mercoledì 28 novembre 2012

WWW... Wednesday #17

Rieccoci con l’appuntamento settimanale (come dice il nome ovviamente sempre di Mercoledì) con questa rubrica, creata da MizB del blog Should Be Reading. Come funziona questa rubrica? Semplicemente rispondendo a 3 domande:

1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
3. What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)

Tutti possono commentare o rispondere a loro volta alle domande.
Le mie risposte di questa settimana sono:
1.   WHAT ARE YOU CURRENTLY READING? Shadowhunters – Città di cenere di Cassandra Clare (ancora!!!) e di Alessia Esse
2.   WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING? Dust & Decay di Jonathan Maberry (qui la mia recensione) e Un amore di angelo di Federica Bosco (qui la mia recensione)
3.   WHAT DO YOU THINK YOU’LL READ NEXT? Sono davvero indecisa… I più gettonati per ora sono Across the universe di Beth Revis e Never Sky di Veronica Rossi ma si vedrà!


E voi? Quali le vostre letture questa settimana?
A presto J

Recensione di "Un amore di angelo" di Federica Bosco

Editore Newton & Compton
Pagine 384
Euro 9,90
TRAMA:
«Libera di danzare senza schemi e regole ferree, libera di studiare con chi volevo senza più obbedire ai canoni rigidissimi delle scuole prestigiose o ai capricci di insegnanti frustrati, libera di esprimere me stessa». Mia ha avuto l’occasione che attendeva da sempre: un’audizione alla Royal Ballet School. Ma quando si è trovata su quel palco, quando ha capito che la possibilità di entrare in quella scuola era a portata di mano, ha sentito di non voler rinunciare alla libertà di danzare senza regole, vincoli, costrizioni. Accanto a lei, anche nelle decisioni più difficili, c’è sempre stata la voce di Patrick, eterea presenza che non la lascia mai. Dopo il suo “no” alla Royal, per Mia può iniziare una nuova vita: lei e Nina, superate finalmente tutte le incomprensioni che le avevano divise, decidono di trasferirsi a Londra. Mia trova una scuola d’arte che la entusiasma, la Brit, mentre Nina prova a frequentare un corso di giornalismo. Ma Londra non è solo divertimento e cambiamenti: le due amiche dovranno anche affrontare la difficile gravidanza di Nina. A sostenerle, come sempre, ci sarà l’incorporea figura di Patrick. Finché un giorno…

