Editore Sperling & Kupfer
Pagine 312
Euro 17,90
TRAMA: Dopo le prime, durissime prove della Selezione, a Palazzo sono rimaste solo sei ragazze. Una di loro sposerà il principe Maxon e conquisterà la corona. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l’amore per Maxon e quello per Aspen, l’amico di infanzia. Insieme al principe, America può vivere la favola che ha sempre sognato. Ma è davvero ciò che vuole? Confusa, chiede tempo per riflettere e si allontana da Maxon… Una decisione che potrebbe costarle molto cara. Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce che mai.
VOTO:
INCIPIT:
Rimasi immobile nell’aria silenziosa di Angeles ad ascoltare il respiro di Maxon. Stava diventando sempre più difficile trovare un momento tranquillo in cui stare con lui e volevo godermi quegli istanti. A tu per tu lui era proprio a suo agio.
Da quando la selezione si era ristretta a sole sei ragazze, sembrava ancora più in ansia di quando eravamo arrivate lì in trentacinque. Probabilmente immaginava di avere più tempo a disposizione per fare la sua scelta, e, per quanto faticassi ad ammetterlo, sapevo che la ragione ero io.
RECENSIONE:
Non avete idea di quanto io abbia desiderato ardentemente leggere questo romanzo… e l’ho odiato dalla prima all’ultima pagina!!
Avete capito bene, non è un errore, ho proprio scritto ODIATO. E la protagonista? irritante come poche! Un capitolo sì e uno no avevo voglia di saltare nel libro e strapparle tutti i capelli solo per il gusto di farle male…
Ok, ora mi sono sfogata… erase and rewind!
Oggi parliamo di The Elite di Kiera Cass, il secondo volume della trilogia distopica iniziata con The Selection (di cui potete leggere la mia recensione QUI).
Il libro inizia da dove si era interrotto il precedente. Siamo ancora nel pieno della selezione per la futura principessa, ma delle trentacinque ragazze che sono partite ora ne restano soltanto sei, che vanno a formare l’Elite che dà il titolo al romanzo stesso.
Ritroviamo quindi tutti i personaggi che già conoscevamo – parlo ovviamente per chi ha letto il primo, per gli altri occhio agli spoiler – e ovviamente America, la protagonista nonché la preferita del principe Maxon. America aveva concluso il primo capitolo della saga decidendo di partecipare attivamente al reality e tentando seriamente di dare una possibilità al principe, malgrado una parte del suo cuore appartenesse ancora ad Aspen, il suo primo vero amore, che lavora a palazzo come guardia.
Fin qui tutto bene. A questo punto le ragazze rimaste devono fare del loro meglio per rimanere in gara, anche se la maggior parte sa di non avere speranze contro i sentimenti che legano il principe alla bella America.
L’unico ostacolo tra America e la corona… è America stessa!
Passi il fatto che a 17 anni non si può essere mature, sgamate e calcolatrici… ma lei non è soltanto ingenua e ottusa, è anche la rappresentazione ideale dell’eterna indecisa!
Un capitolo vuole Maxon, quello dopo Aspen, poi di nuovo Maxon e a seguire ancora Aspen, eccetera eccetera eccetera… e via così dall’inizio alla fine. Nel suo immaginario il principe era probabilmente quello azzurro sul cavallo bianco, senza macchia e senza paura, puro e sincero e privo di difetti: sveglia ragazzina! Siamo a palazzo reale, dove l’apparenza viene prima di tutto e soprattutto dove l’immagine pubblica va rispettata anche se significa nascondere i propri veri pensieri! Ma no, lei rimane sconvolta da alcune azioni di Maxon come se cadesse dal pero… mentre il mio sangue ribolliva per la rabbia perché America sembrava voler a tutti i costi trovare un pretesto per avercela con lui, senza mai fermarsi a riflettere e senza nemmeno lasciare mai che lui possa spiegare le proprie scelte. Fiducia zero… e questo lo chiami amore? E poi da che pulpito? Ho passato pagine e pagine a sperare che il principe beccasse lei e Aspen ad amoreggiare e le restanti a desiderare che non lo scoprisse mai… ma che lei almeno non si faccia paladina della sincerità!
E poi c’è Aspen che continuo a chiedermi perché non si metta con una delle dolci cameriere di America, che quantomeno non lo tratterebbero da tappa buchi: Maxon mi fa arrabbiare? E io corro tra le tue braccia così famigliari… Cioè vi rendete conto che ancora mentre ve ne parlo, America mi manda in bestia?
Non so se l’intento della Cass fosse quello di creare un’eroina che suscitasse empatia nelle lettrici (nel primo libro ci era riuscita alla grande, almeno per quanto mi riguarda)… perché se così fosse, ha proprio mancato il bersaglio!
Con Maxon invece… *sospira come un’adolescente innamorata* è stato amore ancora una volta! Ho continuato a fare il tifo per lui anche quando America voleva istillarmi il dubbio che non fosse quello che credevamo: lui è sempre adorabile! Malgrado le lune isteriche di lei e i continui battibecchi per niente, Maxon continua in ogni modo a farle capire che lei è la prima nel suo cuore, per quanto sia inutile la maggior parte delle volte. Ma non sono solo i gesti nei confronti di lei a renderlo il mio idolo… dovete leggere per scoprire quanto grande sia il suo cuore!
