mercoledì 12 giugno 2013

SegnaLo #50 - Amore chiama, amore risponde di Cristiana Dalla Zonca

E per concludere il mio solito tris di segnalazioni (ho iniziato per caso a pubblicarne tre alla volta e non ho più smesso, tranne qualche eccezione… si sa, 3 è il numero perfetto!) cambiamo nuovamente genere. Questa volta si tratta di un’autrice italiana con il suo romanzo d’esordio, che racconta una storia che potrebbe appartenere a ciascuno di noi. È un libro che parla a tutte le donne (anche se sono convinta che abbia qualcosa da dire anche agli uomini con un animo sensibile), perché per ognuna arriva prima o poi il momento dei bilanci: era davvero questo che volevo? dove sono finiti i miei sogni? voglio dare una svolta alla mia vita o voglio confermare le mie scelte? E racconta di una famiglia allegra, vera, imperfetta, straordinaria nella sua normalità. 
Questo libro” afferma l’autrice “mostra come i problemi si possano risolvere anche dall’interno, con l’aiuto di chi si ama e che ci ha accompagnato fino a qui; perché cambiare strada è possibile anche senza distruggere tutto quello che nel bene o nel male abbiamo costruito. L’importante è provarci. Sempre.”
Uscita: 19 Giugno 2013

AMORE CHIAMA AMORE RISPONDE
Di Cristiana Dalla Zonca
Editore Giunti – Collana A
Pagine 160
Euro 12,00 cartaceo – 6,99 ebook
TRAMA: Il giorno del suo rientro a casa sono tutti in salotto e l’aspettano impazienti, ansiosi. I tre figli adolescenti, il marito amorevole, il grasso cane Loki. Ma lì sul suo divano, tra le sue cose, circondata dai suoi affetti più cari, Vittoria non riconosce nulla e nessuno. Da quando ha perso la memoria fa di tutto per indovinare chi sono e cosa vogliono, per soddisfare i loro desideri, per dare loro quel che si aspettano da lei; ma il volume troppo alto della radio o il piano della cucina in disordine la tradiscono, ed è chiaro a tutti che la mamma e la donna di prima non ci sono più. Vittoria si aggira per casa spalancando armadi e cassetti, scoprendo che la donna che era non le corrisponde affatto. E mentre le sedute con la psicanalista aprono i primi squarci sul passato, inizia a chiedersi se vuole veramente ricordare, se desidera tornare a quell’esistenza estranea, a quella che le pare una gabbia dorata e opprimente. Grazie allo spaesamento causato dall’amnesia Vittoria rimetterà in discussione le scelte di una vita e finirà per ritrovare la vera se stessa, senza per questo perdere l’affetto dei suoi cari. Nella sua scelta giocherà infatti un ruolo determinante la famiglia - così piena d’amore e di senso nonostante le sue umane imperfezioni – alla quale lei saprà affiancare passioni e impegni nel sociale, frutto della sua nuova consapevolezza.

L'autrice con la famiglia
L’autrice:
Nata nel 1972, Cristiana Dalla Zonca è giornalista e opera nel campo della comunicazione finanziaria. Appassionata di sport, ha lavorato come addetto stampa per tre Olimpiadi: Torino, Vancouver e Londra. Vive e lavora a Trieste con il marito Michele (40 anni), i tre figli Ginevra, (19) Matilde (15) e Nicolò (14)e il cane Loki (6). Amore chiama amore risponde è il suo primo romanzo.

Dice l’autrice:
“Spesso – sui giornali, in tv, nella quotidianità – la famiglia viene descritta al centro di situazioni negative: divorzi, lutti, rapporti persi, dolore. Certo ci sono figli adolescenti ombrosi e con poca voglia di studiare, mariti che urlano, cene bruciate, incomprensioni e litigi tra fratelli, tra genitori e figli, tra mariti e mogli, ma so per esperienza che nella sua imperfezione la famiglia può essere anche un luogo positivo, allegro, dal quale attingere energia. Con questo libro ho voluto dire alle donne quanto sia importante ridare valore alla normalità e all’imperfezione, a dispetto dei modelli falsi e inarrivabili che la pubblicità ci propina.”

Dicono del romanzo:
“Si legge tutto d’un fiato e dopo rimane l’allegria, il senso delle cose importanti della vita.”  Susanna Tamaro

Dal libro:
Mi passo i palmi sugli occhi e li sfrego tirando la pelle. Sono così stanca. Ma è tutto vero e va messo sul piatto. Dietro le palpebre chiuse vedo i miei figli ridere e questa casa non più così ordinata che ora sento davvero mia. Vedo mio marito radersi mentre io chiacchiero dalla vasca da bagno e il mio cane bere dal bidet. Vedo l’esatta imperfezione di una famiglia vera.
Ho sentito che dalle scelte fatte non si torna indietro, ho sentito il peso dei vent’ani evaporati in un freddo novembre, ho sentito la frustrazione delle occasioni mancate. Ma accanto a questo ho sentito il calore di tante voci, i colori di tanti visi, di appartenere a qualcuno, a qualcosa. Ho sentito di avere un posto, il mio posto, quello che mi ha salvata e mi ha riportata indietro. Ho preso il telefono e ho chiamato casa.
Non avere fretta e segui il percorso. Sei fortunata. Ti immergi nel passato, peschi le cose che ti piacciono e lasci indietro le altre. Stai selezionando, Vittoria. Non capita a tutti.
C’è un momento nella vita in cui siamo davanti a un bivio, sentiamo di aver bisogno di una svolta ma non abbiamo la motivazione, il coraggio, la forza per compiere una scelta e cambiare strada. Se però una strada non labbiamo più, perché gli eventi ci hanno collocati al centro di un incrocio che non conosciamo, possiamo decidere di restare fermi o di andare. Il criterio e le ragioni per scegliere sono venute a mancare e rimane solo l’istinto a guidarci verso la ricerca di ciò che ci piace e ci grati-fica. Sembrerà un paradosso, eppure forse è quello il momento in cui compiamo una scelta giusta, libera dagli stereotipi del passato che ci eravamo cuciti addosso.
Con la mia famiglia a coprirmi le spalle ho messo da subito un piede davanti all’altro, senza fermarmi a riflettere, senza temporeggiare. Ora sono felice di essere qui, al mio posto, al caldo, e se delle incertezze ci sono ancora, se in certi momenti vacillo e mi mancano la terra e le radici sotto i piedi, so che non durerà a lungo perché qualcuno, dalla stanza a fianco, verrà presto a chiamarmi e a tuffarsi nel presente con me. L’egoismo di chi ci vuole bene e ci vuole per sé al cento per cento a volte è l’incentivo migliore.
Mi chiamo Vittoria.  Ho trentotto anni. Ho solo pochi mesi. Sono arrivata da poco. Sono tornata.

Quest’opera mi attira particolarmente, forse perché la protagonista del romanzo è quasi mia coetanea o forse perché anch’io sono in un momento di “bilanci”… sono convinta che sarà una lettura molto coinvolgente, con molti spunti di riflessione.
E voi cosa ne pensate?
Passo e chiudo :)

1 commento:

  1. Io l'ho già letto: si divora e poi si pensa e si capisce (si spera) la fantastica quotidianità.

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