Editore Selfpublished
Pagine 290
Euro
3,08
TRAMA:
Venezia. Tempi
moderni. Tra le calli della città lagunare scorrono secoli di storia che legano
il presente al passato, l’antico splendore con la modernità, la ricca borghesia
veneziana con giovani studenti. Tra di loro, Beatrice, una studentessa di
lettere, appassionata al poeta fiorentino Dante Alighieri, si troverà coinvolta
in uno dei segreti che la città custodisce. La sua passione per la Divina
Commedia la porterà a contatto la versione più moderna e più crudele
dell’inferno dantesco e le farà capire come il passato possa influenzare il
presente e come il messaggio di un grande uomo possa ispirare le generazioni
future e concretizzarsi in modi inaspettati.
VOTO:
INCIPIT:
Gli alberi sfrecciavano veloci davanti al mio viso
assonnato, riflesso nel finestrino. Quella visione ipnotica non aiutava il mio
difficile risveglio. Soffocai uno sbadiglio e cercai un'altra posizione nel
sedile.
Il mio primo giorno di Università.
L'emozione c'era, ma probabilmente non era
sufficiente a darmi una scossa.
Il liceo era finito pochi mesi prima, ed io avevo
trascorso l'estate in vacanza con alcuni –ormai ex- compagni di classe. Eravamo
felici e ansiosi di cominciare una nuova fase della nostra vita, ma anche
consapevoli che probabilmente quei giorni felici sarebbero stati gli ultimi
trascorsi insieme: le nostre scelte universitarie erano molto diverse e
sapevamo che le nostre strade si sarebbero potute dividere. Questa
consapevolezza però non mi rattristava, ero ansiosa di poter vedere come la mia
vita sarebbe potuta cambiare. Quindi del passato non mi volevo portare granché
all'Università.
Eccezion fatta per Samuele.
RECENSIONE:
Vi avevo parlato di questo
romanzo qualche tempo fa e finalmente sono riuscita a trovare il tempo di
leggerlo. Vi anticipo che non è stata una lettura semplice, più volte ho optato
per passare ad altro anche solo per qualche ora perché in alcuni momenti il
libro mi richiedeva troppa concentrazione… che spesso mancava.
Se siete tornati a sbirciare il
voto credendo di aver visto male, vi rassicuro che 4 gufi questo titolo se li è
meritati tutti perché è un’opera molto
bella e particolare.
Il teatro principale della
narrazione è Venezia (anche se la storia si sposta talvolta a Treviso, città
natia della protagonista) e l’autrice da di questa originale città un’immagine
assolutamente straordinaria. L’unica volta che ho visitato Venezia in vita mia
è stata in un pomeriggio di inizio ottobre, come tappa improvvisata nel ritorno
da una crociera: esausta, infreddolita e appesantita dai bagagli forse non
erano le condizioni ideali per poterla apprezzare, fatto sta che non ne
conservo un gran ricordo.
Venezia |
Dopo aver letto il romanzo di
Isa B. invece non desidero altro che poterci tornare perché l’autrice mette una
passione tale nel descriverla che me ne ha fatto letteralmente innamorare. La
stessa emozione mi è stata trasmessa quando parla di Treviso (che non ho mai
visto), anche se a questa città è dedicato meno spazio, e traspare chiaramente
l’amore dell’autrice per le due città (se guardate le sue note biografiche nel
post di segnalazione QUI
capirete anche il perché). Ma credo che sia proprio una qualità distintiva di
Isa B. riuscire a trasportare i lettori nei luoghi che nomina, pervadendoli di
una luce tale da renderli unici e tangibili. Tutto ciò che fa da sfondo alle vicende prende spessore e assume un
fascino distintivo sotto le abili mani di questa autrice, che non avrei mai
detto al suo esordio se non lo avessi saputo in anticipo.
Anche i personaggi vengono delineati con accuratezza in modo da assumere
quella tridimensionalità che tanto apprezzo nei romanzi, con l’eccezione di
quelli che volutamente vengono lasciati avvolti da un’aura di mistero.
Treviso |
La
storia è sicuramente originale. In partenza non sembra nascondere granché,
ma tanti piccoli indizi disseminati nella normalità fanno intuire al lettore
che sotto la superficie si cela ben più di quello che salta all’occhio.
Il libro parte narrando la
storia di Beatrice, una ragazza che è appena uscita dalle superiori e che si
appresta ad affrontare la nuova avventura dell’università con il suo migliore
amico di sempre, Samuele. Tutto si svolge con la massima calma, accompagnando
passo passo Beatrice attraverso tutte le novità che incontra sul suo cammino:
nuovi argomenti di studio alla facoltà di Lettere, nuovi amici e un nuovo –nonché
primo – amore.
