Editore Sperling & Kupfer
Pagine 320
Euro 14,90
TRAMA:
In un futuro non molto lontano, in un mondo devastato dalla guerra e dalla fame, una terribile pandemia ha decimato la popolazione adulta tra i 20 e i 60 anni, lasciando in vita solo i giovani e i vecchi. Ora, in una società senza speranza, i giovani combattono per un futuro che non esiste più e i vecchi sognano un passato che non tornerà mai. Per questo molti anziani affittano illegalmente il corpo di ragazzi disperati, pur di rivivere emozioni perse per sempre. Callie ha sedici anni e ha visto morire i suoi genitori. Senza una casa, senza un soldo e con un fratellino malato a cui badare, non ha altra scelta che mettere il proprio corpo in affitto. Si trova così intrappolata in un gioco più pericoloso di quanto avesse mai immaginato…
Una bella lettura distopica non guasta mai. Prima di iniziare con la recensione però voglio fare una premessa: di Starters mi sono innamorata letteralmente a prima vista grazie alla copertina originale, che, leggendo il breve prequel “promozionale” Breve storia di uno starter (disponibile online gratuitamente sui maggiori siti di libri) ho scoperto essere il ritratto che Michael, uno dei personaggi, disegna della protagonista Callie, una notte mentre lei dorme, rappresentandola con gli occhi di colore diverso. Quando capirò con che criterio le case editrici italiane decidono di cambiare o meno le cover originali sarà sempre troppo tardi! La copertina italiana infatti non mi avrebbe mai fatto avvicinare a questo romanzo (e tra parentesi è poco rappresentativa) e sarebbe stato un peccato! Dalla primissima anteprima ho letto poche cose di questo romanzo, anche le recensioni di altri blogger le scorrevo cercando più che altro le opinioni personali… ma della trama sapevo ben poco a parte che una guerra (nel libro più volte vengono citate Le Guerre delle Spore) ha causato la morte di tutti gli esseri umani tra i 20 e i 60 anni. Quindi del mondo distopico creato dalla Price sapevo solo che era abitato da Starters (i giovani, bambini e adolescenti) e da Ender (gli anziani la cui vita è stata innaturalmente prolungata fino a 200 anni).
Quello che non sapevo era ciò che mi aspettava!
Callie, la protagonista è una Starter non affidata, ossia senza parenti che possano prendersi cura di lei e del fratellino malato, ed è quindi da circa un anno costretta a vivere per strada con l’amico Michael, fuggendo dagli Sceriffi che catturano tutti i ragazzi orfani per metterli negli Istituti, dove certo la vita non è rose e fiori, ma che anzi sono una via di mezzo tra un orfanatrofio e un carcere.
Gli starters non hanno nessun diritto e non possono lavorare, perché tutti i lavori sono assegnati agli Elder, privilegiati in ogni modo possibile e morbosamente attaccati ai loro agi e alla loro vita.
È terribile immaginare un mondo di questo genere in cui l’egoismo di vecchi ricchi permette alla gioventù di morire di stenti per strada, guardandoli con disprezzo, invece di prendersene cura permettendogli di crescere umanamente!
Ma Callie, disperata perché ha bisogno di soldi per prendersi cura del fratellino di 7, troverà una soluzione che è tutto fuorché legale.
Il lettore viene così introdotto alla PRIME DESTINATION, detta più semplicemente la fabbrica di corpi in cui Elder che vogliono solo poter essere ancora giovani “affittano” i corpi degli Starters prendendone il controllo tramite tecnologicissimi chip impiantati nei loro cervelli e collegati ad un computer: gli Starters in tutto il periodo del noleggio è come se dormissero (le loro menti per lo meno), mentre i loro corpi vengono scarrozzati in giro dai desideri di gioventù degli Elder… e non tutti avranno di quei corpi le cure che avrebbero per i propri, malgrado le multe salate che aspettano chi riporta alla Prime un corpo danneggiato.
Callie, convinta dalla cifra esorbitante che le viene offerta per un contratto di 3 noleggi, accetta il lavoro. Dopo che il personale della Prime l’avrà resa perfetta esteticamente, inizierà la sua avventura. Nel corso dei primi due noleggi tutto fila liscio come l’olio, ma nel terzo Callie si risveglierà nel suo corpo prima del tempo, vestita con abiti e gioielli di lusso in un nightclub per Starters affidati (i giovani con parenti anziani in vita che si prendono cura di loro). Tra la folla conoscerà subito un'altra “finta” adolescente che si fa chiamare Madison e che avrà un ruolo molto bello in tutta la vicenda.
Ma qui incontrerà anche Blake, un vero adolescente, nipote di un senatore, bello, gentile e interessante che riserva nel corso del romanzo non poche sorprese.
