Editore Selfpublished
Pagine 163
Euro 1,49
Formato digitale
TRAMA: “Bruttina, con qualche chilo di troppo e l’imbarazzante convinzione che i
vestiti larghi potessero aiutarmi nella mia lotta contro lo specchio. Alta –
fin troppo – ben visibile tra centinaia di persone, un gigante in mezzo a un
mondo di Puffi; occhiali spessi come fondi di bottiglia, acne adolescenziale
nonostante l’età avanzata, risata imbarazzante, introversa e timorosa del
prossimo.
In un’unica parola, Agatha.”
Agatha ha vent’anni ed è l’insicurezza fatta a persona; si ritrova
invischiata in un’esistenza che le scivola tra le dita senza che lei possa
fermarla. Quando però Alessandro decide di entrare nella sua vita qualcosa in
lei cambia e incomincia a sbocciare.
Ma ciò che sembra miracoloso non sempre lo è! Dove c’è luce esiste anche
tenebra e pian piano i sogni di Agatha iniziano a tramutare in incubi.
Un amore in punta di piedi, un amore sul filo del rasoio, una danza
delicata e travolgente al tempo stesso...
VOTO:
CITAZIONE:
Io non ho mai creduto nelle anime gemelle, ma
Alessandro era il mio unico, il mio tutto nell’universo.
RECENSIONE:
Oggi vi voglio parlare di
un’altra lettura fatta tutta d’un fiato.
Non è passato molto da quando
vi ho presentato questo romanzo e la mia curiosità era talmente grande che l’ho
già letto.
Tutto mi attirava verso questa
storia, dal booktrailer (che trovate nel post di segnalazione QUI) alla cover e
non ultima la trama.
Se poi ci aggiungiamo il fatto
che questa autrice ha uno stile che già mi aveva conquistata in precedenza, era
praticamente impossibile resistere.
Come sempre resta quella punta
di timore che mi dice che non devo mai aspettarmi troppo per non rimanere
delusa – sia nella vita che nei libri – ma anche
questa volta Violet Nightfall ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative.
Torniamo alla storia.
La protagonista è quella che da
il nome al libro, Agatha, ed è una studentessa universitaria tutta libri e
niente divertimenti. Agatha è introversa e insicura a livelli massimi, tanto da
essere quasi incapace di relazionarsi con le altre persone soprattutto di sesso
maschile. La bassa autostima e l’inesperienza la rendono quasi irritante, ma è
inevitabile sentire un po’ di tenerezza nei suoi confronti, come fosse un’amica
da proteggere e da guidare nel mondo.
Tutto inizierà a cambiare il
giorno in cui Alessandro, bello, sfacciato e dongiovanni, deciderà di aiutarla
ad uscire dal suo guscio. Il passaggio da crisalide a farfalla è graduale ed è
interessante vedere come la goffa ragazza delle prime pagine inizia a
sbocciare, rivelando aspetti di sé che nemmeno lei sapeva di avere.
Sentimenti
e sensualità la fanno da padroni per la prima parte del romanzo, tanto che per
un attimo mi ero scordata del genere di libro che stavo leggendo… ma una vocina
pestifera mi metteva in guardia ad ogni pagina che voltavo: “Occhio che non è
tutto oro quello che luccica”.
E come la saggezza popolare
insegna, anche questa volta ho dovuto prendere atto che stavo prendendo un
abbaglio.
I cambiamenti di Agatha
diventano sempre più evidenti, in lei e intorno a lei… ma non tutti sono
positivi. Qualcosa comincia a non
tornare e presto nasce il sospetto che sotto la superficie stia ribollendo ben
più di quello che si credeva e il profumo dell’intruglio nascosto sa di paura e
oscurità.
È a questo punto che mi sono
ricordata di chi fosse l’autrice che ha creato il romanzo (la stessa della
serie di racconti horror-zombie delle Hellsgate
Chronicles) e ne ho riconosciuto con piacere lo zampino.
L’inquietudine
inizia a strisciare sotto la pelle del lettore, che mano a mano si fa un’idea
di quale sia il vero argomento del romanzo: non l’amore impossibile,
quello che capita una volta nella vita e che non sembra vero sia capitato a te…
ma l’amore malato, quello che preghi non ti capiti mai!
La
componente sovrannaturale della storia si intuisce senza palesarsi davvero
prima degli ultimi capitoli… quindi non ve la svelo così non vi rovino la
sorpresa.
Presenze
inquietanti e sensazioni terribili aleggiano nelle pagine della seconda parte
di questo titolo, rendendo quasi impossibile interrompere la lettura fino alla
fine.
Fine che oltretutto mi ha presa completamente alla sprovvista: l’ultimissima
immagine che l’autrice ci lascia di Agatha non me l’aspettavo proprio, ma mi è
piaciuta moltissimo proprio perché non scontata.
L’atmosfera che pervade le
pagine mi ha fatto pensare agli horror asiatici che tanto mi piacciono: più che
le scene scioccanti, sono le sensazioni suscitate che fanno venire i brividi e
anche in questo caso ho provato la stessa impressione.
Agatha, L’amore che non muore è un romanzo piuttosto breve, che si
legge anche in un solo giorno (e menomale se no mi toccava perderci il
sonno!!), ma è comunque una lettura
intrigante e angosciante.
La scrittura di Violet
Nightfall si riconferma scorrevole e piacevole, così come la sua fantasia sempre
fervida che ha dato vita ad una nuova storia
che irretisce il lettore con il rosso brillante dell’amore appassionato, per
poi risvegliarlo bruscamente con il rosso cupo del sangue.
Adoro questo genere tanto nei
libri, quanto nei film quindi non potevo che lasciarmi conquistare e ovviamente
non posso mancare di consigliare anche a voi la lettura di Agatha, ma non rilassatevi troppo nel farlo… state sul chi vive!
Passo e chiudo :)