lunedì 7 aprile 2014

Recensione "Anna dai capelli rossi" di Lucy Maud Montgomery

Editore Giunti Junior
Pagine 308
Euro 7,90
TRAMA: Un bel pomeriggio di giugno, Anna aspetta il signor Matthew dei Tetti Verdi alla stazione di Riochiaro. E' un'orfana ed è convinta di aver finalmente trovato una famiglia tutta per lei. Ma una bruttissima sorpresa la aspetta: ai Tetti Verdi attendevano... un maschio!
E adesso cosa ne sarà di lei?
VOTO:

INCIPIT:
La signora Rachel se ne stava seduta alla finestra nella sua solita postazione e teneva d’occhio qualsiasi cosa si muovesse nei dintorni. La sua casa sorgeva nella via principale di Avonlea e da lì poteva dominare la strada che dalla valle si arrampicava fino alle colline rosse. Era in una posizione privilegiata, per cui nessuno che arrivasse o partisse da Avonlea – un paese posto al centro di una penisola triangolare protesa nel Golfo di San  Lorenzo e bagnata dal mare nei due lati – poteva sottrarsi alla sua vista.

RECENSIONE:
Oggi voglio parlarvi di un libro che mai avrei pensato di recensire sul blog.
Come sono finita a leggere Anna dai capelli rossi a 37 anni suonati? Alcuni di voi ricorderanno la recensione di La libreria degli amori inattesi di Lucy Dillon, pubblicata non molto tempo fa: in quel libro veniva consigliata una lunga lista di libri da non perdere, che comprendeva solo romanzi per i più giovani. Tra questi c’era proprio Anna dai capelli rossi, così ho voluto tentare. Temevo che sarebbe stata una lettura poco soddisfacente, proprio perché si tratta di un romanzo scritto per un pubblico giovanissimo, di cui io di certo non faccio parte da un bel po’. Invece volete sapere la verità? Il mio pensiero continua a tornare ad Anna, anche dopo 6 giorni dalla fine della lettura, e ancora mi fa sorridere.
Lo stile di scrittura è semplice, scorrevole e la storia è tutto fuorché complessa. Chi non conosce Anna? Una piccola orfanella dalle trecce rosse che viene adottata da due fratelli, Marilla e Matthew che in realtà volevano un maschio, in modo che potesse aiutare alla fattoria. Però arriva inattesa questa bimba magra e logorroica, una piccina che ha affrontato stoicamente le difficoltà che la vita le ha presentato, soprattutto grazie ad una fervida immaginazione, capace di trasformare la più scialba soffitta in una stanza principesca.
Anna è un personaggio indimenticabile, uno scricciolo di bimba che ama usare paroloni esagerati e che non riesce mai a stare zitta per un minuto intero; un esserino mingherlino e pallido che racchiude in sé un cuore enorme, pieno di mille sogni e speranze… è impossibile non amarla.
E con lei è inevitabile affezionarsi anche al taciturno Matthew e alla severa Marilla.
Il romanzo si svolge in un arco temporale di sei anni, quindi si ha la possibilità di vedere Anna che da bimba di 11 anni diventa signorina, con tutti i guai che riesce a combinare e i successi che colleziona.
Anna è sempre esagerata in ogni reazione, non ha la mezza misura: ogni delusione è un dolore che toglie la voglia di vivere (ma per poco!), mentre ogni gioia è la più grande e totale che lei abbia mai provato. Al lettore non resta che sorridere di questo animo così fragile, eppure così forte.
E lo stupore più grande è stato quando, dopo tutti i sorrisi che mi sono scappati pagina dopo pagina, mi sono ritrovata con il fazzoletto in mano a fermare lacrimoni di commozione.
Mi piacerebbe tanto aver letto questo titolo da piccola, ma sono anche felice di aver rimediato ora.
Dall’infanzia ricordo il cartone animato giapponese (chi di voi lo vedeva? Tra i meno giovani sono certa che c’è qualcuno che lo rammenta). A quanto pare è fedelissimo al romanzo, tanto che certi dialoghi si possono persino seguire dal libro. Fatto sta che io  Anna non ho potuto che immaginarla com’era in quel cartone, con gli stivaletti, il vestitino modesto e una corta frangetta spettinata… che è poi praticamente come viene descritta nel romanzo.
Insomma, come avrete capito questa è stata una lettura che mi ha dato tanto e che mi ha lasciato tanto. Una dolcissima e meravigliosa storia da leggere ai bambini prima di dormire, ma altrettanto adatta anche ai grandi di ogni età, per scaldare il cuore con tutta la positività che trasmette.
Io da parte mia ho capito una cosa, un libro per bambini che supera oltre un secolo (la prima edizione di Anna dai capelli rossi risale ben al 1908… mentre l’edizione che ho letto io è nientemeno che del 2013!!! E tra le due ce ne sono decine e decine di altre) deve contenere in sé davvero qualcosa di buono, quindi vale la pena leggerlo.
Consigliatissimo!
E dopo i saluti vi lascio con il video della sigla italiana del cartone animato… canzone che tutt’oggi mi ricordo come lo avessi appena guardato.
Voi avete mai letto le avventure di Anna? Oggi o nel passato?
Passo e chiudo :)