Sono infine giunta al termine di questa trilogia e devo confermare quello che avevo detto nella recensione del primo volume: Federica Bosco è entrata a far parte della rosa dei miei autori preferiti.
Badate, nemmeno questo capitolo della saga è all’altezza del primo (non è così facile ottenere 5 gufi da me!!), ma è stato comunque un libro da cui faticavo a staccarmi: mi capitava di essere in altre faccende affaccendata e ritrovarmi a pensare ai personaggi della storia e desiderare di trovare almeno cinque minuti per riprendere in mano le avventure di Mia.
Così come il primo e il secondo volume erano completamente diversi tra loro, anche questo ultimo capitolo si differenzia completamente dai precedenti. I personaggi sono sempre gli stessi, ma gli spazi dedicati a ciascuno di loro varia da un titolo all’altro, in modo che alla fine sembra di conoscerli tutti quanti di persona. Ma ovviamente ci sono anche new entry che sono riuscite a movimentare ulteriormente la trama. Quest’ultimo episodio è incentrato soprattutto su Mia (bhè, mi pare ovvio, lei è la protagonista), Nina (la sua migliore amica, persa e poi ritrovata alla fine del secondo titolo) e Betty (ricordate? L’amica della madre di Mia, la sensitiva!) e la loro nuova vita a Londra.
Ho ritrovato la mamma e Paul, meno presenti ma capaci di emozionare come mai prima d’ora, e ho potuto scoprire nuovi aspetti dell’assente e “grigio” padre di Mia. Purtroppo molto meno spazio è lasciato al mio personaggio preferito, nonna Olga, che torna ad essere solo una voce al telefono, ma che riuscirà comunque a stupire e commuovere. Anche Patrick, per quanto sempre presente, comparirà molto meno spesso e i suoi dialoghi con Mia sono decisamente meno numerosi che nel secondo libro, in cui le sue parole non mancavano mai… Mia inizia a camminare con le sue gambe e la sua vita è terribilmente impegnata tra i problemi personali e la nuova scuola (la Brit… cosa avrei dato per studiare in una scuola come quella!) e per quanto Pat rimanga la sua “forza” e il suo più grande amore, si comincia ad intravedere quello che il destino riserva a questa ragazza dai mille volti. Mille volti perché a volte non si capisce bene come Mia possa parlare e comportarsi da giovane donna piena di forza di volontà un minuto e quello dopo reagire come una bambina capricciosa insopportabile: ci sono state pagine in cui avrei voluto poter saltare dentro il libro e prenderla a schiaffi fino a gonfiarla! Ma come sempre, prima di reagire e trovare in sé il buon senso, deve far  andare la lingua a sproposito con tutti quelli che la circondano, ferendo gratuitamente quelli che non le vogliono altro che bene…
Anche questa volta farà 4 passi avanti seguiti da 3 indietro… per poi iniziare a correre nella giusta direzione! E forse è proprio questa sua evoluzione da “gambero” a renderla così speciale e vera: quanti di noi hanno dovuto sbagliare prima di capire quale fosse la cosa giusta? Certo lei a volte esagera, ma ormai le volevo troppo bene per abbandonarla.
Questa è sicuramente una saga che mi ha appassionata intensamente: lacrime disperate, sospiri, rabbia, risate e sorrisi di sollievo, indignazione, salti di gioia e ancora commozione… tutte cose che quest’autrice è riuscita a regalarmi nel corso di questi tre libri! Poi che un capitolo mi sia piaciuto più di un altro non conta, quello che davvero importa è il risultato finale. Mentre leggevo mi sembrava di essere sempre con Mia e di far parte della sua famiglia e dei suoi amici e, ora che sono giunta alla fine, non riesco a non sentire la mancanza di tutti loro: per assurdo quello che rende più veri i personaggi della Bosco è la lunga lista dei loro difetti assolutamente umani… nessuno di loro è davvero perfetto, neanche l’idealizzato Patrick, e questo li rende candidati ideali per essere la madre, l’amica o la figlia di tutti noi!
Sto cercando di rimanere sul vago perché non voglio assolutamente anticipare nessuna sorpresa a chi non ha ancora letto questo libro o l’intera trilogia, ma vi assicuro che è difficilissimo.
Non posso evitare di consigliare questa lettura a tutte le anime romantiche e, perché no, agli amanti della danza (io non sono una ballerina, ma ho adorato il percorso di Mia nel ballo, i suoi studi e i suoi sforzi… non so cosa darei per vederla ballare davvero fuori dalla mia testa!)
Qualcuno potrebbe sottolineare che l’epilogo è stato banale e prevedibile (in effetti non è successo niente che non mi aspettassi), ma quello che voglio chiedere io è “c’era forse una conclusione differente, che potesse essere altrettanto credibile?”.
Aspettata o meno, la fine mi ha nuovamente commossa e fatta sorridere quindi nel mio modesto parere questa trilogia è assolutamente riuscitissima e nel suo insieme non esito ad assegnargli il voto massimo. Nello specifico, “Un amore di angelo” si prende solo 4 gufi (meno del primo e più del secondo), ma sono davvero contenta di aver letto questi tre libri uno di fila all’altro come se fossero uno solo, perché non ho rischiato che le sensazioni si affievolissero con l’attesa dei seguiti e forse questo è uno dei motivi che mi hanno fatto apprezzare questa serie così tanto.
Voi l’avete letto? Cosa ne pensate?
Anche per oggi ho terminato, quindi passo e chiudo J

Trilogia dell’angelo di Federica Bosco:
1.     Innamorata di un angelo (qui la mia recensione)
2.     Il mio angelo segreto (qui la mia recensione)
3.      Un amore di angelo

VOTO:

QUESTA RECENSIONE PARTECIPA
AL 2° GIRONE DELLA HOGWARTS READING CHALLENGE DEL BLOG READING IS BELIEVING

lunedì 26 novembre 2012

Christmas' Meme

Aspettando il primo di dicembre, giorno in cui il blog precipiterà nello spirito natalizio, ho scovato girovagando questo meme natalizio grazie a Sara G del blog I libri ci salvano (che a sua volta l’ha scoperto sul blog Atelier di una lettrice compulsiva… da qui il bannerino): secondo voi potevo resistere? Naaaa.
Quindi eccomi qui a rispondere a 10 domande “natalose”:
1) Ami il Natale?
Più di qualsiasi altro periodo dell’anno! Aspetto sempre con ansia il momento di rispolverare l’albero con tutti gli addobbi e vestire la casa a festa. Così come adoro passeggiare per la città o i centri commerciali con tutte le luci e le vetrine colorate che mi fanno brillare gli occhi di entusiasmo: tutto il periodo natalizio mi riempie il cuore di calore!
2) Fino a che età hai creduto a Babbo Natale?
Non so più se avevo 7 o 8 anni… e un bel giorno frugando nell’armadio dei miei genitori (mi piaceva rubare vestiti a mia mamma per giocare), nascosti dietro i cappotti, ho scoperto i regali che avevo chiesto per Natale! Che delusione… ma a quel punto ho anche capito a chi dovevo scrivere la letterina XD
3) Il libro più brutto che hai ricevuto per Natale?
Nessuno! I libri ricevuti fanno sempre parte della mia wish list… nessuno è abbastanza coraggioso da improvvisare conoscendo le dimensioni della mia libreria (e chi lo fa, và a colpo sicuro perché mi conosce mooooolto bene!).
4) Il libro più bello che hai ricevuto per Natale?
Questa è difficile: sono tutti belli i libri che ho ricevuto a Natale, indipendentemente dal fatto che poi il romanzo mi sia piaciuto o meno! Il solo fatto di trovarmi tra le mani il pacchettino rettangolare sul cui contenuto non ti puoi sbagliare è troppo bello J
5) Qual è il libro che vorresti ricevere per Natale?
Tantissimiiiiiii! Forse quest’immagine rende meglio l’idea:

