mercoledì 24 luglio 2013

Recensione "Tempest" di Julie Cross

Editore Fanucci
Pagine 394
Euro 9,90
TRAMA: Manhattan. 2009. Jackson Meyer ha diciannove anni ma non è un ragazzo come tutti gli altri: può viaggiare nel tempo. L’ha confessato solo al suo amico Adam, che lo aiuta a sperimentare questo potere da poco scoperto. Una mattina due uomini fanno irruzione nella camera di Holly, la sua ragazza, e le sparano. Jackson assiste impotente alla scena e, in preda al panico, salta nel tempo, ma si ritrova bloccato nel 2007, senza più riuscire a tornare nel suo presente. Così decide di rivivere il passato e cambiarlo per assicurarsi che Holly non sia più in pericolo. Tornando ancora più indietro nel tempo, Jackson scopre importanti segreti su di sé e la sua famiglia. ***

VOTO:


INCIPIT:
Sabato 11 aprile 2009
Mi chiamo Jackson e viaggio nel tempo. Un attimo, non è così esaltante come potreste pensare. Non posso tornare indietro ad ammazzare Hitler. Non posso andare nel futuro e dirvi chi vincerà i Mondiali del 2038. Finora il viaggio più lungo che ho fatto è stato di sei ore nel passato. Proprio un supereroe vero?

RECENSIONE:

