanzo:
1- L’ammiratore misterioso contatta Chiara via mail, ma le fa chiaramente capire che le loro strade si incrociano molto spesso e che lui la osserva… Io sarò eccessiva, ma se accadesse a me, invece che eccitata sarei un tantino spaventata! Ma questo è solo il dettaglio minore.
2- Si scopre che il marito di Chiara ha già avuto altre scappatelle in passato alla faccia dell’uomo serio che sembrava essere… però non ha mai messo in dubbio il suo matrimonio: niente sentimenti di mezzo, solo sesso!
3- Il fedifrago di cui sopra, nel momento in cui comincia a sospettare che la moglie abbia un altro, si eccita al pensiero di lei che va con un altro e poi torna a casa nel loro letto… vi prego non chiedetemi di commentare questa cosa perché potrei diventare censurabile! Di certo un uomo così non lo vorrei neanche se fosse l’ultimo al mondo.
4- L’ammiratore segreto alla fine si rivela essere un’ammiratrice e dopo lo stupore iniziale Chiara cosa fa? Ci va a letto lo stesso ovvio!!! Una che per 45 anni non ha mai avuto tendenze lesbo, decide che per trasgredire anche questo è successo… solo io la trovo una cosa poco credibile?
5- Nel mentre che la “nuova” Chiara si da alla pazza gioia in un fine settimana all’insegna di bugie e tradimento, il marito – che stupido non è - va a farsi consolare dalla di lei migliore amica e i due finiscono a letto insieme… bel marito, ma soprattutto bell’amica!
6- E per finire, dopo tutta questa gincana di infedeltà generale, il maritino attende Chiara di ritorno dal focoso weekend facendole una serenata con la chitarra… e i due finiscono a letto insieme, riaccendendo il fuoco del loro amore, se così lo vogliamo chiamare… e vissero felici e contenti?
Ecco questo è tutto quello che non mi ha permesso di aggiustare il tiro e dare almeno i tre gufi che speravo a questo romanzo.
FINE SPOILER
Dopo tutto quello che vi ho detto ovviamente non mi sento minimamente di consigliare la lettura di questo libro, a meno che la mia recensione non vi abbia incuriositi. Una concessione a Chiara e le farfalle devo però farla, l’imprevedibilità: credevo di avere tra le mani un breve romanzo dai risvolti scontati, mentre non sono riuscita ad azzeccarne una dall’inizio alla fine.
Come vi dicevo all’inizio della recensione, sono anche dispiaciuta per il mio giudizio negativo che sicuramente non farà piacere all’autrice, e come sempre in questi casi vi consiglio di leggere anche le recensioni positive che sono state scritte della sua opera… magari sono io che non ho colto il vero succo del discorso.
E ora ho proprio finito quindi passo e chiudo :)

mercoledì 23 ottobre 2013

ChattaLo #6 - New entry, film visti e altro

Ciao miei adorati followers!
Non sono stata rapita dagli alieni, ma nell’ultima settimana sono stata un po’ presa e quando arrivava il momento di accendere il pc crollavo come un sacco di patate!! Sarà l’età.
Mi spiace un sacco perché voi mi mancate tantissimo e detesto stare così tanti giorni senza dedicarvi attenzioni, anche perché le cose da dirvi si accumulano a dismisura.
Nei prossimi giorni e soprattutto nel fine settimana vedrò di recuperare un pochino di terreno, ma intanto inizio a fare il punto della situazione.

Da dove iniziare? Le recensioni.
Ne ho due già scritte sul quadernino delle recensioni che aspettano di essere inserite e si tratta di:
Dalla parte di Bailey di Bruce Cameron
Chiara e le farfalle di Lida Vendramin
Vi anticipo che una delle due sarà superpositiva , mentre l’altra tende mooolto al negativo.
Poi in attesa di essere scritte ci sono:
Il viaggio di Buddy di Bruce Cameron
Tu, io e tutto il tempo del mondo di Taylor Jenkins Reid
E per finire non vi ho ancora parlato della Trilogia The Darkest Powers di Kelley Armstrong i cui primi due volumi ho letto addirittura ad agosto. Visto che avevo rimandato ad oltranza le due recensioni ho deciso di recensirvi la trilogia intera una volta letto il capitolo conclusivo, ma ancora non mi decido a scriverla… vi capitano mai quelle recensioni in cui non vi viene in mente niente da dire?! Ecco, questa trilogia mi fa venire il blocco del blogger e ancora non mi spiego perché, visto che mi è pure piaciuta un sacco.

