mercoledì 2 ottobre 2013

Recensione "Le scarpe son desideri" di Mara Roberti

Editore Emma Books
Pagine 113
Euro 2,99
Formato digitale
TRAMA: Un negozio di scarpe in cui scorrono sogni proibiti e aspirazioni segrete. Una festa esclusiva e due sorellastre crudeli. Un fratello combinaguai e una portinaia adorabile come fata madrina. Se Cenerentola vivesse ai giorni nostri, probabilmente dovrebbe scegliere fra il principe dei suoi sogni conosciuto via mail e un vicino molto sexy ma molto meno romantico. E di sicuro non si accontenterebbe di una scarpetta che non abbia almeno un tacco quindici.
Una commedia romantica per sorridere, emozionarsi e sognare. Perché andare alla ricerca dell’anima gemella e andare alla ricerca della scarpa giusta non è poi tanto diverso. E Mara Roberti ci insegna che con un paio di scarpe da sogno ai tuoi piedi, nessun desiderio è impossibile
VOTO:
 

INCIPIT:
«Abbella, se non ti sposti ti carichiamo qua sopra!»
                            Cecilia si voltò e vide un enorme divano di cuoio che avanzava minaccioso verso di lei, su un paio di anfibi neri e un altro di Converse verdi malconce. Spaventata, si fece subito da parte e borbottò qualche timida scusa.
                            Un attimo dopo, l’enorme divano infilava il portone di casa sua e si muoveva lento verso l’ascensore.
                            In una situazione normale, Cecilia avrebbe lasciato andare avanti il divano (mai fidarsi di un paio di Converse verdi) e avrebbe evitato volentieri un altro confronto. Ma quella non era una situazione normale. Era tutto il pomeriggio che aspettava quel momento.
                            Così si fece coraggio, arrivò alle spalle dei trasportatori, tossicchiò senza ottenere alcuna risposta e infine, un istante prima che le bloccassero del tutto il passaggio, sgusciò accanto al divano e corse verso l’ascensore.
RECENSIONE:
Stasera per voi una breve recensione per un breve romanzo.
La storia di oggi è una simpatica commedia romantica di veloce lettura - dato il numero esiguo di pagine – in cui le scarpe la fanno da protagonista. Come potete rendervi conto da soli dall’incipit la protagonista di questa storia, tale Cecilia, identifica le persone che incontra sul suo cammino in base alle scarpe che indossano e non avete idea di quante cose si possono scoprire da un paio di calzature!
È stato divertente seguire Cecilia nelle sue disavventure e ammetto che dopo aver finito di leggere Le scarpe son desideri la mia tentazione di osservare prima i piedi degli occhi quando incontro qualcuno è cresciuta a dismisura. Ad esempio voi lo sapevate che portare le scarpe da ginnastica significa avere voglia di fuggire? Da una persona, da una situazione, da un luogo… sempre desiderio di fuga rappresentano le nostre fedeli “sportive”: secondo voi sarebbe il caso che riflettessi sul fatto che le scelgo nove volte su dieci che devo uscire?! Ma non finisce qui. Sapevate inoltre che se il vostro fidanzato vi viene a prendere con le infradito per portarvi a cena fuori significa che ha intenzione di lasciarvi, anche se ancora magari non lo sa nemmeno lui? E giù a pensare a tutte le copie incontrate nei posti più disparati in cui lei è tutta infighettata e lui porta le infradito… sarà indicativo di qualcosa?
Questi sono solo due esempi di quello che ho “imparato” leggendo il romanzo di Mara Roberti. Dubito che l’autrice volesse dare un’interpretazione universale della psicologia umana attraverso le scarpe, ma la sua visione delle cose e delle persone mi ha fatto parecchio sorridere. Quindi considerando che il sorriso porta il buon umore, non posso che consigliare questa lettura a chi è alla ricerca di un piacevole svago.