6) Qual è il Libro che non vorresti ricevere per Natale?
Assolutamente qualsiasi libro che non sceglierei mai da leggere, quindi qualsiasi titolo che non appartiene ai generi di mio gradimento… odio fingere che un libro mi piaccia, mentre penso “non lo leggerò mai”!
7) Qual è il film o libro che tratta il Natale che ami di più?
Polar Express è al primo posto. E poi da quando ancora vivevo con mia mamma e passavamo i pomeriggi o le serate accoccolate sul divano con lei, non mi sono mai persa Il piccolo Lord.
8) Qual è il libro che vorresti regalare per Natale e a chi?
Ahahaha! Non ve lo dico di sicuro… altrimenti finirei con il rovinare la sorpresa a qualcuno ;)
9) Qual è il libro che vorresti riciclare come regalo?
Non mi è mai capitato per fortuna… potrei farlo giusto se ricevessi un libro che ho già.
10) In quale ambientazione letteraria vorresti vivere il Natale?
Hogwarts forever! A parte che non ci vorrei vivere solo il Natale, ma se alla magia della festa aggiungiamo la magia del castello… potrei svenire.

Penso di aver terminato… ora tocca a voi.
A presto J

Recensione di Dust & Decay di Jonathan Maberry

 Editore Delos Books
Pagine 312
Euro 14,90
TRAMA:
Sono trascorsi sei mesi dalla terribile battaglia contro Charlie Occhio-di-vetro e Motor City Hammer, nelle infestate terre di Rot & Ruin; sei mesi da quando Benny Imura e Nix hanno visto qualcosa sorvolare i cieli. Qualcosa che ha cambiato per sempre la loro vita.
Ora, dopo mesi di rigorosi allenamenti impartiti dal grande cacciatore di zombie Tom Imura, Benny e Nix sono pronti per lasciare Mountainside in cerca di un futuro migliore. Lilah, la Lost Girl, e il miglior amico di Benny, Lou Chong, andranno con loro.
Il viaggio si prospetta interessante. Ma pochi istanti dopo aver superato i cancelli del fortilizio, la città è piegata da un attacco di zombie famelici. Così, non appena mette piede in Rot & Ruin, la banda Imura è assalita da morti viventi, animali selvaggi, uomini deliranti e ciò che resta degli orrori di Gameland, dove gli adolescenti sono spinti a battersi per la propria vita in perversi giochi di sopravvivenza. E peggio che mai… può quel diavolo di Charlie Occhio-di-vetro essere ancora vivo?
A Rot & Ruin ogni cosa può ucciderti. E non tutti, nella piccola compagnia, riusciranno a sopravvivere...

