sabato 29 settembre 2012

Recensione de La signora dei funerali di Madeleine Wickham

Editore Oscar Mondadori
Pagine 285
Euro 9,50
TRAMA:
Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, dopo aver letto i necrologi sul "Times", Fleur si imbuca ai funerali e alle commemorazioni dei ricchi puntando a conquistare i vedovi inconsolabili. Dopo averli sedotti e soprattutto dopo aver messo mano alle loro carte di credito, e tutto questo con recalcitrante figlia al seguito, Fleur scompare senza lasciare tracce fino all'incontro con una nuova vittima ignara. Questo giochetto le riesce più volte fino al giorno in cui la donna incontra il noioso e prevedibile Richard Favour, alla commemorazione dell'amata moglie. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del vulnerabile vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto.

Questa volta è stato il turno di una commedia scorrevole e carina, finita in soli due giorni.

L’autrice Madeleine Wickham è forse nota ai più con lo pseudonimo di Sophie Kinsella, ma devo dire che non cambia solo il nome in questo caso: per essere certa delle mie impressioni dovrò leggere almeno un altro romanzo firmato Wickham, ma finora ho notato una differenza di genere rispetto ai titoli firmati Kinsella.
Si tratta sempre di una commedia (situazioni improbabili, sentimenti, lieto fine: insomma tutta la gamma di ingredienti), ma molto più soft rispetto alle altre pubblicazioni: non ho trovato nessuna scena che mi abbia fatto ridere e non mi è sembrato fosse una mancanza di talento, bensì una scelta ragionata.
Il tono della narrazione resta molto più serioso e le situazioni narrate sono più realistiche.
La protagonista Fleur è un’accalappiatrice di uomini ricchi, che riesce a rintracciare ed irretire partecipando alle commemorazioni funebri delle mogli: quale sistema migliore per conquistare un vedovo, se non offrire comprensione e appoggio? Se a questo aggiungiamo un fascino sopra la norma il gioco è fatto! Ovviamente il suo unico scopo è spennare il pollo di turno il più possibile, prima di sparire senza lasciare traccia di sé.
Descritta così, Fleur potrebbe sembrare una “Crudelia” senza cuore, cinica e spietata… ed è sicuramente così che lei vorrebbe essere, ma risulta invece essere una persona molto positiva: il giorno in cui la sua strada incontra (non di certo casualmente) quella  di Richard Favour prima e dei suoi famigliari poi, tutti si ritroveranno ad ammettere che le loro vite sono nettamente migliorate.
Fleur, più o meno volontariamente, porterà alla luce la vera natura della defunta moglie di Richard: lui la credeva una creatura schiva, ma perfetta… mentre invece era una carogna ben camuffata!
I personaggi mi sono piaciuti tutti moltissimo: ciascuno di loro è abbastanza approfondito e il lettore, oltre alle loro caratteristiche presenti, viene reso partecipe anche dei retroscena che li hanno resi quelli che sono.
Ho apprezzato molto la trama, il rapporto di Fleur con tutti i componenti della famiglia Flavour e le storie individuali di tutti i personaggi  che gravitavano intorno alla protagonista,  ma il libro è rimasto comunque al di sotto delle mie aspettative.
Per quanto lo stile dell’autrice sia sempre gradevole, scorrevole, mai noioso, ho trovato alcuni particolari che non mi hanno soddisfatto pienamente: ad esempio  -ATTENZIONE SPOILER- ad un certo punto viene dato ad intendere che la figlia di Fleur, che vive praticamente solo di acque e insalata, possa avere un problema di anoressia che la madre preferisce ignorare… ma il fatto finisce nel dimenticatoio! Inoltre quando alla fine la protagonista, come ha sempre fatto, fugge con la figlia e la carta di credito di Richard, assistiamo a quel momento catartico in cui lei capisce che è il momento di smetterla, di fermarsi e forse di cambiare vita… momento che dura si e no due righe. Come era scontato, decide di tornare sui suoi passi, ma oltre a non accettare la proposta di matrimonio di Richard (che ci può anche stare, visto l’ingombrante coda di paglia!) non ammette mai di amarlo… che tristezza. – FINE SPOILER.
Insomma questi e tanti altri particolari che avrebbero potuto occupare più spazio o essere approfonditi di più, fanno meritare a questo libro solo tre gufetti.
Il libro sicuramente lo consiglio a tutti, perché è una lettura piacevole, ma gli altri libri dell’autrice (per lo meno quelli scritti come Kinsella) mi hanno lasciato molto di più: le emozioni che rimangono dopo aver finito l’ultima pagina, sono la mia unità di misura principale nel giudicare un romanzo e questo è stato solo carino, ma niente di più.
Mi tocca procurarmi un altro titolo della Wickham/Kinsella per rifarmi,  visto che è un’autrice che adoro: suggerimenti da parte vostra???
E con questo ho finito. Passo e chiudo J

VOTO:

1 commento:

  1. Lo sto leggendo giusto ora! Non vedo l'ora di finirlo!
    Hai letto "La ragazza fantasma"? In caso leggi quello...fa ridere!
    https://lucetta91.blogspot.com

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