giovedì 24 gennaio 2013

Recensione di "Alis Grave Nil" di Barbara Schaer

Editore Amazon
Pagine 356
Euro 0,89
TRAMA:
Sara è pronta per un altro giorno della sua solita vita. La scuola, i dispetti della sorella Reb, le malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granché. E' sicura che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici. Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric. Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto... Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che ha sempre desiderato.


“Niente è pesante per chi ha le ali”
Questa è la traduzione in italiano del titolo di questo romanzo scritto da un’autrice esordiente italiana che immagino abbia davanti a sé tantissime soddisfazioni. Alis Grave Nil è latino e già dal titolo questo libro spicca per originalità in mezzo a tanti titoli in inglese e italiano.
E così come gli angeli, questo è proprio un libro che “ha le ali”, che spicca il volo fin dal principio e si libra leggero nel cuore e nella mente del lettore fino all’ultima pagina.
Come avrete già capito, ho adorato questo romanzo ed è stata una passione nata in poche righe… non so come succede, ma quando inizio un nuovo libro e dalle prime righe ho la sensazione di essere “a casa” ho la certezza che la lettura sarà entusiasmante e questa reazione a pelle non mi ha mai ingannata. Anche con Alis Grave Nil ho provato la stessa cosa: l’ho iniziato mentre aspettavo l’ora di uscire dal lavoro (sì, sono fortunata! Nei tempi morti al lavoro posso mettermi in poltrona con un libro!) volendo scoprire giusto la partenza… e mi sono ritrovata a divorare i primi due capitoli senza accorgermi di aver passato l’orario di chiusura: era un buon segno.
Come avevo anticipato nel post di segnalazione, in questo libro si parla di angeli, in particolare di angeli caduti e arcangeli… ma scordatevi gli asessuati biondini ricciolati dei biglietti d’auguri, perché gli angeli non sono mai stati così pericolosi: bellissimi e immortali, ma anche altrettanto letali, chi per scelta, chi per necessità.
La protagonista di contro è umanissima, che più umana non si può e vi assicuro che è impossibile non affezionarsi all’istante. Sara, questo il suo nome, è sopravvissuta miracolosamente all’incidente automobilistico che le ha portato via entrambi i genitori in una volta sola, lasciandola sola affidata alle “amorevoli” cure della sorella maggiore… che la detesta apertamente! E io ho detestato lei (Reb) come non ho mai detestato un personaggio libresco o una persona vera… ci sono stati momenti in cui ho temuto che il mio sguardo infuocato dalla rabbia desse fuoco all’e-reader, tutto perché Reb si accanisce con tutta sé stessa per tormentare la sorellina e rovinarle anche i pochi momenti di gioia che la vita le regala! GRRRR!
La vita di Sara non sarebbe rose e fiori nemmeno senza l’intervento della sorella: non ha amiche con cui confidarsi, non ha e non vuole un ragazzo (dopo che il suo primo amore l’ha bellamente mollata per stare con sua sorella!), si sente un brutto anatroccolo da sempre e ora si sente anche in colpa per non essere morta con mamma e papà: in realtà è bella e buona e quindi è inevitabile sperare che riesca a riscattarsi.

(Questa l'ho fatta oggi da una frase del libro e non potevo non inserirla!)
L’occasione arriverà con Eric, che entra nella sua vita all’improvviso in un giorno uguale a tutti gli altri, e che porterà anche più scompiglio del necessario: Eric, bello da far male agli occhi, occhi bui come la notte, misterioso come il più inconfessabile dei segreti e stranamente capace di alterare l’intensità della corrente elettrica in base ai suoi cambi d’umore. Quello che ho avuto con questo personaggio maschile è un rapporto d’amore e odio perché a volte fa sognare e altre prudere le mani con i suoi volta faccia e l’incomprensibilità dei suoi comportamenti. Ma non preoccupatevi, per tutto c’è una spiegazione e l’autrice ci lascerà prima intuire la verità per rivelarcela solo quando non è più possibile mantenerla segreta. E da quel momento cambiano le prospettive e le priorità e la piccola insicura Sara diventerà una giovane e forte donna capace di tutto per il bene dell’uomo che ama, anche a morire.
Questo romanzo mi ha fatto spesso trattenere il fiato perché come in ogni buona favola, prima del “vissero felici e contenti” bisogna sopravvivere alla regina cattiva, che in questo caso non è una bella e malefica megera ma un’intera schiera di arcangeli perfidi e insensibili.
Ma basta così altrimenti finisce che vi rivelo troppo!
Dovete leggerlo per scoprire tutto quello che vi aspetta, i non pochi colpi di scena... e un epilogo che ha fatto perdere un battito al mio cuoricino.
Bello, intenso e romantico, ma non romantico fastidioso tipo zucchero che cola, ma romantico che fa sospirare il cuore. E per chi teme di incappare in una storia melensa, non preoccupatevi perché non è quello che troverete in Alis Grave Nil perché l’amore è condito da pericoli e azione e decisioni difficili: intorno a Eric e Sara si muovono un gran numero di personaggi che rendono il “panorama” vario e imprevedibile.
Che dirvi ancora? Se non l’avete ancora messo in WL vi consiglio di farlo… io da parte mia incrocio le dita per un seguito e mi farei volentieri il tatuaggio di Eric!
E con questo passo e chiudo :)
 

VOTO:

QUESTA RECENSIONE PARTECIPA
AL 4° E ULTIMO GIRONE DELLA HOGWARTS READING CHALLENGE DEL BLOG READING IS BELIEVING 


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