Una bella zombie story mi mancava! E Jonathan Maberry è uno degli autori più capaci di creare una scenario agghiacciante talmente ben fatto da diventare reale mentre leggi: i suoi morti viventi sono talmente verosimili (per quanto lo possa essere qualcosa che non esiste… fortunatamente!) che quando leggi un suo romanzo ti sembra quasi di sentirne i lamenti.
Ma andiamo con ordine.
Dust & Decay è il secondo volume di una quadrilogia che ha come protagonista Benny Imura, di cui il primo titolo Rot & Ruin (letto prima di aprire il blog) avrebbe meritato il voto pieno: storia, personaggi, ambientazione, zombie mi avevano totalmente conquistata. Quindi mi sono avvicinata a questo seguito piena di entusiasmo.
Lo stile dello scrittore è rimasto efficace e coinvolgente anche in questo secondo titolo, creando immagini ancora più crude che nel primo capitolo: il numero di zombie affrontati è sempre maggiore e non tutti saranno putrescenti, lenti e claudicanti, aumentando l’adrenalina in circolo. Spesso mi sono ritrovata col fiato sospeso credendo che tutto fosse perduto…
I personaggi che già avevo imparato ad amare nel primo libro ritornano ancora più approfonditi di prima: Benny Imura che aspira a diventare come suo fratello e che scoprirà dentro di sé un coraggio sempre maggiore; Nix la ragazzina spensierata di cui Benny è innamorato, che diventa una giovane donna in cerca di vendetta per la morte della madre; Lilah, la Lost Girl, cresciuta e vissuta per anni da sola in una caverna, abituata a pensare solo a se stessa, rivelerà un’anima umana sotto la corazza di freddezza ed efficienza che indossa da sempre; Chong, amico di infanzia di Benny e Nix, l’intellettuale del gruppo che scoprirà molto presto che tutta la sua conoscenza non serve a molto nel mondo di Ruin, dove tutto vuole ucciderti; e infine Tom Imura, il grande eroe, il leggendario cacciatore di zombie che esegue chiusure (la morte definitiva di un non morto) misericordiose sarà un guerriero ancora migliore del precedente volume. Questi sono i protagonisti che si avventureranno in un viaggio al di fuori dalla sicurezza (relativa) delle recinzioni di Mountainside.
E non saranno gli unici personaggi: non posso elencarli tutti perché i nuovi personaggi sono davvero molti (alcuni solo accennati), ma ho davvero apprezzato la varietà che Maberry ha messo insieme. I buoni sono davvero pittoreschi e i cattivi sono davvero spaventosi, uno in particolare mi ha fatto pensare un po’ a Terminator (verso la fine mi sono chiesta se sarebbero riusciti a scamparla senza una pressa in cui infilarlo). E anche i personaggi ombra (quelli che in un film chiameremmo comparse) riservano delle sorprese: nel mondo di Ruin non sempre tutto e tutti sono come sembrano a un primo sguardo!
MA (lo stavate aspettando vero?) non tutto mi ha convinta completamente.
Il grande Tom, in questo volume diventa talmente un guerriero perfetto che comincia ad assomigliare ad un leggendario samurai invincibile e immortale, con la velocità di un vampiro e l’invisibilità di un fantasma: quando non bastano le sue capacità sovrumane a salvargli la pelle, ci si mettono le botte di culo fortuna! Diventa quasi irritante: possibile che tutti rischiano la pelle ad ogni passo e per lui invece sembra una passeggiata? Ma ci può stare, anche perché alla fine riscopriamo la sua natura umana… e di certo non vi racconto come!
E poi ritorna di nuovo la questione di Gameland, che ovviamene è stata riaperta e che è ancora peggio della versione precedente: il nuovo “paese dei balocchi” è ancora più violento, crudo e soprattutto ben organizzato del precedente… e quando scoprirete dov’è e chi ne fa parte sono sicura che vi cadrà la mascella come è successo a me! Però mi chiedo: di nuovo??? Ancora bambini buttati nell’arena a combattere con gli zombie e ancora il tentativo di debellare questo schifo… in alcuni momenti ho avuto una sensazione di dejavù che non mi ha fatto fare i salti dalla gioia (non so se mi spiego). Diciamo che per questo secondo capitolo mi sarei aspettata qualcosa di più originale che un’evoluzione dello stesso problema incontrato nel primo.
Ovviamente l’autore ha gettato un sacco di semi lungo il romanzo che sicuramente germoglieranno nei prossimi due volumi: ci sono cose che stanno cambiando nel mondo di Ruin, cose che si muovono, si evolvono, rendendo il futuro meno prevedibile di quanto si pensava, e che non vedo l’ora di scoprire. Con tutta questa carne al fuoco dubito fortemente di ritrovare Gameland nei prossimi capitoli (come sapete, odio spoilerare quindi non vi anticipo nulla).
Comunque, i difetti che ho trovato a questo romanzo, non l’hanno reso una lettura meno coinvolgente (fatto sta che ha finito col monopolizzare la mia attenzione, tralasciando momentaneamente le altre letture) e non mancano colpi di scena da bocca aperta. Persino nelle ultime pagine, quando finalmente stavo per rilassarmi, l’autore ha scelto di dare il colpo di grazia: ci sarà una perdita (sì, lo ammetto, per un attimo avevo pensato che un romanzo di questo genere senza perdite importanti – morti tante, ma nessuna veramente sentita – perdesse di credibilità)… la più improvvisa e inaspettata possibile, che mi ha lasciata senza parole e con l’amaro in bocca.
L’ultimissima pagina, quella che chiude questo capitolo della saga, lascia con una terribile voglia di avere subito in mano il seguito… speriamo non si faccia aspettare troppo.
Quindi questo equilibrato mix tra pregi e difetti mi impedisce di dare a questo titolo il voto alto che speravo: inizialmente avrei optato per tre soli gufi, ma ho deciso di aggiungerne ancora mezzo perché le capacità di Jonathan Maberry sono davvero notevoli e aspetto con ansia di ritrovare il mondo di Ruin.
E con questo ho davvero detto tutto.
Passo e chiudo J

La serie di Benny Imura:
1.     Rot & Ruin
2.     Dust & Decay
3.     Flesh & Bone
4.     Fire & Ash

VOTO:

QUESTA RECENSIONE PARTECIPA
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E A UNA CHALLENGE DA FINE DEL MONDO DEL BLOG SE TACI MI PIACI

domenica 25 novembre 2012

From Cover To Cover #12

From Cover To Cover è la rubrica a scadenza settimanale (postata di domenica) che ho ideato per soddisfare il mio amore per l’arte delle copertine di libri.

