E dopo una segnalazione, ecco una bella anteprima per non farci mancare niente. Quello in oggetto è un romanzo fresco fresco di stampa e racconta una storia vera, scritta da una mia italianissima coetanea.
Ecco di cosa si tratta:
L’ALBA SI PORTÒ VIA LA NOTTE
di Laura Orsolini
Editore La memoria del mondo editrice
Pagine 185
Euro 15,00
TRAMA:
1927. Teresa, una giovane donna di Gallarate, spinta dai debiti, prenderà la coraggiosa decisione di intraprendere, sola, un viaggio verso la Somalia e di stabilirsi nella città di Mogadiscio con l'intenzione di svolgere la sua professione di parrucchiera in un nuovo mondo. Verrà ospitata nella casa colonica dell'amica Livia Armani e, con tanta forza d'animo e voglia di lavorare, comincerà la sua avventura africana.
Le amicizie, gli amori, le difficoltà e le gioie della vita di Teresa vengono scandite da tragici eventi storici come lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, visti con gli occhi della protagonista e delle persone che le stanno accanto. Gli occhi di chi ha vissuto la guerra dalle colonie italiane all'estero, delle quali non si parla quasi più.
Uno spaccato di vita quotidiana che apre lo scenario di quel particolare periodo storico che va dal 1920 al 1947.
La storia, le abitudini e la lingua evolvono assieme ai protagonisti. Teresa usa il registro linguistico più opportuno, dialogando con i suoi famigliari in dialetto gallaratese e cambiando forma di comunicazione in altri frangenti, consapevole di aver abbandonato storia e cultura locale per nuove situazioni e ambienti.
L’autrice, dunque, oltre ad offrire una puntuale ricostruzione di fatti ed avvenimenti storici, rispolvera la lingua antica della città di Gallarate per far rivivere un pezzo del passato a chi il dialetto non lo ricorda più o, addirittura, non l’ha mai imparato.
L’autrice
Laura Orsolini è nata il 15 febbraio 1976 a Busto Arsizio.
Le piace ballare, stare in mezzo alla gente, insegnare fitness nelle palestre e lavorare nell’azienda di famiglia.
Ha un marito che vive un po’ qua e un po’ là, un figlio ganzissimo, una sorella con lo stesso cuore, due genitori straordinari, un nipote che da grande vuole fare il cuoco e tanti zii (ha pure i cugini).
Tortura gli amici invitandoli a cena e rimpinzandoli di risotti e dolci. È fissata con l’idea che prima o poi aprirà una libreria indipendente, con all’interno l’angolo caffè e uno spazio per i bambini.
Nel tempo libero legge, testa la qualità dei dolci al cioccolato di tutte le pasticcerie del Varesotto e la notte, invece di dormire, scrive.
“L’alba si portò via la notte” è il suo secondo romanzo.
Curiosità:
Raccolto nelle ultime pagine del libro troverete un fotodiario, che mostra i volti dei veri protagonisti di quest’avventura in terra d’Africa, rendendo l’opera ancora più reale.
Come vi sarete resi conto a questo punto, il libro non appartiene propriamente ai generi che leggo, ma visto lo sfondo culturale e storico, nonché il fatto che le vicende narrate sono storie di vita vissuta sono rimasta affascinata al punto da volervene parlare. E voi cosa ne pensate?
Passo e chiudo :)
in genere i libri che narrano di personaggi e storie mi attraggono sempre moltissimo!!
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