Anna dai capelli rossi ha
due grammi di felicità
chiusi dentro all'anima
e al mondo vuol sorridere

5 commenti:

  1. Non ho mai letto Anna dai capelli rossi, ma ricordo il cartone animato XD
    Io amo i libri per ragazzi, i classici poi hanno un sapore particolare a ogni età: i più belli riescono sempre a trasmettere qualcosa.
    Voglio fare come te e rimediare! Grazie per averne parlato :3

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    1. Pensa che io ho sempre snobbato i libri per ragazzi... Chissà che belle letture mi sono persa :-D
      Sono contenta che il mio consiglio ti sia stato utile!

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  2. il libro è molto bello

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  3. Erano i primi anni 80' quando io ho visto per la prima l'Anime Anna dai capelli rossi, di cui mi sono letteralmente innamorata. Adoravo Anna e la sua storia avvincente! Molte le cose che mi colpirono: l'entusiasmante crescita di Anna, la realizzazione di tutti i suoi sogni, la sua capacità di farsi amare, il personaggio di Gilbert Blythe.
    Poi scoprì che c'era anche il romanzo e lo acquistai... naturalmente il primo degli 8 della saga, Anna dai capelli rossi. Notai che l'anime era molto fedele al romanzo ed entrambi avevano il finale aperto. Io, che ero tanto romantica, mi domandavo se Anna e Gilbert fossero innamorati. Lui sembrava proprio di sì, ma anche lei in fondo in fondo!!!
    Rimasi con il dubbio per diversi anni ... Allora non c'era internet e io vivevo in un paese fuori mano. Poi trasmisero la fiction: non era fedele e soprattutto era raccontata male. Non finì di vederla e mi convinsi, rimanendone molto male, che Anna e Gilbert non finissero insieme. Era una grande delusione!
    Poi arrivò internet e Youtube: vi trovai la fiction ma in spagnolo, per mera curiosità ne vidi il finale e il cuore mi diede un tuffo: contrariamente a quello che credevo Anna e Gilbert finivano insieme! Sempre tramite internet scoprì che c'erano altri libri e che la saga prevedeva addirittura il matrimonio e la nascita di numerosi figli. Mi affrettai a cercali su internet, li trovai in spagnolo e in inglese e alcune parti anche in italiano. Poi acquistai i due volumi più belli, il 3 e il 5. Scoprì, in questo modo, che tutto quello che si era intuito nella primo libro era vero: Anna e Gilbert erano innamorati, anche se solo Gilbert lo aveva capito sin dall’inizio. I sentimenti dei due giovani emergono pian piano … e a partire dal finale del terzo libro sono una coppia innamoratissima che si sposa e ha ben 7 figli.
    Detto questo vorrei segnalare alcuni punti particolarmente esaltanti...
    1. Anna, arrivando ad Avonlea, era sicura che non si sarebbe sposata mai perché "talmente scialba che nessuno l'avrebbe mai voluta" e invece di li a tre mesi avrebbe conquistato il cuore del bellissimo e ammiratissimo Gilbert, il quale l'aveva voluta al punto da aspettare pazientemente ben 11 anni.
    2. Gilbert sembrava essersi innamorato sin dal primo momento, nonostante e forse anche grazie alla lavagna in testa, e così era "Ti ho amata fin dal giorno in cui mi hai rotto la lavagna in testa" furono le parole di Gilbert in occasione del loro fidanzamento.
    3. Anne,sempre nel primo libro, nella preghiera che fece davanti a Marilla l seconda notte della sua permanenza in casa della donna, chiese, come desideri più grandi, quello di rimanere a Green Gables e di diventare bella da grande ... Il giorno del suo matrimonio, dopo 14 anni in cui Green Glbles era stata la sua casa, fu definita dallo zio di Gilbert "una gran bella ragazza".
    4. I richiami tra romanzi ... l'anime e il primo libro finiscono con Anne e Gilbert che si riconciliano e lui che accompagna lei a casa. Nel 4 libro, il giorno prima delle loro nozze, si ripete una scena simile con Gilbert che fa riferimento a quell'evento "E' dal quel momento che aspetto ciò che accadrà domani" le dice.

    Mi fermo qui perché le cose entusiasmanti sono davvero tante: i romanzi sono pieni di personaggi interessanti, sentimenti profondi e storie molto belle.
    E concludo con il consiglio di leggere l’intera saga.

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    1. Correzione nel punto 4, 5 libro ... Scusate l'errore, è legato fatto che il 5 libro, quello che parla del matrimonio e dei primi due anni di vita insieme di Anna e Gilbert, fu in realtà il 4 assere scritto.

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