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Followeeeer! Ci sieteeee?
Come vi avevo anticipato pochi giorni fa, in combutta con un’autrice italiana di cui vi ho già parlato in più di un’occasione, ecco in arrivo una sorpresina per voi con ben due regali!
L’autrice in questione è Marie Albes, autrice del fantasy DRYADEM (se non sapete ancora di cosa si tratta, cliccando sul titolo potete leggere la mia recensione, mentre il nome dell’autrice vi manderà all’intervista che le ho fatto), che ha deciso di dare vita a questo giftaway per premiare due fortunati tra voi: il primo riceverà una copia cartacea del romanzo; il secondo una copia digitale.
Complice una serata in chat su Facebook, arricchita da un po’ di fumo dalle orecchie per il logorio degli ingranaggi cerebrali, siamo giunte alla creazione di questo “giochino” che non vi richiederà troppo impegno, ma soltanto una buona dose di FANTASIA… visto il genere del romanzo, la scelta mi sembra decisamente azzeccata.
E ora, senza girarci troppo intorno, le regole per partecipare:
1. Mettere Mi Piace sulla pagina Facebook e/o Segui sull’account Twitter dell’autrice (non siete obbligati a farli entrambi… liberi di scegliere a piacimento, basta che lo segnaliate nel commento);
2. Scrivere nel commento a questo post perché volete leggere Dryadem;
3. Ultimo punto, ma primo per importanza, dovete inventare un’ambientazione per Dryadem: non è necessario che rispecchi le reali ambientazioni del romanzo, anzi può essere una location polare, desertica o partorita in toto dalle vostre testoline fantasiose, l’importante è che secondo voi sia adatta alle avventure della Driade protagonista del libro e a quello che voi vi aspettate da esso. La parola d’ordine è una sola: fantasia! Non saranno prese in considerazioni risposte telegrafiche: dovete descrivere il luogo come lo vedete nella vostra mente o, se scegliete un luogo reale, spiegare perché lo avete scelto;
4. Lasciare la vostra mail per essere contattati in caso di vincita (preferibilmente nei commenti, ma se non volete lasciarla pubblicamente potete mandarmela via mail).
Visto che, se non avete ancora letto il romanzo, posso immaginare che le risposte ai punti 2 e 3 non siano immediate, per trovare ispirazione potete sbirciare il booktrailer che trovate in fondo a questo post e leggere i primi capitoli di Dryadem sul sito dell’autrice QUI.
Io e Marie Albes sceglieremo personalmente i due vincitori in base ai commenti più belli o creativi.
Come avrete notato non è obbligatorio essere follower del blog per partecipare, perché non voglio follower “per forza”, ma se non siete iscritti almeno firmate il commento perché i “fantasmi” non piacciono a nessuno.
Anche la condivisione dell’iniziativa e/o del banner non vi farà guadagnare punti aggiuntivi, ma se qualcuno di voi vuole farlo è comunque un modo per far conoscere il libro di Marie Albes… e poi come sempre più si è più la sfida è divertente!
Direi che non manca nulla e ora sono proprio curiosa di scoprire cosa saprete inventarvi… con tutti i libri che divoriamo ogni giorno, non dovrebbe essere una sfida troppo complicata XD
Uh! Che sbadata!!! Quasi dimenticavo…
Il Giftaway parte oggi 12 luglio e scadrà alla mezzanotte di mercoledì 24 luglio. Dopo un paio di giorni pubblicherò anche un post con i commenti scelti e i due vincitori riceveranno una mail.
E con questo è proprio tutto, ma prima di salutarvi, un enorme in bocca al lupo a tutti quelli che parteciperanno.
Passo e chiudo :)
Vorrei leggere Dryadem perché ne ho avuto un piccolo assaggio sul sito ilmiolibro e il carattere di Ayres somiglia molto al mio. Sono curiosa di sapere quale sia l'evento che l'ha resa tale e come si evolve l'amore tra lei e James.