Per quanto riguarda le new entry, alla mia TBR (da cui ero riuscita a depennare ben 5 titoli dei 6 che mi ero prefissata!) si sono aggiunti tre nuovi titoli, uno inviato da una casa editrice e due frutto della solita incontenibile tentazione del giretto casuale in libreria (il bello è che non erano nemmeno titoli in wish list… uno addirittura non lo avevo mai nemmeno sentito nominare prima di trovarmelo tra le mani e non sono stata capace di resistere ^^). Eccoli:
Il confine del piacere di Maya Banks (che vi ho presentato QUI)
La lista dei desideri dimenticati di Robin Gold (TRAMA: La stanza è ancora tutta dipinta di rosa. La sua bambola preferita giace nel centro del letto, tra mille cuscini. Niente nella vecchia cameretta di infanzia di Clare è cambiato. Tranne Clare. La donna ha visto tutte le sue speranze infrangersi solo pochi mesi prima. A sole due settimane dal matrimonio, il suo grande amore se n'è andato per sempre. E ora sembra che nulla possa farle ritornare il sorriso. Nemmeno le affettuose premure della madre, da cui si è rifugiata per riprendersi. Ma una mattina Clare trova una busta sulla tavola della colazione. Gliel'ha spedita la sua maestra delle elementari. Dentro c'è una lista intitolata "Cose da fare da grande" che Clare aveva scritto quando aveva dieci anni. "Nuotare con i delfini, trovare una cura per gli attacchi di cuore, diventare insegnante, dormire in una vera tenda, avere un cane..." Alcuni di questi desideri sembrano ormai sorpassati, altri semplicemente infattibili. Com'è possibile che riesca a rimpiazzare il vaso rotto della madre del suo vecchio amico Lincoln, se si è trasferito con la sua famiglia da più di vent'anni e non ne ha più saputo nulla? Sembra assurdo, eppure Clare decide impulsivamente di realizzare tutti i suoi desideri di bambina, uno dopo l'altro. In una girandola di imprevisti e incontri inaspettati, Clare scopre che cercare la donna che avrebbe voluto essere da piccola potrebbe riservarle dolci sorprese...)
Wool di Hugh Hogwey (TRAMA: In un futuro post-apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive in una gigantesca città sotterranea. Lì, uomini e donne vivono rinchiusi in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Lo sceriffo Holston, che per anni ha fermamente sostenuto le leggi della città, rompe inaspettatamente il più grande di tutti i tabù: chiede di andare fuori, incontro alla morte. La sua decisione scatena una terribile serie di eventi. A sostituirlo è un’improbabile candidata, Juliette, che nulla sa di politica e di leggi, ma è un tecnico capace di far funzionare le macchine di quel fragile mondo. Ora che le è affidata la sicurezza, Juliette impererà presto a sua spese quanto è malata quella società. Perché la città è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare: la rivolta.)
L’ultimo lo conoscete? A me la trama ha ispirato un sacco ed è pure un librone sostanzioso, speriamo che sia un acquisto azzeccato!
In più ho fatto il mio ordine trimestrale all’Euroclub e presto entreranno a far parte della famiglia dei Libri di Lo anche:
La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks
L’amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Quest’ultimo era in super offerta a 4,70 euro se lo ordinavo con un altro libro… potevo forse lasciarmi scappare l’occasione? Direi di no, visto che era in wish list da un po’.
Certo che a questo punto la TBR è ancora punto e a capo con 5 titoli letti e 5 arrivati, ma prima di Natale, ho ancora discretamente tempo per recuperare… staremo a vedere.