Tutto
è raccontato con grande naturalezza e per tutta la prima parte ho avuto l’impressione
di leggere un romanzo di vita e d’amore. Ma presto la situazione assume
connotati più misteriosi, soprattutto quando maggior spazio viene dato all’affascinante
figura di Thomas che aiuterà Bea a preparare un esame sulla Divina Commedia,
usando metodi non proprio ortodossi e regalando a lei e a chi legge un’interpretazione
particolare di quest’opera affascinante.
Ammetto che la citazione di lunghi brani della Divina
Commedia, con tanto di parafrasi affiancata e spiegazioni del background
storico, politico e religioso di Dante Alighieri hanno appesantito parecchio la
lettura di questo romanzo, che altrimenti scorreva piuttosto speditamente
sotto gli occhi. Questo aspetto didattico del libro è anche quello che mi ha
fatto rimandare per un pochino la lettura, perché immaginavo che avrebbe
richiesto più impegno di altri romanzi. Ma per quanto possa rallentare l’avanzamento
della storia, credo che sia servito a farmi capire con precisione i punti di
vista di alcuni personaggi, anche se resta il fatto che alcune parti non sono
certa fossero indispensabili.
Ma torniamo al romanzo in sé. La trama si fa via via più intricata e,
seguendo l’ingenua protagonista in tutti i cambiamenti che si ritrova ad
affrontare, si riescono a cogliere una miriade di dettagli che la giovane
Beatrice nota solo di sfuggita per poi dimenticarsene o decidere di soprassedere:
ma nel lettore cominciano a formarsi
dubbi e ipotesi, con un conseguente aumento esponenziale della curiosità di
scoprire di più, di grattare via lo strato superficiale di vernice e scoprire
cosa c’è sotto.
Per essere un romanzo d’esordio
ho trovato il lavoro di Isa B. decisamente ben fatto: una trama così articolata con tanti personaggi che si muovono tra le
sue righe, incrociando i loro destini non è certo facile da gestire e io
ritengo che l’autrice ci sia riuscita ottimamente.
Io dividerei il romanzo in tre parti distinte: una lunga parte introduttiva che serve
a conoscere i personaggi e soprattutto la protagonista con i suoi sentimenti ed
emozioni, spesso contrastanti; una parte
centrale che riguarda la figura di Thomas e tutto ciò che porta con sé entrando
nella vita di Beatrice; e una parte
finale che è quella dove tutti i nodi iniziano a venire al pettine e tutto
viene mano a mano spiegato.
L’ultima
parte è stata quella che più mi ha lasciato senza fiato per la foga
di leggere: ogni scoperta portava con sé nuove domande e altri segreti da
rivelare, in un susseguirsi di colpi di scena senza fine. Gran parte delle
rivelazioni mi si erano già più o meno formate in testa, ma molti avvenimenti che mi sono trovata
davanti mi hanno presa del tutto in contro piede.
Tutto
ovviamente porta all’epilogo, come è ovvio che sia, e quello più di tutto il libro mi ha
spiazzata completamente: spesso e volentieri ho scrollato la testa davanti
all’ingenuità di Beatrice, che a volte mi sembrava troppo “candida” per
arrivare davvero alla verità e per accettarla fino in fondo. Poi ho creduto che
finalmente avesse aperto gli occhi… ed è stato davvero così. Peccato che non li
ha aperti nel modo in cui io avrei creduto e che speravo. Mi ero fatta in testa
un’idea precisa del finale che volevo leggere e… beh, Isa B. mi ha portata completamente fuori strada e poi mi ha sbattuto in
faccia la porta verso cui credevo di dirigermi. Non sono tutt’ora convinta
che l’epilogo mi abbia conquistata… in effetti sono rimasta decisamente male
per il destino creato per i personaggi, ma di una cosa sono certa: questa
scelta dell’autrice ha avuto un impatto indubbiamente maggiore di quella che
invece mi aspettavo, col risultato che Innocentia non sarà un libro che
scorderò presto.
Ma vedo che inizio a scrivere
un papiro quindi vediamo di tirare le somme, anche se ci sarebbero ancora così
tante cose di cui potrei parlarvi.
Innocentia è un romanzo
perfetto per chi ama la Divina Commedia, su questo non ci sono dubbi, ma è
anche una storia d’amore, di mistero e di crescita. Ci sono tante cose che
rendono questo libro adatto a più tipi di lettori. L’adrenalina se avete la
pazienza di aspettarla, arriva e vi accompagna fino alla fine. Le emozioni non mancano mai e il
risultato finale è eccellente.
Quindi non posso che
consigliare questa lettura… magari non sarà la compagna ideale sotto l’ombrellone,
ma di certo è un titolo che vale la pena affrontare.
Passo e chiudo :)
risultato finale eccellente....e lascia aperta la porta per il secondo volume.E vvvai Isa B....
RispondiEliminaDoppio evvai :D
EliminaNon lo avevo mai sentito ma mi ha incuriosito molto: la trama prima di tutto, ma anche la tua recensione. Spero di poterci fare presto un pensierino più concreto.
RispondiEliminaTi assicuro che è un libro davvero interessante ^^
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