Una precisazione che vorrei fare su questo romanzo e sulla saga in generale è che, per quanto venga presentato come un distopico, non ha niente a che vedere con i distopici a cui siamo abituati. Per carità la “società fittizia, ambientata in un futuro prossimo, nella quale le tendenze sociali sono portate a estremi apocalittici” (cito parola per parola Wikipedia) c’è, ma fa soltanto da sfondo alla narrazione vera e propria. Questioni sociali anche importanti vengono discusse nel corso del romanzo… ma soltanto a parole. A parte gli attacchi sempre più numerosi e violenti dei Ribelli, il lettore non lascia mai il palazzo reale. Tutti gli eventi – dai più importanti a quelli insignificanti – si svolgono nel contesto del reality, mentre l’elemento distopico vero e proprio è al di fuori, quasi troppo distante per fare una differenza. Certo in questo secondo libro, viene data al lettore qualche informazione in più sulla società e sulla storia del Paese… alcune anche molto interessanti, ma restano sempre nozioni acquisite senza mettere piede nel mondo esterno. Quindi se cercate effettivamente un distopico non credo che questa sia la trilogia adatta a voi. Io di certo ho soprasseduto su questo particolare, perché già con The Selection ero rimasta conquistata… diciamo che come nella realtà, detesto i reality per partito preso, ma se faccio l’errore di guardare un paio di puntate di uno poi finisce che devo sapere come va a finire. Con la saga della Cass è stato lo stesso e ancora adesso vorrei che fosse già pronto il terzo libro per scoprire come finirà questa competizione per il trono di principessa. Sarà lo stile dell’autrice o questa idea che ha avuto del concorso per diventare moglie del principe che trovo molto originale… fatto sta che ho divorato due libri su due ^^
Se non lo avete ancora capito ovviamente io appartengo al Team Maxon, è stato così fin dall’inizio e sono certa che continuerò a fare il tifo per lui fino alla fine… certo mi auguro che nel capitolo conclusivo America riesca a riconquistare il mio affetto perché in The Elite il suo ruolo di banderuola è stato davvero fastidioso.
Eppure come potete vedere su in cima, i gufi che fanno la guardia a questa recensione sono quattro… non sono impazzita: un romanzo mica può solo far sospirare per conquistarmi! I sospiri in questo caso sono stati pochini, le arrabbiature tante e l’antipatia per la protagonista in crescita esponenziale… ma non riuscivo a chiudere il libro! Tant’è che ho iniziato a leggerlo sabato pomeriggio, bruciandone 2/3 prima di cena, e domenica non appena ho potuto riprenderlo, l’ho letto fino a che non è finito. Perciò un titolo che riesce a monopolizzare la mia attenzione al 200 per cento non può che meritare un voto alto… come dicevo giusto in apertura del post l’ho odiato, ma l’ho odiato tanto da adorarlo.
Volete sapere dell’epilogo? Come ogni buon capitolo centrale di trilogia esiste, ma lascia ancora tutte le carte sul tavolo… non ho proprio idea di quali decisioni prenderà per i personaggi l’autrice – vediamo se saprà stupirci – ma io sono già in fibrillazione per tutto il tempo che mi toccherà aspettare il seguito.
Come per il primo volume vi avviso che The Elite si odia o si ama. Ormai lo sapete che sono curiosa di vedere se i miei giudizi vanno fuori dal coro o si uniformano alla massa, quindi guardo le opinioni di Goodreads. Ne ho fatte scorrere una decina con il sorriso sulle labbra perché si alternavano giudizi a 1 stellina e altri a 4 o 5 stelline. Nessuna via di mezzo: promosso o bocciato!
Io che ve lo dico a fare? PROMOSSO assolutamente!
Se avete amato The Selection, non perdetevi questo seguito… preparatevi sane tisane calmanti per non strangolare la protagonista, ma secondo me ne vale proprio la pena.
Mi rendo conto solo ora di non avervi parlato degli altri personaggi (non crediate che ci sono solo i tre vertici del triangolo amoroso!), che per quanto rimangano sempre secondari e non approfonditi pienamente, acquistano un po’ più spessore che nel precedente romanzo: quella che ho preferito è stata Marlee, la migliore amica di America… lei sì che è un esempio di coerenza! Ma non posso svelarvi molto altrimenti vi rovino le sorprese che vi aspettano, e alcune sono state proprio inattese, mentre altre devo dire che le avevo già vagamente intuite.
A questo punto sicuramente mi starò dimenticando altro… come al solito ho lasciato carta bianca alle mie emozioni, senza concentrarmi sui dettagli, ma che ci volete fare? Quando un libro mi piace, sono fatta così :D
Passo e chiudo :)
Ahahaha come ti capisco :') quando leggo un libro e mi piace tantissimo, più che recensire fangirlo xD
RispondiEliminaThe Élite non vedo l'ora di leggerlo *-* però prima vorrei rileggere The Selection! Sinceramente non mi ricordo tanto delle altre concorrenti xD
Speriamo che America non mi dia troppo sui nervi >.<
Cara lo sai? Concordo parola per parola!!! Anche io su America la penso allo stesso modo e mi ha fatto provare le tue stesse sensazioni. Ovviamente sono team Maxon, tutta la vita!! Anche Aspen l'ho abbastanza odiato, ma il suo atteggiamento e più comprensibile e più giustificabile (anche se poi mica tanto.. ^_^ ) di quello di Mer! Anyway.... Ho adorato il primo, mi è piaciuto il secondo. Spero che il terzo recuperi e mi faccia impazzire! Vorrei concludere la trilogia con 5 stelline piene! :-) bacioni e complimento per la bella, accurata e sentita recensione
RispondiEliminaNon so... Non mi ispira!
RispondiEliminaIo spero tanto che il terzo migliori. Questo secondo libro mi ha proprio deluso, mi sono annoiata tanto :/
RispondiEliminaSono con te, anche se penso che più che l'indecisa America abbia fatto più la parte della Barb
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