Editore Newton Compton
Pagine 410
Euro 9,90
TRAMA: Zoë ha sbagliato proprio tutto con David. Eppure lui era perfetto: un uomo affascinante e generoso, nonché stimato cardiochirurgo con una brillante carriera davanti. Lei però non è riuscita a tenerselo stretto: non si è dimostrata adulta e comprensiva e l’ha costretto a scegliere tra la loro storia d’amore e il suo lavoro.
E così David l’ha mollata e ha accettato un prestigioso incarico a New York. Zoë si ritrova perciò a passare da sola le feste natalizie, disperata e piena di rimorsi. Fino a quando un piccolo miracolo – di quelli che succedono solamente a Natale – non le offre una magica opportunità: una mattina si sveglia e scopre di essere tornata indietro nel tempo. È un’occasione d’oro: sta ancora insieme a David e stavolta è pronta a tutto pur di non farselo scappare… Ma il destino è beffardo e presto le complicherà la vita più di quanto Zoë si aspetti!
VOTO:
INCIPIT:
Oops. L’ho fatto di nuovo.
Doveva essere un tranquillo brindisi natalizio (uno solo, non vari) con Rachel. E invece… mi copro gli occhi e mi giro sull’altro fianco, cercando di capire cosa è successo.
Me lo sto immaginando, o quel buttafuori è venuto davvero con noi all’altro night club? Sul serio abbiamo preso un risciò? Ho un ricordo confuso di Kira che canta Jingle Bells e del tipo alla guida che fa finta di essere una renna. Ma c’è di peggio: non la smettevo più di parlare di David. Me lo ero ripromessa dopo l’ultima volta: basta sbronze e basta parlare di David.
RECENSIONE:
Ma ciao miei adorati followers! Come state? State ancora smaltendo le abbuffate di Natale?
Io sto approfittando di queste solitarie vacanze per leggere, leggere e leggere, ma dubito che ne siate particolarmente stupiti :D
Pochi giorni fa, in una mattina in cui mi sentivo particolarmente giù di corda mi sono recata nell’unico posto al mondo che venda un po’ di “magia” – la libreria - e mi sono tuffata a pesce sui due romanzi natalizi editi dalla Newton, praticamente senza nemmeno leggere le trame: volevo due storie romantiche e li ho presi a scatola chiusa!
Questo è il primo dei due che ho letto e da solo vi assicuro che vale quella minuscola follia fatta seguendo l’istinto.
Innamorarsi a Central Park è il titolo italiano dato al romanzo che in origine si chiamava If I could turn back time, decisamente più azzeccato e inerente alla storia che si svolge per il 90% del tempo a Londra! Già Central Park non c’entra molto con gli eventi narrati, ma ammetto che la logica delle CE italiane – che mi sfugge da sempre – deve avere un suo perché, visto che ho comprato il libro proprio attratta dal titolo (che nella versione originale probabilmente in quel momento mi avrebbe lasciata indifferente!).
Questa piccola divagazione è per introdurvi nella storia di Zoë, la protagonista di questo romanzo, che ci racconta la sua avventura in prima persona. All’inizio del libro Zoë è ancora disperata per aver perso l’uomo dei suoi sogni – tale David – e l’unica cosa che desidera è riaverlo con sé e poter riparare ai propri errori. Sarà proprio la magia del Natale a darle questa possibilità, perché la triste protagonista si sveglia un mattino e scopre che il tempo si è riavvolto all’indietro riportandola a Luglio, quando ancora stava con David, quando aveva ancora dei sogni da realizzare… ma soprattutto quando ancora ha la possibilità di non ripetere gli stessi sbagli del passato.
Dopo il disorientamento iniziale – e chi non lo avrebbe?!? – la situazione può solo volgere a suo vantaggio: Zoë ha già vissuto quei giorni e sa perfettamente cosa accadrà e quando, quindi deve solo modificare gli eventi per evitare di essere lasciata nuovamente da David ai primi di settembre! Avete presente la pubblicità “Ti piace vincere facile?”… ecco una cosa di questo tipo. Oppure no?!
A chi non piacerebbe avere una simile opportunità? Quando stavo leggendo del suo risveglio nel passato non avete idea di quanto l’ho invidiata: anch’io ho desiderato di avere la sua fortuna e di poter tornare in vari momenti del mio passato a fare le cose in modo diverso.
Ma non è tutto oro quello che luccica e questo ormai si sa. Forse più che per riparare gli errori, un salto nel passato può diventare utile per vedere le cose sotto un’altra prospettiva, per dare nuova luce a ciò che è successo e soprattutto alle persone coinvolte. Un salto nel passato può magari dare un valore diverso al presente che a volte ci sembra così opprimente e disastroso… o semplicemente darci nuovi mezzi per affrontarlo con lo spirito giusto.
Non ci state capendo niente? Poco male, il mio proposito è di non svelarvi davvero nulla della storia perché è tutta da scoprire pagina per pagina: vedere come Zoë riaffronta le situazioni col senno di poi; vederla fare scelte oculate sapendo dove ha sbagliato in passato; vederla ricordare il prima e scoprire come modifica le proprie azioni… e chiedersi se sia davvero la cosa giusta da fare. Guardare questo indimenticabile uomo dei sogni per cui si disperava nel primo capitolo e chiedersi se non avrebbe dovuto osservarlo con più attenzione perché non è così perfetto come lo ricorda lei… ma si sa, quando si perde qualcosa o qualcuno non facciamo tutti così? Alcuni ricordi non sembrano diventare più dorati ogni volta che li riviviamo anche se in realtà non erano così perfetti come la nostra mente – o il nostro cuore – decide di mostrarceli? Ecco un tuffo nel passato può servire anche a togliere quell’aura di perfezione che in realtà non esisteva e che abbiamo solo aggiunto in seguito.