Questa volta è il turno di una nuova saga inedita in Italia. La serie “Spirit Guide”, scritta da E.J. Stevens, è composta attualmente da tre libri, ma sono previsti altri due volumi. La protagonista si chiama Yuki ed è una sensitiva che sente i morti attraverso l’olfatto: gli piacciono gli anime, gli stivali alti, le magliette lunghe e nere e i burritos. Con l’aiuto dei suoi amici, Yuki affronta fantasmi, serial killers e il liceo. Ho scoperto questi romanzi grazie alla copertina del 3° capitolo… adoro l’abbinamento donna-lupo! Quindi quando ho visto che anche quella del secondo volume apparteneva a questa categoria ho deciso di mostrarvele tutte e tre. Nella prima cover non compare nessun lupo, ma una bellissima ragazza gotica.
Ho trovato anche un blog  http://spiritguideseries.blogspot.it/ molto ben fatto, dedicato proprio a questa saga, dove si possono trovare anche i collegamenti ai tre book trailer presenti su YouTube e altre informazioni. Li aggiungerò sicuramente alle speranze delle future pubblicazioni italiane.
Voto Goodreads: dal 3 e ½ al 4


1. She smells the dead (Settembre 2010)
TRADUZIONE DELLA TRAMA:
È l’inizio dell’ultimo anno e la consapevolezza psichica di Yuki degli spiriti minaccia di rovinarle la vita. La sua capacita di sentire gli spiriti dei morti non è affascinante come in Tv. Lei “odora” i morti. Yuki è stata visitata nei suoi sogni e sospetta che il suo amico Calvin sia coinvolto in qualcosa di strano. Sarà Yuki capace di salvare gli spiriti e se stessa?












2. Spirit Storm (Gennaio 2011)
TRADUZIONE DELLA TRAMA:
“Lascia che gli spiriti ti guidino, ma non farti mai prendere da loro".
Gli spiriti dei morti stanno arrivando… Yuki è vicina ad affrontare un esercito di anime perse di Samhain, la note di Halloween, quando gli spiriti dei morti vagano liberi. Yuki avrà bisogno di tutto l’aiuto che i suoi amici possono darle, ma Calvin ci sarà per lei quando lei ne avrà più bisogno?












3. Legend of Witchtrot Road  (Ottobre 2011)
TRADUZIONE DELLA TRAMA:
Sopravvivere a fantasmi agitate, streghe irritate, lupi mannari arrabbiati e agli orrori del liceo non è mai stato così difficile. La notte di Samhain è ormai dietro di loro, ma Yuki e i suoi amici hanno appena iniziato ad affrontare i cambiamenti dei loro poteri paranormali. Le tensioni stanno crescendo, nel branco, a scuola e nel loro ristretto gruppo di amici. La tragica morte di uno studente della Wakefield High, Dylan Jacobs, suscita emozioni bollenti. Il J-Team, arci nemico di Yuki, ha messo l’intera squadra di football contro di lei. Proclamano che Yuki è una strega e la accusano della morte del loro compagno di squadra. Yuki riuscirà a risolvere il mistero della morte di Dylan e la leggenda di Witchtrot Road, prima che le cose diventino violente? Emma è l’amica da cui Yuki va quando le cose si fanno difficili, ma si sta comportando stranamente. Emma è stata distante e sembra colpita da una misteriosa malattia. Cosa faranno Yuki e i suoi amici nel caso che la loro guaritrice sia davvero malata? Calvin è diventato un Alpha e vuole il meglio per il suo branco. È un leader compassionevole, desideroso di fare il meglio per la sua gente, ma Cal sarà capace di mantenere unito il branco quando un fiero e giovane lupo mannaro arriva a cercare vendetta?
Simon può essere ancora un playboy furbo, ma sta prendendo il suo ruolo come secondo di Calvin in maniera mortalmente seria. Sarà capace Simon di concentrarsi sui suoi doveri quando sarà costretto ad affrontare il suo passato oscuro?


Questo è proprio il mio genere: delle cover mi sono innamorata a prima vista (la mia preferita resta la seconda) e le trame già mi hanno conquistata!
Voi cosa ne pensate?
A presto J

sabato 24 novembre 2012

Weekly Summary #13

Weekly Summary è la rubrica dal blog ispirata dalla rubrica Clock Rewinders On A Book Binge (ideata dai blog On a Book Bender   e 25 Hour Books), ma che io in realtà ho trovato sul sito Storie Dentro Storie
La rubrica verrà postata ogni Sabato (salvo imprevisti) ed è, come dice il titolo, un RIASSUNTO SETTIMANALE di quello che è successo sul mio blog e nella blogsfera. A questo,  senza uno schema fisso, si possono aggiungere new entry nella mia libreria, citazioni, film visti o canzoni sentite… insomma qualunque cosa che abbia influenzato la settimana appena trascorsa!