Certo la cara Cecilia, che interpreta il mondo guardando i piedi delle persone, non è una supergirl, anzi è solo una commessa bistrattata di uno dei negozi di scarpe più “in” di Roma. A dirigere il suddetto negozio due sorelle acide e bisbetiche che alla perfezione assurgono al ruolo di sorellastre di Cenerentola, in una versione moderna della datata favola di Disney. È come ogni buona Cenerentola che si rispetti, anche Cecilia rischierà di non riuscire a partecipare alla festa più importante di sempre a causa delle massacranti ore passate a spostare scatole di scarpe in negozio e in magazzino. Le “sorellastre” fanno di tutto per farla sentire inadatta e per renderle la vita difficile, ma stiamo parlando di una favola, che per quanto moderna merita il suo lieto fine. Anche senza topini parlanti e senza fata madrina alcuna se non una premurosa portinaia, Cecilia riuscirà ad andare al ballo e incontrare il suo principe azzurro? Beh, per scoprirlo dovete leggervi il romanzo, altrimenti vi racconto tutto io.
Ovviamente anche il principe azzurro sarà in una versione totalmente riveduta rispetto all’aitante giovanotto che giunge a cavallo… il cavallo di battaglia del principe della Roberti saranno niente meno che le scarpe: e che altro se no!
La storia è semplice, per niente intricata, ma riesce comunque ad emozionare. Lo stile dell'autrice è spigliato e simpatico, tanto che leggendo mi sembrava di essere seduta a prendere un caffè con un'amica a chiacchierare di uomini e scarpe ^^
Il dilemma della protagonista sta nel scegliere l’uomo giusto e nel farlo si renderà conto che a volte l’apparenza inganna. Saranno ancora una volta le scarpe a darle la spinta nella giusta direzione, un paio di scarpe magiche, anche se non nel senso di vera e propria magia, ma di quell’incantesimo che infilare le scarpe perfette può fare anche sulla più insicura delle donne.
Come tutti i romanzi Emma Books che ho letto finora anche questo ha un sapore prettamente rosa, quindi maschietti scusate se non vi includo nei consigli… ma credo che sarà una lettura molto più apprezzata dalle signore e signorine che in qualche momento della vita si sono sentite un po’ Cenerentola: Le scarpe son desideri vi ricorderà che il lieto fine può esistere, ma che il destino ha anche bisogno di qualche spintarella da parte nostra.
Non mi son sentita di dare più di tre gufi a questa divertente opera soltanto per la lunghezza: il ridotto numero di pagine ovviamente preclude un approfondimento accurato dei personaggi e delle loro storie, quindi tre gufetti mi sono sembrati il voto più adatto. Resta comunque un titolo che consiglio per i cuori inguaribilmente romantici: come dico sempre, che male c’è a sognare un po’? Sono certa che la Cecilia di Mara Roberti riuscirà a coinvolgervi con le sue insicurezze, con gli imprevisti che deve affrontare e con i suoi tacchi, e come me vi ritroverete a fare il tifo per lei fino all’epilogo, prevedibile ma non troppo.
Che mi dite a questo punto? Sono riuscita a incuriosirvi?
Passo e chiudo :)

4 commenti:

  1. Ciao cara Lo! Bellissima recensione e per una fanatica di scarpe come me questa è una lettura assolutamente da non perdere! Grazie a te la metto subito in WL. Ma per chi è drogata di tacchi alti (specie sandali) che cosa dice?!? Immagino che dovrò scoprirlo da sola..ma se ti va un mp su facebook... ;-) Bacio

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    1. Leggi, leggi... si parla eccome di tacchi alti! Ma non preoccuparti non dice nulla di negativo ;) Kiss

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  2. Sì, assolutamente sì!
    Io concordo in parte sulle scarpe da ginnastica: quando le metto è perchè prevedo di essere in ritardo e di dover 'fuggire' in stazione prima di perdere il treno.
    E un uomo che mi si presenta con le infradito lo mollo io.
    Comunque proverò a cercarlo, sembra davvero una lettura leggera e simpatica.

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    1. Ahahah! Hai ragione... anch'io credo proprio che batterei sul tempo il tizio con le infradito XD

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