Oggi ho anche
una segnalazione made in Italy da farvi. Questa volta si tratta di un libro di
poesie perché so che molte delle lettrici del blog sono appassionate del genere
e a me piace accontentare un po’ tutti :D
Il titolo che
vi presento oggi è in vendita presso la Feltrinelli e in tutti gli app store
nazionali e internazionali; è disponibile anche la versione ebook sui vari
ebook store: Amazon, Apple, LaFeltrinelli, Ibs, Kobo inMondadori e tanti altri
ad un prezzo davvero conveniente.
TRONCHI CAVI
Di Diego Gambini
Editore Selfpublished
Pagine 140
Euro 9,00 (cartaceo)
– 0,99 (ebook)
TRAMA: Tronchi cavi è la prima raccolta di poesie di Diego Gambini, nato a Pesaro
il 13/02/1986. Qui sono riportati scritti composti tra il 2004 e il 2009. Essi
rispecchiano un periodo della sua vita.
Potete leggere le prime pagine della raccolta
cliccando QUI.
Qui sotto vi cito la recensione dell’autore Salvatore Romano, che ha assegnato a
quest’opera 4 stelline:
“Di solito intravedo nei titoli, l'originalità dei
versi che seguono, e ne pregusto il sapore. Di solito questa, per me, è una
scienza esatta che mi conforta e non mi delude. Anche in questo caso, il titolo
del libro mi ha incuriosito e sono caduto volentieri in questa dolce trappola.
Diego Gambini ha la poesia che gli tumulta dentro e l'inchiostro gli scorre in
maniera superba sulle pagine della vita. Poesie belle, fresche, senza inutili
orpelli né frasi fatte. Immagini che arricchiscono il lettore. "Nel nostro
male profondo/risento altre voci passate/e la domanda vien detta/prima di
essere pensata,/cosa è mai questo tumulto?/Sembra quasi l'eco d'ali
spezzate,/avendo io stesso la sensazione di intravedere un angelo tra le
montagne." O anche "Gli anziani siedono accanto alla morte/nel
parlarvi non vi è male/: questi versi ti prendono per mano e ti conducono lungo
la stessa strada del poeta, e ti fanno vedere nitidamente, le stesse cose che
ha visto lui; gli stessi sapori che ha assaporato. La poesia di Diego Gambini, mi
sembra, sia fatta come una cronaca abbellita, anzi, sublimata dalla potenza del
verso. Egli si serve di un bar, un tavolino, una lavagna, delle prostitute ed
altra umanità, tutte poste e collocate in una dimensione poetica. Io, nel
leggere queste poesie, mi sono arricchito. Complimenti all'autore.”
Passo e chiudo :)
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