Per terminare questa chiacchierata, volevo parlarvi dei film che ho visto in questo periodo. Sto pensando di creare una rubrica dedicata solo alle recensioni cinematografiche, ma per questa volta ho deciso di inserirli di nuovo qui.
Beautiful Creatures: finalmente sono riuscita a vedere il film tratto dal primo libro della fortunata quadrilogia di Kami Gracia e Margaret Sthol, di cui devo ancora leggere il capitolo conclusivo. La sedicesima luna mi era piaciuto davvero davvero tanto, quindi temevo di rimanere delusa dalla trasposizione cinematografica… e così è stato. Non che sia un brutto film o che lo sconsigli, solo che hanno stravolto un po’ troppo la versione letteraria per averlo potuto apprezzare fino in fondo. La mia dolce metà – che ovviamente il libro non lo aveva letto – ha trovato il film molto carino.  Sicuramente mi concederò una seconda visione, cercando di guardarlo senza pensare al libro, ma la prima impressione non è stata quella che speravo. Tutti sappiamo che nel momento che un romanzo viene trasformato in un film tanti dettagli vanno scomparendo, alcune cose vengono riadattate e altre aggiunte… ma quando la “libera interpretazione” della sceneggiatura supera una certa soglia tendo ad innervosirmi parecchio, soprattutto quando non trovo motivo per alcune modifiche che sono state fatte.
Bisogna dare atto ai creatori di Beautiful Creatures, che hanno comunque creato un bel film, con discreti effetti speciali, scegliendo attori che sono entrati alla perfezione nei personaggi – anche se né Lenah né Ethan li immaginavo così. In più se decidessero di non continuare la saga, il film potrebbe tranquillamente essere autoconclusivo e questo lo trovo un punto a suo favore.ù
Hansel e Gretel Cacciatori di streghe: questo invece mi ha stupita. Dai provini non ero sicura che fosse proprio il mio genere, invece mi è piaciuto talmente tanto da riguardarlo due volte. Bello, dinamico, adrenalinico e con dei begli effetti speciali come ciliegina sulla torta. Più splatter di quanto mi aspettassi, spesso divertente e con una trama bella solida a portare avanti le avventure e disavventure dei due atletici fratelli: lui figo ma tutt’altro che perfetto, lei ineguagliabile! Ho trovato anche ottima la scelta degli attori. Infine le streghe sono davvero orribili: sotto una maschera di eccelsa bellezza, nascondono un volto mostruoso. La chicca del film? Il troll di nome Edward, il personaggio che mi è piaciuto in assoluto di più di tutto. Questo film potrebbe dare adito ad un eventuale seguito e devo dire che non mi dispiacerebbe affatto: consigliato!
Infine La Madre: film horror di ispirazione orientale come ormai vanno di moda con questi fantasmi che tendono a far saltare sulla sedia e quelle atmosfere angoscianti che ti tengono sempre col fiato sospeso in attesa che succeda qualcosa… almeno nella maggior parte dei casi. Ovviamente ho aspettato di avere compagnia per vederlo, perché da sola temevo di passare la notte con la luce accesa… ma sono rimasta un po’ delusa. Le scene più paurose e inquietanti sono state quelle che avevo già visto nei provini. La storia non è male, ma il film in alcuni punti era decisamente lento e allentava la tensione in maniera eccessiva. E poi questo fantasma, così pauroso quando è più un ombra che altro, è stato messo troppo a fuoco tanto da farlo risultare verso la fine tutto fuorché pauroso, al massimo patetico perché la storia che nasconde è sicuramente triste, ma io non sono rimasta coinvolta al 100% come invece mi aspettavo.
Quindi di tre film che ho visto, l’unico che mi ha entusiasmata è anche l’unico su cui non nutrivo nessuna aspettativa… c’est la vie!

E ora passo la palla a voi: avete letto o visto qualcosa dei titoli qui sopra? Consigli per le prossime visioni?
Per ora un abbraccio.
Passo e chiudo :)

