sabato 29 giugno 2013

Intervista a Marie Albes autrice di Dryadem

Oggi niente recensioni (forse se smettessi di leggere tre romanzi per volta riuscirei a scriverne più spesso O.O), per voi ho preparato un’intervista per approfondire la conoscenza con Marie Albes e il suo romanzo d’esordio Dryadem, di cui potete leggere la mia recensione cliccando sul titolo. E nel frattempo ho trovato un simpatico gufo ideale per presentare le interviste da oggi in avanti ^^
Via al botta e risposta:
 

Ciao Marie.
Benvenuta sul mio blog. Per me è un piacere ospitarti perché, come ti ho già detto su fb non tutti gli autori sono ben disposti nei confronti delle critiche e il fatto che tu abbia accettato il mio invito, ti fa onore.
Iniziamo parlando un po’ di te e poi ci dedicheremo alla tua opera.

1. Tipica domanda di apertura: chi è nella vita Marie Albes?
Chi è Marie Albes? Essenzialmente un tipico esemplare di essere umano femminile, né più né meno originale di tante altre. Non parlo molto della mia vita, perché preferisco scrivere di ipotetiche e fantomatiche esistenze, piuttosto che tediarvi con la mia.

2. Quello di scrivere un romanzo è stato un sogno coltivato a lungo?
Sin dagli albori della mia adolescenza, ho sognato di scrivere un romanzo, ma non avevo
idea di cosa, per anni ho abbozzato storielle che poi sono rimaste incompiute, finché non è arrivato Dryadem.

3. Sei anche una lettrice accanita? Se sì, quali sono i generi che prediligi?
Assolutamente sì, leggo molto, è come una droga per me, lettura e scrittura legate insieme.
Leggo quasi tutto, fatta eccezione per alcuni generi di romanzi che aborro e considero la tomba della letteratura, tipo alcuni generi... diciamo attuali, ma non mi dilungo per non ferire i gusti di nessuno. Comunque prediligo i romanzi pieni di sentimenti umani, non importa siano essi fantasy o classici.

4. Ho notato molte citazioni poetiche nella tua opera: la poesia è un’altra tua passione?
Amando tutta la letteratura, anche la poesia fa parte di me, scrivevo poesie quando ero
bambina, sonetti simpatici e ingenui, tipici dell'età puerile. Chi ha letto Dryadem, sa che adoro particolarmente “La pioggia nel pineto” di Gabriele D'Annunzio, ma non tolgo niente ad altre opere o autori che amo altrettanto, o quasi.

5. Altre passioni al di fuori di quelle “letterarie”?
Mi piace il giardinaggio, la musica e studiare le lingue e viaggiare.

6. Per la storia di Dryadem qual è stata la tua fonte di ispirazione?
Qui entriamo nel clou. Mi sono chiesta molte volte da cosa avessi tratto ispirazione per
Dryadem, ma non so dove sia iniziato tutto, non lo ricordo. Ho la terribile abitudine di
immergermi tanto nella scrittura da dimenticarmi il principio. Ricordo che volevo scrivere la storia di un'eroina e del suo amore, ma non ricordo altro, pian piano il mondo di Ayres e James ha preso una sua propria forma, quasi indipendentemente da me. Poi io amo la natura, per cui fai due più due...

7. Ci sono molti richiami a celti, greci e druidi nonché un utile vocabolario dei termini presi da queste culture: è un argomento che ti appassiona da sempre o te ne sei interessata solo per la stesura del romanzo? (nel caso la risposta sia la prima mi puoi raccontare cosa ti affascina?)
Mi hanno sempre affascinato i celti, druidi e greci, è una cosa insita nella mia natura. E
parlando di natura, i primi due gruppi sono fortemente legati ad essa, oltre ad essere celati da un velo di misticismo e mistero, che adoro. Per quanto riguarda i greci, ho sempre trovato le divinità pagane molto affascinanti e infine la lingua greca (e latina) sono alla base del nostro idioma e... Beh, splendide.

8. Per Ayres, la protagonista, ti sei ispirata a una persona reale… magari a te stessa?
Credo che ogni autore metta una parte di sé dentro ai personaggi principali, però non
posso dire di essermi ispirata a me stessa per Ayres, piuttosto lei rappresenta quello che avrei voluto essere, il che è molto diverso.