SUL BLOG I LIBRI DI LO:
Settimana un po’ spoglia per il blog: sto rifinendo gli speciali natalizi (di cui ho già messo un bannerino nella colonna a sinistra) e in più sono sovraccarica di letture tra la rilettura di  Matched (per la read along di Juliette), il secondo volume degli Shadowhunters che ancora non riesce a coinvolgermi e sono sempre lì a rimandarlo e la folle decisione di iniziare altri due romanzi in contemporanea mi sono ridotta a pubblicare una sola recensione… per fortuna ha meritato 3 gufi:
·         si tratta della recensione di Il mio angelo segreto di Federica Bosco;
·         per la rubrica dedicata alle cover il tema della settimana sono gli occhi;
·         per il teaser del martedì ho scelto un estratto di Matched di Ally Condie
·         e per finire il solito appuntamento del mercoledì con WWW… Wednesdays.
ALTROVE NELLA BLOGSFERA:
·         Francy di Leggere Fantastico ha scritto una bella recensione di Incarceron di Catherine Fisher
·         Spazio agli animali da compagnia: Lucrezia de Il Libro che pulsa ci parla dei suoi compagni pelosi in un tenero post
·         Mr Ink di Diario di una dipendenza ha recensito il prequel della serie di Alessia Gazzola su Alice Allevi, facendomi inserire tutti e tre i titoli pubblicati finora nella WL O_o
NEW ENTRY:
L’unica new entry è stata il libro arrivato dall’Euroclub che non ho idea di come sia, ma che mi ha incuriosito parecchio per la trama (non sicuramente per la cover!). Visto che non ho fatto a tempo a preparargli un post ve ne parlo direttamente qui. Si tratta di
FINE di David Monteagudo, edito in origine da Guanda.
Trama: Un castello isolato sui Pirenei, otto amici che si ritrovano dopo decenni, un assente. E segnali sempre più indecifrabili e inquietanti... Venticinque anni prima se lo erano promesso: sarebbero tornati in quel vecchio castello sperduto sui Pirenei per guardare ancora una volta le stelle. E anche se ormai sono adulti, ciascuno con il proprio bagaglio di fallimenti e disillusioni, hanno mantenuto la promessa di gioventù. Sono tornati. Tutti tranne uno: Andrés, detto "il Profeta" a causa del suo carattere bizzarro. Perché non si è presentato? Forse è ancora offeso dopo lo scherzo che il gruppo gli ha giocato durante il loro incontro precedente. Quando il castello rimane al buio a causa di un blackout, gli otto amici pensano che si tratti di una vendetta di Andrés. Poi però anche i telefonini non funzionano più. Le automobili non partono. E, uno dopo l´altro, gli amici scompaiono. Possibile che sia tutta opera del Profeta? Le poche case dei dintorni sono deserte e nei boschi cominciano ad aggirarsi animali esotici... Cos´è successo? Un disastro ambientale? La Natura si è rivoltata contro gli esseri umani? O è la fine del mondo?
C’È ALTRO?
Ho già raggiunto l'obbiettivo di 80 libro prefissatomi per il 2012 su Goodreads con più di un mese di anticipo e mi sembra incredibile di quanti libri ho macinato quest'anno! Vorrà dire che per il 2013 punterò più in alto…
E anche per questa settimana è tutto!
Passo e chiudo J

mercoledì 21 novembre 2012

WWW... Wednesdays #16

Rieccoci con l’appuntamento settimanale (come dice il nome ovviamente sempre di Mercoledì) con questa rubrica, creata da MizB del blog Should Be Reading. Come funziona questa rubrica? Semplicemente rispondendo a 3 domande:

1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (Quale libro hai finito di recente?)
3. What do you think you’ll read next?(Quale libro sarà la tua prossima lettura?)

Tutti possono commentare o rispondere a loro volta alle domande.
Le mie risposte di questa settimana sono:
1.   WHAT ARE YOU CURRENTLY READING? Shadowhunters – Città di cenere di Cassandra Clare, Dust & Decay di Jonathan Maberry e in rilettura Matched di Ally Condie
2.   WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING? Il mio angelo segreto di Federica bosco
3.   WHAT DO YOU THINK YOU’LL READ NEXT? Un amore di angelo di Federica Bosco e poi devo ancora decidre!


E voi? Quali le vostre letture questa settimana?
A presto J

martedì 20 novembre 2012

Teaser Tuesdays #13

Anche l’appuntamento fisso del Martedì (come quello del Mercoledì) è stato creato da MizB di Should Be Reading.

