lunedì 20 ottobre 2014

Recensione LA CAREZZA LEGGERA DELLE PRIMULE di Patrizia Emilitri

Editore Sperling & Kupfer
Pagine 264
Euro 15,90
TRAMA:
L’aria è gelida, a ricordare che l’inverno non è ancora finito. Un cielo plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità, pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al successo. Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna. Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa.
VOTO:


RECENSIONE:
Avete presente quei libri speciali che vi conquistano al primo sguardo e che dopo poche pagine vi hanno già totalmente imprigionati?
Ecco, oggi vi voglio parlare proprio di un titolo di questo genere.
La carezza leggera delle primule è stato una sorta di amore a prima vista: complice una trama che dice tutto e niente, era stata in primis la cover ad attirare al mia curiosità.. il colore, l’immagine e il titolo musicale mi hanno reso impossibile resistergli.
Il giorno dopo aver trovato il pacco nella posta, ho accelerato la lettura in corso per poterlo iniziare al più presto.
Questa autrice e la sua straordinaria storia mi hanno fatto compagnia nel weekend appena trascorso ed è stata una compagnia meravigliosa.
Vi è mai capitato di rinunciare a fare qualcosa per poter continuare a leggere un libro?
Ieri pomeriggio io non ho potuto fare altro che leggere e leggere per ore… mi sono presa giusto un quarto d’ora per prepararmi al volo una tazza di the e riposare un attimo la vista e poi via di nuovo di corsa sul divano: mi sentivo quasi come Bastian ne La Storia Infinita XD.
Sarebbe bello se ogni libro mi causasse una simile dipendenza, invece è privilegio di pochi.
La carezza leggera delle primule mi ha legata a sé irreparabilmente e mi sono rifiutata di posarlo finché non ho girato l’ultima pagina! Ho visto la luce del sole tramontare dietro la finestra, ho acceso la lampada da lettura per continuare a distinguere le parole stampate sulle pagine e nulla, nemmeno il telefono, è riuscito a distrarmi.
Quello che ancora mi guarda dal ripiano su cui l’ho posato ieri sera con affetto è un libro sospeso tra realtà e magia, una storia che attraversa le epoche dalla fine dell’ottocento fino ai giorni nostri, vivo grazie a due personaggi femminili che non potrebbero essere più diversi tra loro eppure allo stesso modo indimenticabili.
Non vi ho ancora detto nulla di concreto, vero?
La verità è che non ho nemmeno intenzione di farlo perché nessun sunto potrebbe rendere giustizia a questo straordinario romanzo.
Posso solo dirvi che pagina dopo pagina starete accanto a Claudia – una ragazza moderna con l’aspirazione di diventare una famosissima scrittrice – mentre legge la storia di Clorinda – una donna che ha vissuto molto più a lungo del normale e che dice di non poter morire. Clorinda ha un segreto da rivelare a Claudia, malgrado le due donne non abbiano mai incrociato il loro cammino, e per farlo le racconterà tutta la sua vita fin dall’infanzia.
Saranno principalmente le parole di Clorinda a tenervi incollati al romanzo, la curiosità di scoprire dove realmente vuole arrivare con il suo racconto e quali reazioni susciterà nella povera Claudia che si ritrova suo malgrado a fare scelte più grandi di lei.
Bellissimo e di un’intensità rara, il romanzo della Emilitri è una perla di inestimabile valore. L’autrice ha dato vita con Clorinda ad un personaggio che avrei spesso voluto biasimare, ma che non sono riuscita a non amare profondamente per tutte le scelte, anche sbagliate, che si è ritrovata a fare nella sua innaturalmente lunga vita. E con Claudia ha chiuso il cerchio, lasciandomi con il dubbio se anch’io avrei agito come lei.
Scritto egregiamente con uno stile che richiama la musicalità del titolo, tanto da essermi ritrovata più volte a rileggere frasi che trovavo bellissime (ho provato a segnare qualche citazione da mettere nel post, ma ci ho rinunciato quando i post-it diventavano più numerosi delle pagine!!). Un libro che mi ha fatto vibrare l’anima toccando le corde più profonde del cuore con il suo abile esplorare tutta la gamma delle emozioni umane attraverso il racconto di una vita tanto credibile, quanto straordinaria in cui la magia resta solo un ingrediente marginale e nascosto pur essendo fondamentale.
Questo viaggio appassionante che viene narrato con delicatezza e sensibilità condurrà il lettore verso un finale che si iniziava già a intuire, ma che fino all’ultimo  non si riesce del tutto a prevedere!
Assolutamente consigliatissimo.
E ora non mi resta che lasciare a voi la parola: lo avete già letto? Lo leggerete? Ma soprattutto mi piacerebbe sapere se vi ha emozionati quanto me…

Passo e chiudo :)

4 commenti:

  1. Grazie per la splendida recensione e per aver detto che "La carezza leggera delle primule" ti ha tenuto compagnia. Io credo che un libro debba prima di tutto tenere compagnia e condurre per mano il lettore in modi e luoghi lontani dalla realtà di ogni giorno. Grazie davvero di cuore.

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    1. Ma grazie a te, sia per la visita al mio angolino virtuale (me emozionata!), sia per la bellissima storia che hai creato :)

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  2. che bello aver ritrovato il tuo blog! C'è una piccola iniziativa, da me, magari potrebbe interessarti. Ti aspetto.

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