Innamorarsi a Central Park non diventerà una pietra miliare della letteratura, ma è uno di quei romanzi che ti riempiono la testa di domande e il cuore di emozioni.
Zoë è imperfetta proprio come lo è ciascuno di noi; ha dei sogni e dei desideri che vuole realizzare, ma non sempre questo è possibile, proprio come accade nella vita reale; la sua è una storia come tante e proprio per questo non si può non accompagnarla nel suo viaggio all’indietro nel tempo con trepidazione e con la speranza di vivere attraverso lei l’utopica “seconda possibilità”. E sapete una cosa? È stato davvero un viaggio affascinante e divertente: mi sono ritrovata completamente calata nella sua parte e mi sono resa conto che forse anch’io avrei fatto tante delle sue scelte. È stata quindi una gioia stare con lei fino all’epilogo e scoprire cosa l’autrice avesse in serbo per questa amica di carta e inchiostro.
Stamattina ho aperto gli occhi che erano le 5.30 (decisamente prestino per essere in vacanza!!!) e, mentre guardavo l’ora solo con mezzo occhio, il mio pensiero è corso da Zoë e prima che me ne rendessi conto a livello cosciente, ho allungato la mano di fianco al cuscino per afferrare il libro. Come ho avuto davanti le pagine aperte di Innamorarsi a Central Park il sonno è sparito completamente e io non sono più riemersa dalla storia finché non sono arrivata alla fine… so che molti di voi possono capire queste stranezze da lettori maniacali, ma quello che cerco di comunicarvi è che non tutti i romanzi hanno il potere di tenerci svegli ad orari impropri, mentre questo ci è riuscito. E non solo ho perso il sonno per finirlo, ma una volta appoggiato il libro sono andata a fare colazione con il sorriso sulle labbra e quando poi sono uscita con il mio pelosetto per la passeggiata mi sono accorta che ripensavo a Zoe e canticchiavo – fidatevi non sono state molte le occasioni in cui ho avuto voglia di canticchiare ultimamente – e questo perché in un semplice romanzo, in un personaggio fittizio che ho sentito tanto vicino a me, ho trovato tanti buoni propositi per il nuovo giorno e il nuovo anno in arrivo.
Magari è uno di quei titoli che vanno letti nel momento giusto, ma sono convinta che la magia di questa storia avrebbe attecchito anche se l’avessi letta lo scorso anno… forse in modo diverso, ma sempre efficace. Alla fine si sa che ciascuno di noi legge i libri in base anche alle proprie esperienze presenti e passate e che le emozioni suscitate sono il più delle volte estremamente soggettive.
Ma mi rendo conto che inizio a divagare, quindi prima che vi mettiate a sbadigliare sfacciatamente vediamo di arrivare ad una conclusione.
Innamorarsi a Central Park è una storia di amore, di amicizia e di seconde occasioni che consiglio davvero a tutti, soprattutto ai cuori romantici: a chi crede nella magia del Natale; a chi si sente realizzato e soddisfatto del proprio presente e a chi cerca ancora la propria strada; a chi è ancorato al passato pensando che sia migliore di oggi e a chi è proiettato verso il futuro. Ciascuno di voi troverà nel suo cuore un posticino per questa storia e se ne rimarrete delusi insultatemi pure… voglio rischiare, perché per me è stato bellissimo: esattamente il libro che avrei voluto trovare l’altra mattina in libreria e che – forse grazie alla magia del Natale – ho trovato davvero!
Passo e chiudo :)
Me lo hanno regalato per Natale! Speriamo piaccia anche a me ^^
RispondiEliminaP.S : C'è un tag a sorpresa per te, scoprilo su : http://leggerefantasy.blogspot.it/2013/12/tag-natalizio-naughty-or-nice.html
Sono convinta che ti piacerà ^^
Eliminauna lettura carina, allora!! mi piacciono i libri che fanno emozionare!
RispondiEliminaQuesta emoziona di sicuro!
EliminaDavvero una bella recensione Lo, devo dire che in libreria mi era cascato l'occhio sul romanzo ^^ Peccato però per il titolo italiano, ma perché devono sempre stravolgerli? ... Mah, mistero ^^
RispondiEliminaOrmai ho smesso di chiedermi come ragionano le CE... certo mi resta sempre la curiosità di capire come arrivano a certe scelte ;D
EliminaEro un po' titubante, ma la tua recensione mi ha fatto cambiare idea!! dovrò leggerlo assolutamente!! Bella recensione Lo!!! complimenti brava come sempre :)
RispondiEliminaBuon anno nuovo :)
Mi auguro tanto ti piaccia! Tantissimi auguri di buon anno anche a te cara ^^
Eliminavoglio leggere questo libro! :D
RispondiEliminaio c'è l'ho questo libro lo comprato due settimane prima di natale è bellissimo
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