Con quasi due anni di ritardo rispetto alla sua uscita nelle librerie italiane, finalmente posso dire di aver letto Tempest di Julie Cross e per questo devo ringraziare Denise di Reading is Believing e uno dei suoi Gruppi di Lettura!
Fino a poco tempo fa, avevo bellamente ignorato questo titolo respinta da tre sole parole: viaggi nel tempo. Come sempre devo sbattere il muso contro il fatto che i miei pregiudizi verso qualche genere letterario – dettati soltanto da poche e deludenti letture – non devono essere presi seriamente: se avessi perseverato nella convinzione che, parlando di viaggi nel tempo, Tempest doveva essere un libro palloso o banalotto, mi sarei persa un gran bel romanzo!
Ovviamente non mi serve dirvi che mi è piaciuto un sacco perché lo avrete già intuito dai gufetti che aprono la recensione, quindi vediamo un po’ quali sono i motivi che me lo hanno fatto così apprezzare.
Il protagonista, Jackson, è un ragazzo di diciannove anni che da poco ha scoperto di poter viaggiare nel tempo, ma i suoi viaggi sono inizialmente del tutto irrisori… qualche ora nel passato è il massimo che è riuscito a raggiungere e i suoi viaggi non sono in grado di modificare in alcun modo eventi già accaduti. Questo invidiabile dono diventa quindi completamente inutile per chi sogni ad esempio di riparare agli errori del passato o di scoprire cosa riserva il futuro.
Ma secondo voi potevano pubblicare un libro con un “supereroe” così sfigato?!? Ovvio che no. Infatti Jackson scoprirà di poter fare molto più di quello che crede e la prima prova la avrà il giorno in cui due tipi poco raccomandabili faranno irruzione nella camera della sua ragazza – cercando ovviamente lui – e uccideranno quest’ultima con un colpo di pistola. Nel momento dello shock Jackson “salterà” nel tempo… ritrovandosi nel passato di ben 2 anni, dove scoprirà di essere bloccato.
Fin qui, se vi siete fermati a leggere la trama che ho pubblicato io, non vi ho detto nulla di nuovo. Se volete a proposito un consiglio non richiesto, evitate di andare a leggere la trama ufficiale del romanzo – di cui ho tralasciato la maggior parte, nel caso che ancora non abbiate letto il libro – perché l’unica cosa che hanno evitato di metterci è il finale! Che cosa irritante quando la presentazione di un libro ti svela tutti i fatti più importanti della storia… per fortuna a me è stato sufficiente leggere solo le prime righe per decidere di non leggerlo due anni fa e di leggerlo invece adesso; solo ora nella preparazione della recensione mi sono resa conto di quanto rivelatrice fosse la trama pubblicata da Fanucci.
Ma torniamo al romanzo.
Fin qui vi ho parlato solamente della punta dell’iceberg, perché sotto la superficie di questa storia si nascondono molti più segreti e molti più personaggi di quanti si possa inizialmente pensare.
Con Jackson fin dalle prime pagine si incontrano il suo amico più fidato, Adam, nonché l’unico ad essere a conoscenza del suo dono di viaggiare nel tempo, e Holly la sua dolcissima ragazza, che invece è all’oscuro di tutto. I tre mi sono piaciuti subito, ciascuno a modo suo, facendomi sentire immediatamente parte della storia. Mentre il protagonista e il suo geniale amico nerd sperimentano in ogni modo il dono di Jackson per capirne più del nulla che sanno e per scoprire cosa lui possa realmente fare, Holly viene imbottita di bugie. Il giorno in cui la sua vita avrà fine e Jackson intraprenderà un “salto” da cui non è più in grado di tornare sarà il momento in cui il libro diventa davvero entusiasmante. Per tutto il tempo, seguendo le vicende del protagonista, non ho potuto fare a meno di provare ad immedesimarmi nella stessa situazione,  trovando la cosa decisamente elettrizzante – quanto meno mentre me ne stavo comodamente al sicuro sul mio divano nel mio presente!
Eviterò qualsiasi genere di spoiler perché è stato troppo bello seguire le decisioni, le frustrazioni e le scoperte di Jackson. Infatti sarà proprio rimanendo bloccato nel 2007 che avrà modo di familiarizzare con il suo dono e di capire fino a dove si può spingere.
Ovviamente il suo rimanere bloccato, non preclude altri “viaggi” ancora più indietro nel passato… l’unica cosa che non riesce più a fare è tornare nel presente. In tutti i salti che farà, per tentare di capirci qualcosa potrà rivedere momenti diversi della sua vita e soprattutto la sorella gemella morta di tumore al cervello qualche anno prima: tutte le scene che coinvolgono Courtney sono tra le più belle del romanzo, una in particolare… che però ovviamente non posso svelarvi! Ma sono certa che se e quando la leggerete non avrete difficoltà a riconoscerla.
Saltando avanti e indietro con Jackson si trovano di volta in volta vari pezzettini di un immenso puzzle e man mano che si riescono a collocare sul tavolo, il quadro generale prende forma. Sotto la superficie della realtà di ogni giorno si nasconde un mondo fatto di misteri e segreti che potrebbero addirittura cambiare le sorti dell’umanità, mondo che ai più è precluso, custodito gelosamente da pochi eletti di cui non vi rivelo certo la natura. Molto fantasioso il sistema di narrazione con questi salti continui in varie date diverse (meno male che ad ogni inizio capitolo è specificata la data, altrimenti avrei rischiato di perdermi per strada ^^), che nascondono rivelazioni diverse. Seguire Jackson è stato davvero intrigante e coinvolgente, ma soprattutto mi ha conquistata il fatto che l’autrice sia riuscita ogni volta a farmi condividere le sue emozioni di smarrimento, ansia, paura, rimpianto, tenerezza… insomma la gamma completa.
C’è un’estrema cura per i dettagli – degno di nota un salto precedente il 2001 in cui Jackson ritrova le Torri Gemelle in tutta la loro maestosità – e si vede chiaramente che l’autrice non ha scritto nulla a caso: c’è un filo sottile sottile che lega tutti gli spostamenti temporali e sicuramente a monte c’è stato un intenso lavoro di progettazione… chissà se la Cross si è inventata la storia partendo dalla data più vecchia, arrivando fino al presente per poi dare una bella mescolata a tutto quanto oppure se man mano che scriveva ideava nuovi dettagli da sparpagliare nel tempo! In entrambi i casi ha fatto davvero un ottimo lavoro.
I personaggi vengono approfonditi tutti adeguatamente e si possono notare le differenze tra essi nei due principali anni di ambientazione (2009 e 2007). Ho trovato molto intenso in particolare il personaggio del padre di Jackson, che nel presente è praticamente soltanto un nome, una figura genitoriale fredda e assenteista… quando si dice che la prima impressione non sempre è quella giusta: è un personaggio fondamentale nella storia e fin verso la fine non si riesce a fare chiarezza sulla sua vera natura.
La spiegazione “scientifica” dei viaggi nel tempo e la sua “causa” sono decisamente originali e, malgrado al primo impatto la struttura di questo fenomeno mi sia sembrata un po’ ostica da capire, alla fine sono riuscita ad entrare nell’ottica giusta… anche perché più scorrevano le pagine, più il ritmo si faceva incalzante e c’era ben poco tempo per stare a rimuginare sul perché e il percome. E tutto questo intricato percorso porta ad un epilogo che mi ha lasciata triste e commossa, ma che a ben vedere era l’unico ragionevole.
Quello che mi rincuora è che Tempest sia il primo di una trilogia – il secondo volume Vortex è uscito in lingua originale a gennaio, perciò potrebbe raggiungere presto anche noi - quindi un giorno potrei tornare a viaggiare con Jackson. Nel frattempo non mi resta che aspettare il film che verrà tratto dal romanzo, i cui diritti cinematografici sono già stati acquisiti.
E a questo punto cosa manca? Ah, già! I miei consigli: ovviamente consiglio a tutti questo libro, ritengo che vada bene per qualsiasi genere di lettore, sia che cerchi l’azione, sia che cerchi i sentimenti. Nel romanzo di Julie Cross non manca proprio nulla e, se anche siete scettici sui viaggi nel tempo come lo ero io, fidatevi, questo titolo è proprio ben scritto e ideato e saprà regalarvi ore di lettura intense ed emozionanti.
E ora a voi la parola. Avete già letto questo titolo? E se sì, cosa ne pensate?
Passo e chiudo :)

1 commento:

  1. Pensa che a me i viaggi nel tempo piacciono un sacco, come idea :D I libri con i viaggi nel tempo riescono sempre a incuriosirmi.

    Questo, però, ha un elemento che mi mette qualche dubbio... cosa succede al protagonista del 2007, quando il protagonista del 2009 torna indietro? Coesistono? Sparisce per far porto al sé stesso futuro? Insomma, non vorrei che si venisse a creare un fastidioso paradosso xD

    Sono felice che ti sia piaciuto, comunque, e spero proprio che darai altre possibilità ai viaggi nel tempo ;)

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