mercoledì 8 maggio 2013

SegnaLo #32 - Balcani di Alessio Parretti

Anche stasera ho un’altra segnalazione per voi. Questa volta si tratta del romanzo d’esordio di un autore fiorentino: il libro tratta la guerra in Ex Jugoslavia.
Si tratta ovviamente di un romanzo di fiction, ma che è basato su racconti di soldati che la guerra l’hanno vissuta in prima persona, oltre che su un lavoro di documentazione capillare (tra cui il dossier dell’Associazione per i popoli minacciati Sezione Bosnia Erzegovina).
L’opera ci conduce in una guerra che, tra il ’91 e il ’95, a due passi dall’Italia, ha lasciato profonde cicatrici nella più orientale delle penisole mediterranee europee. A scortarci alle porte dell’assediata Sarajevo è Amir Osmanovic, ventenne studente d’ingegneria che si unisce volontariamente alla resistenza bosniaca, i cui appunti sparsi si alternano ai pensieri scritti dei caporali Parisi, Capasso e D’Amato.
Nato come racconto pubblicato su un blog letterario, Balcani si è presto trasformato in romanzo per volere del web che, commentandolo, riteneva che “una storia del genere non dovesse rimanere chiusa in un cassetto”. E così, per il suo debutto letterario, Alessio Parretti ha scelto di fare di Internet la propria libreria. Infatti non lo troverete sui comuni scaffali “reali” di un negozio, ma su quelli “virtuali” di piattaforme Internet che promuovono il self publishing. Prima fra tutte ilmiolibro.it, ma anche Ibs.it, Amazon.com, laFeltrinelli.it, Bookrepublic.it, Unilibro.it e Libreriauniversitaria.it.

BALCANI
Di Alessio Parretti
Editore autopubblicato
Pagine 146
Euro 10,00 (cartaceo) – 3,00 (ebook)
TRAMA: Sarajevo, 1992: le truppe di Ratko Mladic circondano la città, tenendola sotto assedio per quattro anni. Amir è uno studente d’ingegneria che si unisce alla resistenza bosniaca, scivolando in una quotidianità di orrore che decide di descrivere in un diario. Sarajevo, 1996: la guerra è finita, e l’esercito italiano partecipa alla ricostruzione della Bosnia. Una notte, in una scuola utilizzata come base dagli alpini, il caporale Fois precipita dalla finestra di un refettorio. Le indagini non individuano colpevoli, ma le vite di tre commilitoni ne saranno sconvolte per sempre. Balcani descrive, attraverso le storie dei suoi protagonisti, di come la guerra sia un crimine che contamina l’esistenza di chi ne entra a contatto, e di come la ricerca delle responsabilità sia l’unica strada per guarirne.
“Il mio nome è Amir Osmanovic, e sono nato a Sarajevo ventitré anni fa. Le pagine che seguono sono il mio diario, il resoconto della mia vita da quando i miliziani hanno circondato la città fino a oggi. Adesso, rileggendo quanto scritto, mi accorgo che non sempre la lucidità ha accompagnato la mia penna, e mi affido alla comprensione di chi recupererà queste memorie. Ho scritto le ultime pagine con l’urgenza di nasconderle e sopravviverle. Perciò, chiunque voi siate, consegnate tutto alle autorità bosniache. Per quanto possa apparirvi delirante, quello che segue (con nomi e fatti) non è altro che la verità, e leggendo comprenderete quanto il vostro intervento possa dimostrarsi utile. Se invece fate parte di quei nazionalisti, allora so già che queste pagine andranno in cenere, perciò vi auguro di seguirle presto.”

L’autore:
Alessio Parretti nasce nel 1975 a Firenze, dove vive e lavora come operaio. Avido lettore fin da giovanissimo e appassionato di generi letterari tra loro diversissimi, ha scritto svariate poesie e racconti. Balcani è il suo romanzo d’esordio. A breve in uscita anche la sua seconda produzione romanzesca, Più crudeli del destino (Una storia di adolescenti disturbati e di adolescenti ordinari che vengono disturbati).
Dice di sé: “Scrivo perché scrivere aggiunge una dimensione alle tre canoniche, e perché è un’ottima attività in cui impegnare il tempo libero. Non ho nessun maledetto demone della scrittura che mi costringa a scrivere, come sostengono certi scrittori che vogliono apparire posseduti da forze più alte che non siano la semplice passione, o l’ispirazione. C’è un solo Stephen King e i poeti maledetti non sono sopravvissuti al novecento.”

QUI potete leggere le prime pagine del romanzo e QUI visitare il sito del romanzo dove, sotto la voce nota dell’autore, potete scoprire la storia completa di come è nato Balcani, che io ho trovato interessante.
Visto l’argomento trattato la lettura di quest’opera promette di essere molto interessante e toccante, anche perché le persone che come me non hanno mai avuto un’esperienza diretta della guerra possono solo immaginare cosa sia, probabilmente senza mai avvicinarsi alla realtà.

Cosa ne pensate?
Passo e chiudo :)

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