9. QUESTA DOMANDA CONSIGLIO DI SALTARLA A TUTTI I LETTORI CHE ANCORA NON HANNO LETTO IL ROMANZO E DESIDERANO FARLO !!!
E ora veniamo alla recensione che ho scritto: come mai hai deciso che i cambiamenti
apportati al passato, fossero ininfluenti sul presente? Ti va di commentare la critica che ti ho fatto?
Qui entriamo in una domanda che spero non leggano i lettori che ancora non conoscono
Dryadem, altrimenti non c'è più gusto! Detto questo, cara Lorenza, non voglio svelarti
troppo perché altrimenti non leggeresti il seguito di Dryadem con la giusta curiosità! Tu
comunque sei stata una delle lettrici più attente, notando che in effetti qualcosa non poteva totalmente quadrare nello svolgimento dell'Exordium.

10. Mi è sembrato di capire che la tua sia stata una scelta ponderata e non dettata dalla ricerca di una scorciatoia: tutto ciò è relativo all’eventuale evoluzione che hai già programmato per la storia?
Come ti dicevo sopra, non voglio dirvi molto perché saranno i seguiti a svelarvi il tutto, ma sì, è una scelta ponderata e le risposte alle vostre domande in merito saranno
essenzialmente due, poiché due sono i motivi per cui mi sono mossa in questo senso. Una è di natura ideologica, l'altra no.

11. Certo che sai proprio come stuzzicare la curiosità :D
Ho immaginato che Dryadem non sia un autoconclusivo perché la Driade ancora non ha
scoperto la sua missione nella vita: di quanti volumi sarà composta la saga?
Dryadem in effetti è il primo romanzo di una trilogia, ma sono stata contenta che nella tua recensione tu lo abbia considerato autoconclusivo, anche se si capisce bene che ci sarà un seguito. Era proprio una sensazione che volevo lasciare al lettore: chi vorrà, andrà avanti con la saga e scoprirà altro, chi invece vuole finire con il primo volume o semplicemente non è stato catturato dalle mie pagine, non scoprirà tante cose sulla vita di Ayres, ma potrà comunque pensare che la storia finisca lì.

12. Decisamente una bella pensata! Puoi farci qualche anticipazione sul futuro della saga?
Chi ha letto Dryadem è già a conoscenza del titolo del secondo romanzo, anche se non lo sa, ma anche qui, taccio! Quello che invece posso dirvi è che nei due libri successivi molti personaggi che nel primo sono stati solo “presentati”, verranno decisamente focalizzati meglio, poiché avranno un ruolo molto importante. Un altro lato decisivo della saga, per logica, è la Driade. Ayres cambierà moltissimo durante i seguiti, una cesura decisamente evidente e inoltre sarà approfondito proprio il discorso Driade-Messiah.

13. Ecco in questo momento mi sento una capra… ho dovuto andare a vedere il significato di “cesura” XD Non si finisce mai di imparare!
Hai già iniziato la stesura del seguito o ti stai dedicando ad altro?
Del secondo ho già scritto un centinaio di pagine e anche del terzo ho abbozzato qualcosa, se volete saperlo ho anche già tirato giù il finale della trilogia. Non ho una scrittura molto lineare, scrivo a getto per cui oggi penso al secondo, ma domani mi viene un'idea per il terzo, poi tesso tutto insieme. Comunque al momento non sono in stesura lineare, o meglio “cucitura”, poiché mi sto impegnando molto per far conoscere Dryadem a tutti voi.

14. Ora che hai intrapreso questa avventura come autrice, ti piacerebbe scrivere anche
romanzi non di genere fantasy o hai già nel cassetto qualche altra idea per nuove storie?
Per ritornare a quello che ti dicevo sopra, non scrivo linearmente, ma a frammenti, per cui ho già abbozzato altri due romanzi che non hanno niente a che fare col fantasy. Tuttavia, nasceranno solo dopo la saga di Dryadem, lo devo ad Ayres, a James e a tutti gli altri personaggi, che hanno la priorità.

Direi che sei stata paziente a sufficienza, quindi non mi resta che ringraziarti ancora per la tua “visita”, augurandomi che ci siano altre occasioni “letterarie” per chiacchiarare un po’.
Grazie a te Lorenza, per la tua gentilezza!
Marie

E con questo è tutto! Mi auguro che le risposte dell’autrice vi abbiano fatto venire la curiosità di leggere Dryadem.
Passo e chiudo :)

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