Le regole di questa simpatica rubrica sono semplicissime:
Prendere il libro che state leggendo
Aprirlo a caso in una pagina
Scrivere un estratto di quella pagina (facendo attenzione a non spoilerare)
Terminare aggiungendo titolo e autore

Io per scelta aprirò il libro solo nelle pagine precedenti il segnalibro… per non incappare in rivelazioni importanti e rovinarmi la lettura.

Questa settimana sono alle prese con la rilettura di Matched di Ally Condie e quindi l’estratto lo prendo da questo titolo:
“La frescura della notte è riuscita in ciò che la pioggia di ieri aveva fallito: l’aria è frizzante. Rinnovata. Il sole, che avvampa dietro l’ultima nuvola rimasta, invita gli uccelli a cantare e loro cantano. Invita me a riempirmi di luce, e io mi riempio. Chi non si infurierebbe contro la morte di una cosa tanto bella?”




Incredibile ma vero, sto apprezzando questo libro più ancora della prima volta che l’ho letto!
E voi, avete qualche teaser interessante?
A presto J

lunedì 19 novembre 2012

Recensione di "Il mio angelo segreto " di Federica Bosco

Editore Newton & Compton
Pagine 384
Euro 9,90
TRAMA:
Da quel terribile giorno di febbraio, quando il mare l’ha inghiottita, il tempo per Mia si è fermato. Dal sonno profondo in cui è precipitata e da cui sembra non volersi ridestare, Mia si sente però al sicuro. Il suono di una voce che lei conosce bene la avvolge e la protegge, la tiene lontana da qualsiasi sofferenza e la trasporta in una sorta di sogno, in cui può sentirsi ancora vicina a chi ama. Quella voce è più forte di tutte le altre che ha intorno e che la chiamano, cercando in ogni modo di farle aprire gli occhi. Ma lei non ha alcuna intenzione di tornare alla sua vita di un tempo. Finché, dopo quasi due mesi, Mia finalmente si risveglia. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno con cui Mia riesce ancora a parlare, e che non vuole smettere di ascoltare. Qualcuno che la ama più della sua stessa vita e che ha fatto di tutto per salvarla...