lunedì 14 ottobre 2013

ANTEPRIME di Ottobre delle Case Editrici

Iniziamo questa nuova settimana con le anteprime delle case editrici e ci sono un po’ di  novità per tutti i gusti all’orizzonte.
Il primo titolo di oggi è la rivisitazione di una storia d’amore tra le più famose, quella narrata da Jane Austen in Orgoglio e Pregiudizio, solo che questa volta viene raccontata dal punto di vista di Mr. Darcy… per me potrebbe essere l’occasione di avvicinarmi a questa storia che non ho mai avuto modo di leggere e me ne vergogno anche un po’…
IL DIARIO DI MR. DARCY
Orgoglio e pregiudizio: la versione di Darcy
di Amanda Grange
NEL BICENTENARIO DI ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
IL FENOMENO DI JANE AUSTEN CONTINUA AD AFFASCINARE
Editore Tre60
Pagine 300
Euro 12,90
TRAMA:
Fitzwilliam Darcy è l'eroe romantico che da duecento anni a questa parte continua a conquistare il cuore di milioni di lettrici in tutto il mondo. In questa coinvolgente e fedele rivisitazione di Orgoglio e pregiudizio, finalmente la storia di Darcy ed Elizabeth viene raccontata dal punto di vista di lui.
Per la prima volta abbiamo accesso ai suoi pensieri e sentimenti più intimi, riversati nelle pagine del suo diario, e a tutti quei momenti e quelle situazioni a cui nell'originale si fa solo cenno. All'apparenza freddo e distaccato, Darcy in realtà ha un temperamento passionale: possiamo condividere la sua furia e la sua indignazione nello scoprire il proposito della sorella di fuggire con George Wickham, la sua buona fede nell'adoperarsi per separare l'amico Charles Bingley da Jane Bennet e il suo disgusto nel dover di nuovo aver a che fare con Wickham, che ora insidia proprio la famiglia Bennet.
Ma, sopra ogni altra cosa, attraverso le parole di Darcy ripercorriamo la sua storia d'amore con Elizabeth in tutte le sue sfumature, dall'iniziale ostilità all'irresistibile attrazione, dal conflitto interiore fino all'indimenticabile lieto fine.
Il diario di Mr. Darcy è un rispettoso omaggio al capolavoro di Jane Austen, e un'occasione imperdibile per rivivere ancora una volta le emozioni e le atmosfere che ha saputo creare.
Uscita: 17 ottobre 2013
L’autrice
Amanda Grange, inglese, si è da tempo specializzata nell'interpretazione creativa dei classici della letteratura. Ha al suo attivo sedici romanzi, tutti di grande successo in patria e all'estero. Il suo sito è www.amandagrange.com
Hanno detto del romanzo
«Davvero affascinante. Amanda Grange è riuscita a mettersi nei panni di Darcy e raccontare il suo amore per Elizabeth sotto una luce completamente diversa.»
HISTORICAL NOVEL SOCIETY
«Il diario di Mr. Darcy è un viaggio indimenticabile nella mente e nel cuore di uno dei personaggi più amati della storia della letteratura. Un vero regalo per chiunque si sia appassionato a Orgoglio e pregiudizio.»
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Per proseguire vi presento il nuovo libro di Maya Banks – premetto di non essermi finora lasciata tentare da questa nuova autrice hot, come non avevo ceduto alla tentazione delle “Sfumature” perché proprio è un genere che non mi attira e non mi dà soddisfazione. Ma io so per certo che molte di voi hanno letto almeno un suo romanzo e, anche se non tutte hanno apprezzato la sua opera, scommetto che alcune saranno contente di questa notizia. Sotto il titolo, vi riporto stile copia-incolla la presentazione della Harlequin che meglio di qualsiasi cosa possa dirvi io, rende l’idea di cosa vi aspetta… in realtà devo ammettere che questa volta sono attirata anch’io, forse perché finalmente è la donna a prendere le redini dei giochi, e il destino ha voluto che proprio stamattina il corriere me lo abbia consegnato a sorpresa, quindi ho una scusa plausibile per leggerlo:
IL CONFINE DEL PIACERE
 di Maya Banks
Dopo aver scalato le classifiche mondiali con THE BREATHLESS TRILOGY Maya Banks, l’autrice rivelazione dell’anno, torna con un romanzo dall’erotismo dirompente, che saprà conquistare il grande pubblico della narrativa passion con un mix di trasgressione ed eleganza.
QUELLO CHE LEI VUOLE, QUELLO DI CUI LEI HA BISOGNO, QUELLO CHE LEI DESIDERA: sono le tre sezioni di un unico romanzo in cui la tensione erotica si respira dalla prima all’ultima pagina, carezzevole e sensuale.
Perché MAYA BANKS sa quello che vogliono le donne e firma un libro che soddisfa ogni fantasia, anche la più ardita.
Editore Harlequin Mondadori
Euro 9,90 cartaceo – 6,99 ebook
TRAMA:
Essere amici, desiderarsi, amarsi. Spesso le tre cose sono legate come anelli di una catena, una catena di piacere. Kit, Mac e Ryder sono amici, ma condividono molto di più. Un'irresistibile attrazione, che rende ogni gesto carico di sottintesi, come una carezza gentile che nasconde promesse di passione. Può essere il momento giusto per Mac per dichiarare il proprio amore a Kit? E può l'amore avere confini? Anche Ryder deve fare i conti con i propri sentimenti. Non è sicuro di poter accettare un nuovo equilibrio tra loro tre. Ma quello che conta è ciò che Kit vuole e ciò di cui ha bisogno. Una storia che coinvolge personaggi complessi, che vivono la vita in modo anticonformista, mettendo al centro la felicità, qualunque cosa significhi.
Uscita: 15 ottobre 2013
Le prime pagine del romanzo: QUI
L’autrice
Quello di Maya Banks è un nome molto familiare ai vertici della classifi ca del New
York Times. Già da tempo amatissima autrice Harlequin Mondadori di romanzi
seriali, vanta un ampio pubblico di affezionate lettrici che attende con trepidazione
ogni sua nuova opera.
È però con il primo volume della Breathless Trilogy (Passione senza tregua) che ha
raggiunto il successo mondiale, debuttando direttamente ai primi posti delle più
importanti classifi che di vendita e guadagnandosi il titolo di autrice rivelazione
della narrativa hot.
Hanno detto del romanzo
“Maya Banks è la nuova E. L. James“
AffariItaliani.it
“La Banks è la lettura perfetta per tutte le amanti della nuova narrativa erotica in stile
Cinquanta Sfumature“
Romantic Times
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Adesso invece passiamo alla casa editrice Ponte delle Grazie con due nuove pubblicazioni in vendita da pochissimi giorni, di cui soprattutto la prima ha una valanga di commenti positivi che invogliano a leggerlo: