Ciao
LoLettori!
Siete
ancora attivi o vi state sciogliendo per il caldo che finalmente è arrivato (magari
se lo ripeto spesso e con convinzione arriva davvero)??
Mentre
ci godiamo questa bizzarra estate, ho per voi una ghiotta news… oggi avrete la
possibilità di vincere una copia cartacea ed autografata di un libro
bellissimo: TEUFEL, IL DIAVOLO di Elian Moon e Antonella Ghidini.
Non
è molto che vi ho parlato di questo splendido romanzo, quindi quando mi è stata
offerta la possibilità di partecipare al blogtour non ho potuto rifiutare,
soprattutto visto che mi è stata assegnata la tappa dedicata al lato animale
della storia, il branco di Teufel.
Se
vi siete persi la mia recensione e non sapete di cosa sto parlando potete
andare a curiosare QUI (intanto vi ricordo che questo titolo ha preso ben 5
gufetti dalla sottoscritta, quindi potete già partire sapendo che è un
gioiellino da non perdere!).
Il
blogtour è partito giusto pochi giorni fa sul blog di Eilan Moon – Storie di
notti senza luna (QUI
il post di presentazione)– e prosegue oggi qui da me.
Le
prossime tappe in calendario saranno:
SECONDA TAPPA 29 Luglio
presenterà una carrellata
dei PERSONAGGI PRINCIPALI del
romanzo, le loro caratteristiche fisiche e psicologiche con l'esposizione di un
breve passo per introdurre ogni attore che calca la scena di Teufel, il Diavolo
TERZA TAPPA 01 Agosto
vi racconterà qualcosa in
più sulle TRADIZIONI E
LEGGENDE che si celano tra le
pagine che si ispirano al mondo ai piedi della Catena dei Monti del Caucaso
Settentrionale
QUARTA TAPPA 05 Agosto
post finale in cui
scoprirete chi si aggiudica le copie in palio (che sono tre, una per ogni blog)
tra tutti i partecipanti
Intanto
prima di iniziare vi ricordo i dati del libro:
Editore Selfpublished
Pagine 280
Euro 10,20 (cartaceo) – 2,95 (ebook)
TRAMA:
Mi chiamo Irína Volkova ed ero una
ragazza felice e con molti sogni da realizzare. Ma una notte sventurata mi ha
rubato tutto ciò che avevo e le persone che amavo. Da quel momento a Sovodky
era rimasto solo il nulla per me e la mia anima gridava di scappare e non
tornare mai più. E così ho fatto. Ma in quel paesino c'è ancora lui che mi
aspetta in silenzio, che attende il mio ritorno. Anche io vorrei
riabbracciarlo: Dima è tutto ciò di cui ho bisogno, ma rappresenta anche la
vita che ho perduto e che non mi apparterrà mai più. Finché so che mi aspetta,
io non posso sperare di dimenticare il dolore: devo liberarmi per sempre di
quella vita e a questo scopo devo dirgli addio, non posso escogitare continue
scuse per rivederlo. La decisione è ormai presa e non tornerò sui miei passi.
La sofferenza è troppo grande, così intensa che in alcune occasioni ho
desiderato la morte. Nessuno può capirmi nemmeno Dima, l'altra metà del mio
spirito. Ma il destino non è d'accordo con me, forse qualcuno ha udito il grido
soffocato della mia anima e quel qualcuno ha un nome: Teufel.
Chi è Teufel?
Un protagonista unico e indimenticabile,
per una sconvolgente storia che rimetterà in discussione tutto ciò che avete
sempre pensato sul sacrificio e sulla forza del branco.
E voi cosa scegliereste tra la sicurezza di
coloro che amate e la salvezza di un innocente che ha bisogno del vostro aiuto?
Teufel ha scelto!
E
ora vi lascio alle parole di Antonella Ghidini, coautrice di questo meraviglioso
titolo, nonché esperta degli imponenti cani che popolano le sue pagine:
Dopo aver definito il personaggio di
Teufel serviva contornarlo di un “tessuto sociale”: il branco. L’idea è stata
quella di costruire intorno ad un cane immaginario un branco realistico come
potrebbe esistere in natura. I componenti dovevano essere in relazione fra
loro, avere età e funzioni sociali differenti, vissuti diversi che avrebbero
identificato i rispettivi ruoli gerarchici.
Per motivi di studio e di lavoro mi è
spesso capitato di dover osservare le complicate relazioni sociali all’interno
di un branco (gruppo di animali legati da rapporti familiari e/o interesse) o
di una comunità di persone (famiglia, classe, banda, gruppo,
aggregazione)…francamente ho trovato più similitudini che differenze.
Se sfrondiamo da tutto il superfluo, se
ci asteniamo dal giudicare, se evitiamo giudizi morali che sarebbero fuori
luogo in campo zoologico, riusciamo a ridurre tutto a pochi ma essenziali
elementi comuni.
Si resta in gruppo quando esiste una
forte motivazione comune: la riproduzione e le cure parentali (famiglia), la
sopravvivenza (caccia, lavoro, difesa dagli altri) o il gioco (squadra).
Queste motivazioni comuni sono quelle che
spingono tutti gli animali (uomini, cani, lupi, leoni, scimmie, topi ecc..) con
un forte senso sociale ad unirsi in gruppi più o meno numerosi a seconda dalla
specie, a darsi delle regole (che siano dettate dall’istinto o dal diritto, da
un libro, come Bibbia o Corano o dal semplice buon senso).
Alla fine tutto si riduce al concetto che
insieme si sta meglio che da soli, si sopravvive con più facilità, si crescono
i figli con minor rischio, si è più protetti dalle aggressioni, si possono
cacciare prede più grandi (i gruppi d’acquisto nati di recente non sono altro
che la risposta moderna all’orda di cacciatori preistorici!) e così via.
Mi piaceva dimostrare che potevamo
accorciare le distanze tra società umana e quella animale, Teufel mi ha
permesso tutto questo.
Che il branco poi fosse di Cani da
Pastore del Caucaso non è stato casuale.
Sono cani che potrebbero effettivamente
sopravvivere senza l’aiuto dell’uomo anche in condizioni climatiche estreme e
ho avuto notizia che effettivamente era già successo nella realtà almeno in
due/tre occasioni e in paesi diversi.
Serviva una razza rustica, fiera, in
grado di competere con l’uomo e addirittura che provocasse l’uomo, lo stanasse
come una preda e nessuna in questo, credetemi, avrebbe potuto reggere il
confronto con Il Cane da Pastore del Caucaso, lo schiaccialupi, il cane orso!
Eccoci che mettendo insieme le esperienze
dirette, gli studi e le osservazioni si era materializzato un branco di cani
che avrebbe avuto una vita propria all’interno del libro e attraverso di esso
avrebbe detto la sua al lettore… gli avrebbe parlato di famiglia allargata, di
compassione (nel senso di condividere la sofferenza), di solidarietà e di
complicità.
Forse a dirla tutta il vero protagonista
di “Teufel, il Diavolo” non è Teufel, ma il Branco che è sempre qualcosa di più
della somma delle parti che lo compongono.
Non
so a voi, ma personalmente ho adorato questa tappa.
Prima
di procedere, visto che parliamo di Cani da Pastori del Caucaso (ritratti in ogni foto di questo post) volevo
raccontarvi un aneddoto personale. Se avete letto la mia recensione di Teufel
sapete che non avevo mai incontrato un cane appartenente a questa razza e mi
chiedevo quale sarebbe stata la mia reazione davanti a questo affascinante
gigante peloso… non molto tempo dopo aver letto il libro ho avuto occasione di
scoprirlo.
Ero
in spiaggia al fiume con il mio pelosetto che prendevo il sole beata sul
lettino, quando un altro cagnetto col collare ma senza padrone si è avvicinato
per fare amicizia con Toby. Io ero tutta presa a guardarli divertita, quando
all’improvviso mi sono voltata dall’altro lato sentendomi osservata e mi sono
trovata a una spanna dal naso la testa enorme (vi giuro che era il testone più
grande che avessi mai visto!!!) di un Pastore del Caucaso che mi studiava.
Così
ho risposto alla mia domanda: sono rimasta pietrificata, malgrado lui non
mostrasse alcun segno di aggressività, io guardandolo solo con la coda
dell’occhio mentre lui mi annusava sono stata capace solo di dire “Hey, ciao!
Sei solo?”
E
lui per tutta risposta ha recuperato il suo compagno (il cagnolino che giocava
con Toby) e se n’è andato, imponente come pochi cani che ho incontrato, con un
portamento ed una sicurezza che mi ha fatto pensare proprio a Teufel… almeno
dopo che ho ricominciato a respirare XD
E
ora che vi ho fatto sorridere – o ridere alle mie spalle! – passiamo al GIVEAWAY:
Dovrete
seguire le varie tappe, leggerle e rispondere alla domanda vi verrà proposta,
nulla di difficile solo una semplice opinione in merito all'argomento trattato
in quel post. Ricordate di compilare il modulo che troverete in ogni tappa, il
solito che è presente in quasi tutti i giveaway nel web. Vi sarà chiesto di
seguire i blog come lettori fissi
(il pulsante a lato con la scritta SEGUI COME LETTORE FISSO) di essere fan
della relativa pagina facebook e la
conferma che avete risposto alla domanda.
Ogni
blog avrà il suo form personale, questo per facilitarvi la compilazione.
Vi
rammento che tutti questi campi sono obbligatori per poter vincere il cartaceo
di Teufel, il Diavolo e la stessa Elian Moon, dopo l'estrazione con RANDOM,
controllerà che tutto sia stato fatto come si deve.
Ricordate
di condividere il tour su GOOGLE PLUS, FACEBOOK e TWITTER per aver più
probabilità di vincere.
La
domanda relativa alla tappa odierna riguarda ovviamente il cane da Pastore del
Caucaso:
COSA PENSATE DI QUESTO CAGNOLONE? VI
INCUTE TIMORE O VI AFFASCINA?
Rispondete
con un commento e compilate il modulo qua sotto… E non perdetevi la prossima
tappa!
Passo
e chiudo :)
Ciao! Questa tappa è stata interessantissima.
RispondiEliminaIo personalmente amo gli animali ma ho moltissima paura dei cani abbastanza grossi, quindi sì, sono bellissimi e mi affascinano ma se me lo ritrovassi davanti scapperei subito come una matta!=)
Hai avuto molto coraggio a rimanere calma nella tua esperienza,ahhaah!
Calma è un parolone! Direi più che altro pietrificata XD
EliminaMolti hanno paura dei cani di taglia grande, ma (per esperienza personale, avendo in famiglia un rottweiler che sembra più un leone) ho notato che spesso sono docili e affettuosi. Certo, dipende anche in che modo sono stati cresciuti. Non mi sono mai relazionata a un cane da pastore del Caucaso, però all'apparenza sembra un animo gentile. Un "orso", proprio come si dice nella tappa, da accarezzare e di cui fidarsi. Ecco, ispira fiducia! :)
RispondiEliminaIn effetti sembra davvero un incrocio tra cane e orso... senza quel non so che di selvaggio che potresti trovare nel secondo (e tanto meno senza gli artigli!)
EliminaCiao! Un splendida possibilità, partecipo volentieri! :D
RispondiEliminaPer la domanda: Direi entrambe le cose. Credo che molto spesso ciò che più ci affascina ci facci anche paura. Personalmente sono cresciuta con cani da caccia, mai meno di due, motivo per cui non mi sento a disagio in compagnia di questi animali.
In casa però ho anche un gatto e ammetto che per vicinanza e complicità ho un maggior rapporto con lui.
Sicuramente il Pastore del Caucaso è un bel gran cagnolone! Non faccio fatica a credere che in assenza dell'uomo sarebbe in grado di vivere autonomamente!
Assolutamente! Non ho dubbi che potrebbe sopravvivere anche senza la presenza umana... cosa che di certo non potrei dire del mio pelosetto ^^
EliminaBellissima questa tappa, affascinata dalla storia del gruppo, sarei rimasta per ore a leggere le dinamiche che intercorrono nel gruppo. Personalmente amo i cani ma nello stesso tempo ho un timore quasi reverenziale nei loro confronti. Ho quasi paura di intaccare il loro territorio re questo mi porta ad avere e a mantenermi a uma certa distanza da loro, sopratutto se hanno dimensioni un po grandi. Se incontrassi un cane del caucaso credo che mi verrebbe una paresi.
RispondiEliminaLa paresi mi sembra probabile... vorrei vederti ;)
EliminaBella tappa inanzittutto ammiro il lavoro di ricerca svolto dalle autrici ,lavoro che ovviamente nel libro si è percepito fortemente .Amo i cani ma nello stesso tempo si il mio e'un timore verso l'ignoto non conoscendone bene le reazioni ma nello stesso tempo mi affascina il loro mondo che e'simile al nostro fatto di relazioni ed anche affettivita' ,attaccamento verso l'uomo e il branco.
RispondiEliminaHai ragione... il lavoro di ricerca dietro a questo romanzo si nota tantissimo :)
EliminaEccomi =) Bellissima tappa, amo i cani e se non ne ho uno è solo perché non posso tenerlo. Mi sono sempre piaciuti questi carissimi esserini a quattro zampe. Il cane del caucaso, lo trovo un cane molto affascinante. Non ne ho mai visto uno dal vivo e mi chiedo come sarebbe. :) Sicuramente ne rimarrei affascinata.
RispondiEliminaTi auguro di cuore di poter un giorno scoprire la convivenza con un cane perchè è un'esperienza insostituibile ^^
EliminaA dire il vero ho timore dei cani, non avendo mai avuto esperienza diretta al riguardo, però immaginando questo cagnolone all'interno della storia credo che l'impressione sia di tenerezza. Ricordo quando da bambina lessi Il richiamo della foresta, è uno dei classici più belli che abbia mai letto!
RispondiEliminaAnch'io avevo adorato Il richiamo della foresta <3
EliminaIo amo gli animali quindi non ho nessuna paura di questo bel cane *.* é tutto da coccolare *.* sono semplicemente stupendi e mi io sono felice quando ho loro accanto: i miei 3 cani e il mio gatto<3
RispondiEliminaAnch'io mi sento felice in compagnia animale!!!
EliminaPenso che dinanzi ad un cagnone del genere scapperei a gambe levate :D Mi piacciono molto i cani, però quelli di grandi dimensioni mi fanno sempre un po' paura, se poi capisco che sono molto buoni e pacifici... mi fanno impazzire!!!
RispondiEliminaLe dimensioni di certo spesso fungono da freno, ma a volte traggono in inganno (anzi i cagnolini più aggressivi che ho incontrato non pesavano più di 10 kg) :D
EliminaNon conoscevo questa razza e dalla sua descrizione e dal suo aspetto, mi pare di cogliere una fierezza e una dignità incredibili,la capacità di sopravvivere ma anche la forza di far parte di un gruppo, di vivere la sua socialità. Certo se lo dovessi incrociare così, magari sarei spaventata, ma hanno un non so che di dolce nello sguardo che credo poi proverei tenerezza e di certo grande rispetto!
RispondiEliminaUna cosa è sicura... se dovessi andare in giro con un cane del Caucaso mi sentirei protetta al 100%... e chi si avvicina più!!
EliminaIo amo da morire gli animali. Questo cane mi affascina moltissimo, ha un musetto molto dolce. E poi si sa che il cane è il miglior amico dell'uomo
RispondiEliminaSu questo mi trovi d'accordo... nessuno sarà mai un amico migliore del cane :)
Eliminawow bellissima tappa complimentoni!!!!
RispondiEliminagrazie le vostre risposte mi sono molto piaciute e sono felice che questo post abbia ricevuto tanti consensi!
RispondiEliminaComplimenti Prima tappa col botto ^_^ !!! Non conoscevo il Cane da Pastore del Caucaso,ma è davvero stupendo !!! Lo adoro !!!!
RispondiEliminaBellissima tappa e bellissimo premio.
RispondiEliminaAdoro i cani e avendo una casa grande ne ho sempre avuto uno (tranne che in questo momento). Però ho sempre avuto cani di razza molto piccola e quindi non mi sono mai trovata a confronatrmi con cani grandi e non so come mi comporterei. Di certo di fronte a questo enorme cane non rimarrei indifferente anche perchè di solito associato ad una grande stazza c'è sempre la paura ma credo che poi guardando quegli occhioni dolci magari mi avvicinerei e lo accarezzerei.
Questa tappa è a dir poco splendida, prima di tutto perché è bello scoprire qualcosa di più da una esperta sul branco e sulla famiglia di cani e poi questa razza, va beh come tutte, è splendida. In particolare devo dire, per rispondere alla domanda che mi affascina molto. Sembrano cani dotati di grande forza e se riescono a vivere selvaggi devono esserlo davvero. Poi sono bellissimi sembrano leoni, fieri e maestosi. Complimenti ancora.
RispondiEliminabellissima tappa, soprattutto per un'amante dei libri come me... il mio primo cane l'ho avuto in regalo da mio nonno che avevo un anno non sapevo camminare, ma sapevo andarci in groppa, visto che era un bellissimo collie di nome Black, dopo di lui ho avuto una chihahua di nome Lady, e poi una meticcia di nome Kida morta per un tumore 2 mesi fà. Ora ho fatto un giro in canile e da un mese sono la mammina di 2 fratellini meticci Black e Stella, che mi fanno ammattire ma rallegrano anche la mia famiglia, i miei figli sono come me amanti dei cani, e devo dire che il maggiore da molto guarda con un occhio di riguardo il cane da Pastore del Caucaso, ma purtroppo hanno bisogno di spazio per potersi muovere, e quindi mi devo accontentare di cani di piccola taglia, che dire è un cane meraviglioso, un cane da lavoro che ha bisogno di continui stimoli mentali, ma che ti dà molto affettivamente, in quanto sono molto dolci. certo è che se non lo conosci e te lo trovi davanti istintivamente credo che la fuga sia l'unica opzione, ma poi ti rendi conto che sono cani docili ed intelligenti...
RispondiEliminacerto che sicuramente il branco è il protagonista perchè le dinamiche di branco sono meravigliose e meritano studi sicuramente importanti e inserirli in un romanzo è una bella impresa complimenti a voiii..
un bacio a tutto il branco
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