Comincia così l’avventura di Callie che presto si renderà conto di poter comunicare nella sua mente con l’anziana signora che l’ha “noleggiata”: gli scopi di Helena (questo il nome) vanno ben oltre il desiderio di ritrovare la perduta gioventù! Il suo obiettivo è smascherare gli orrori che si nascondono dietro la fabbrica dei corpi e la sparizione di molti giovani e vuole usare Callie per raggiungerlo.
Malgrado la “convivenza” di Callie ed Helena nel corpo della prima mi abbia ricordato vagamente “L’ospite” di Stephenie Meyer (malgrado in questo caso si parli di invasione aliena), la storia mi ha coinvolta completamente fin dall’inizio. La protagonista è bellissima dentro e fuori. Affronta ogni situazione con coraggio senza perdere del tutto l’adolescente che è in lei (i sentimenti che non riesce a soffocare per Blake e i momenti passati con lui sono davvero teneri) e non si arrende mai anche quando la situazione sembra irreparabile.
Anche i personaggi che la circondano sono stati ideati con efficacia. Ci saranno purtroppo alcuni che non arriveranno alla fine, le cui vite si spegneranno nel corso della narrazione e ammetto di non essermelo aspettata, ma tutti mi sono piaciuti dal migliore al peggiore… anche se non sempre la distinzione sarà così semplice o netta!
Ho trovato questo mondo distopico terribile e ben fatto. La scrittura non è mai pesante: i capitoli scorrono via con facilità malgrado gli argomenti trattati non siano sempre così semplici. Come sempre il potere e il denaro portano le persone a fare cose orribili, fregandosene delle vite altrui e come è prevedibile esiste sempre un manipolo di coraggiosi che tenta di opporsi: Callie sarà sola per la maggior parte del tempo in questa lotta più grande di lei, ma troverà appoggi inaspettati avvicinandosi alla fine.
Dove vivo io si dice “sùca e melòn a la sò stagiòn” (letteralmente “zucca e melone alla sua stagione”) e questo libro mi ha fatto venire in mente questa frase più di una volta: per vivere decentemente bisogna accettare e apprezzare quello che ci dà l’età che stiamo vivendo (infanzia, adolescenza, vecchiaia)… rimanere morbosamente attaccati ad un’età passata ci impedisce di godere del presente, ed è questo l’errore in cui gli Elder sono inciampati. Per fortuna non tutti si sono messi i paraocchi e alcuni degli Elder del romanzo sono capaci di riscattarsi.
Lissa Price mi ha davvero stupita e conquistata. Non è un romanzo perfetto, alcuni punti avrebbero potuto essere approfonditi di più, ma quello che ha influenzato il mio giudizio finale è il fatto che non riuscivo mai a smettere di leggere e che l’autrice sia riuscita a prendermi in contropiede più e più volte nel corso della narrazione. Ma una cosa lasciatemela chiedere: MA SI PUÒ FINIRE UN LIBRO COSÌ?!?!? Ma siamo matti? Quando ho voltato l’ultima pagina (virtuale nel mio caso, accanendomi sul pulsante di avanzamento pagine!) sono rimasta con la bocca spalancata… speriamo che esca presto il seguito perché quando credevo che tutto o quasi fosse risolto e stavo per tirare un sospiro di sollievo, giusto nelle righe conclusive la Price ha pensato bene di sganciare l’ultima bomba, lasciandomi con l’acquolina in bocca in attesa di scoprire se i sospetti che ho sono giusti o sbagliati.
Ma vedo che comincio a dilungarmi quindi arrivo a concludere: avrete già capito che consiglio questo libro assolutamente a tutti gli amanti del genere distopico e perché no anche a chi non ci si è ancora avventurato.
Passo e chiudo J
VOTO:
QUESTA RECENSIONE PARTECIPA AL 2° GIRONE DELLA HOGWARTS READING CHALLENGE DEL BLOG READING IS BELIEVING
Ottima recensione :) Ce l'ho sul Kobo e non vedo l'ora di trovare il momento opportuno per leggerlo!
RispondiEliminaLeggi, leggi... voglio proprio sapere cosa ne penserai :)
EliminaBella recensione e anche io come Mr.Ink non vedo l'ora di lggerlo....anche se la mia "scaletta" si allunga sempre di più e non so realmente quando riuscirò ad inserirlo!! ^__^
RispondiEliminaIo ormai ho rinunciato a fare scalette di lettura perchè poi finisce sempre che non le seguo, quindi decido al momento ;)
EliminaBella recensione, mi fa piacere leggere commenti positivi riguardo questo libro, visto che ho aspettative molto alte!
RispondiEliminaPenso di leggerlo prossimamente per la sfida distopica di Penelope e Debs :D
Mi auguro che ti piaccia quanto è piaciuto a me! Io non avevo aspettative particolari e sono rimasta molto contenta ^__^
EliminaMi sembra molto interessante!
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