Il libro di oggi è il secondo volume della trilogia dell’angelo di Federica bosco (spoiler per chi non ha letto il primo!). Seguito di Innamorata di un angelo (qui la mia recensione) che si è meritato un raro voto massimo, come spesso accade nelle saghe e come mi aspettavo, questo secondo capitolo non è stato all’altezza del primo. È sempre un bel romanzo, ma questa volta non si è trattato di un “imperdibile”.
La protagonista è sempre Mia, la quindicenne che ha perso prematuramente il suo unico e grande amore e che, incapace di affrontare il dolore, alla fine del primo libro tenta il suicidio.
Il secondo libro riprende esattamente alla fine del primo, quindi ho trovato una Mia ricoverata in ospedale in coma in seguito al suo tentativo di annegare nel mare che le aveva strappato l’amore di Patrick. Ma dietro questo velo impenetrabile che la separa dal resto del mondo, Mia è perfettamente cosciente e sente tutto ciò che le accade intorno e tutto ciò che le persone le dicono. Inoltre si rende presto conto di non essere sola perché Patrick è con lei, tornato dall’aldilà per salvarla dal mare prima e dalla sua prigione invisibile poi. Sarà solo grazie a lui che Mia riuscirà a riemergere dal coma… peccato che per i miei gusti ci è rimasta un po’ troppo! Non che voglia criticare i tempi di recupero dopo i traumi e il dolore straziante che aveva dovuto sopportare: subito all’inizio del libro mi sono commossa a leggere della sua sofferenza e di quella altrettanto profonda e impotente di chi la circonda, in particolare di sua mamma, ma lei è rimasta in coma ad ascoltare il mondo esterno e a parlare col suo ragazzo morto per troppe pagine, tanto da rasentare la noia. Per fortuna in tutto questo periodo ho potuto ritrovare il divertente sarcasmo di Mia, che è riuscito a farmi sorridere.
Una volta uscita dal coma dovrà superare un’altra fase in cui, malgrado sveglia, non è ancora in grado di muoversi e parlare, finché ancora Patrick riuscirà a scuoterla a sufficienza per riportarla completamente alla vita. Già, perché Pat può parlare con lei quando è sveglia e incontrarla di “persona” quando lei dorme. Il problema nasce perché appena uscita dalla sua catatonia, ci metterà un po’ a rendersi conto che non può parlare con il suo “angelo custode” tranquillamente davanti alle altre persone… almeno se non vuole finire in una camera imbottita con una bella camicia di forza!
Comunque alla fine di tutta questa trafila riabilitativa che è stata come dicevo un po’ troppo lunga, finalmente interviene la nonna che la fa dimettere dall’ospedale e se la porta a Firenze.
Qui finalmente inizia la parte migliore del libro: tornare ad affrontare la vita e le decisioni per il futuro richiederà ancora tanto tempo e lavoro da parte di Mia (e di chi la circonda), ma finalmente il libro diventa più dinamico. In questa parte si ha la possibilità di conoscere approfonditamente la nonna di Mia, che nel libro precedete era stata solo una voce al telefono (terribilmente autoritaria, ma da lontano): credo sia stata il personaggio che ho adorato di più. Una donna con più attributi di un uomo, impossibile da piegare, con un carattere forte e prevaricatore, capace di far salire il sangue al cervello, ma con un grande cuore, corazzato, ma grande! Mia non ha potuto fare a meno di stimarla e amarla e io con lei (speriamo di ritrovarla anche nel prossimo capitolo della serie!).
Buona parte del romanzo si svolge a Firenze e nuovi personaggi faranno il loro ingresso, i migliori sono sicuramente Sunil (il domestico della nonna) e il maestro della scuola di ballo di Firenza (ex ballerino rumeno che riuscirà a convincere Mia a ricominciare a ballare). Ho adorato questa seconda parte del romanzo e ne succedono di tutti i colori… l’unica cosa che non sempre ho gradito sono stati i dialoghi tra Mia e Pat: c’è un momento in cui lui diventa fastidioso, infantile e immaturo contrariamente all’immagine che l’autrice ci aveva disegnato di lui, mentre in un'altra Mia fa una tragedia di gelosia per eventi del passato di lui… ecco avrei evitato entrambi gli episodi.
Dopo la parte di Firenze, inizia la terza e ultima parte del romanzo, in cui Mia torna a casa con la madre e si ritrova a dover affrontare la valanga di ricordi col rischio di distruggere tutti i progressi fatti fino a quel momento: ma senza rendersene conto, nel frattempo è diventata più forte e mai e poi mai rinuncerebbe a vivere per quanto possa essere difficile. Il momento più straziante è quando se lei se la prende con York (il suo cane) per la morte di Pat… è stato terribile!. In questa parte ritroviamo i vecchi personaggi del primo libro: la mamma, Betty, Paul, Carl e soprattutto Nina, con cui i rapporti non si sono mai riallacciati, tutti cambiati a modo loro dagli eventi accaduti.
Anche questa parte è stata bella, gli sforzi di Mia per riprendere in mano la propria vita a 360° sono fantastici ed è bello vedere quanto sia maturata rispetto al primo libro: ho adorato l’evoluzione del suo rapporto con sua mamma e il suo modo di affrontare persone e difficoltà; più si avvicinava la fine più mi ritrovavo a spronarla e a fare il tifo per lei.
Gli eventi raccontati sono innumerevoli: tutto si disfa, situazioni, rapporti personali tra i vari personaggi, prima di ricostruirsi… come accade nella vita reale niente rimane immutato nel tempo, ogni cosa e persona cambia ed evolve ed è stato piacevole scoprire che destino avesse riservato l’autrice per ogni personaggio.
Giunta alla fine di questo volume mi sono esaltata come non mai, se avessi potuto avrei abbracciato Mia fino a farle scricchiolare le ossa per l’entusiasmo che mi ha fatto provare! Niente lacrime questa volta, solo un grande sorriso e la voglia incontenibile di tuffarmi subito nell’ultimo capitolo della serie, cosa che farò già da domani.
Ho parlato poco del ruolo di Patrick che è stato una presenza costante e fondamentale per tutto il libro, ma a costo di rischiare di rovinare il romanticismo del libro un dubbio continua a frullarmi in testa: questo angelo custode onnipresente è davvero tornato dall’aldilà per guidare Mia o è solo l’unico modo che la mente di lei ha trovato per riuscire a reagire al dolore che l’aveva bloccata? Patrick e i dialoghi con lui sono reali o è solo Mia che parla con sé stessa? In entrambi i casi il romanzo è ben riuscito, ma sono l’unica ad essersi posta questa domanda?
Per concludere, lo stile della Bosco rimane immutato, sempre scorrevole, e personaggi partoriti dalla sua penna sono tutti incredibili. Purtroppo le pecche di cui ho già parlato in merito di questo secondo capitolo, gli fanno meritare solo tre gufi, ma non certo un voto negativo! Devo anche ammettere che Il mio angelo segreto mi ha dato l’impressione di essere un romanzo di transizione, quella fase di passaggio tra l’innocenza dell’infanzia e l’età adulta, una sorta di ponte tra il primo volume e l’ultimo, che sono convinta che riserverà tantissime sorprese e novità. Quindi un romanzo che non può mancare tra le letture di chi ha già imparato a volere bene a Mia… e se non la conoscete ancora vi consiglio di iniziare questa serie così originale, che veramente mi sta coinvolgendo.
E con questo dovrei aver davvero terminato, quindi passo e chiudo J

VOTO:

QUESTA RECENSIONE PARTECIPA AL 2° GIRONE DELLA HOGWARTS READING CHALLENGE DEL BLOG READING IS BELIEVING