RispondiEliminaMi sono immaginata la scena dell'incontro tra Ayres e James su una spiaggia simile a quelle di Tybee Island. Sulla spiaggia, con i raggi di luna che lambiscono le acque, si svolge una di quelle feste estive, magari con un pontile illuminato dalle fiaccole. Ayres è lì, in un angolo, a fare la cameriera al bar, una piccola capanna con i ramoscelli di legno del tetto sporgenti e gli scaffali pieni di bibite colorate. È persa tra i suoi pensieri, con la testa un po' bassa, concentrata solo sui bicchieri e sul loro contenuto. Soffia un leggero venticello caldo umido, le palme un po' sparse agitano i loro rami scuri, mentre il mare canta, calmo. Sulla destra, in fondo, si staglia un faro che illumina a intermittenza l'oceano. Ad ovest, gli ultimi raggi di sole colorano di viola l'orizzonte, mentre il sole ha ormai abbandonato il cielo. C'è odore di salsedine e di malinconia nell'aria, forse di qualcosa che non è mai accaduto e di quella voglia che qualcosa di fondamentale accada. Gli scogli grigi, immersi tra fili d'erba accarezzati dal vento, si macchiano del bianco della spuma. E d'un tratto, tra i ragazzi che ballano tra i fumi dell'alcool, ecco il ragazzo dei sogni di Ayres: il tenebroso James, accompagnato dalla canzone dei Placebo, avanza come un'ombra emersa dalle acque.
La storia si sposta poi nei ricordi di James ad Anchorage, dove mi sono immaginata una casetta in legno, di grandezza media, con un comignolo fumante. Fuori sulla veranda, c'è un dondolo e degli scacciapensieri simili a quelli indiani mossi dal vento, che producono quel bel tintinnio. L'abitazione si affaccia su uno spiazzo erboso, circondato da un boschetto di altissimi abeti e querce. Vi è odore di resina e la neve si sta sciogliendo. Ogni tanto si sente un tonfo attutito dei piccoli mucchietti di neve che cadono dai rami, andandosi a depositare sul bel manto candido, ora non molto spesso. Poco lontano un ruscello ha ripreso a scorrere tra i ghiacci. All'orizzonte si stagliano le catene montuose, con i ghiacciai eterni che luccicano ai raggi del tramonto color indaco. La temperatura è fredda, ma nell'aria vi sono carezze di sole che la intiepidiscono. Non molto lontano, dopo aver percorso una strada tortuosa e abbastanza buia, si vedono tracce di contemporaneità, con palazzi e grattacieli che lanciano i loro riflessi nel mare di cristallo.
Non so come continui il romanzo, ma immagino un'ambientazione più fantasy nel viaggio verso l'Alaska, più distaccata dalla realtà. Credo che ci sia un bosco, dove una Driade può sentirsi a proprio agio… una radura, dove gli alberi non sono immobili, ma sono vivi. Le loro foglie colorate, gialle, arancioni, verdi, vorticano, spinte dal vento, e si ricompongono a formare le compagne di Ayres, le altre Ninfe arboree. Il sottobosco è formato di felci, piccoli ciclamini fucsia, e anche belle di notte che emanano quel loro magico profumo quando è sera. I raggi del sole trafiggono le chiome degli altissimi alberi come spade; i tronchi sono ricoperti di muschio e di edera. Tuttavia regna sempre la penombra, mentre personaggi fantastici camminano cauti su quel manto vellutato di foglie, in un mondo parallelo invisibile ad occhi umani.
Tra i monti aguzzi che si perdono tra le nuvole, si nasconde un grande lago dalle acque profonde e scure nel cui centro si erge un'isoletta che ospita le rovine di quello che un tempo doveva essere un castello. La torre è pericolante, il tetto è crollato, ma i rilievi e i gargoyle denotano ancora lo splendore passato. Il cancello è semiaperto. All'interno sono cresciuti dei rovi che ricoprono statue e fontane, e profumatissime rose che conducono verso il ritratto di una giovane Driade, ferma nell'atto di trasformarsi, un po' come la Dafne del Bernini.
Allora io ho giá visto in libreria qst romanzo è leggendonle prime pagine ho detto wow! Soltanto che avevo un wishlist giá troppo coatosa :) e allora lo ho lasciato lì :( sono tornato dopo hn po ma il lubro nn c'era più
RispondiEliminaAntico99antonio@gmail.com
Sperando chw sta volta nn lo faccia sfuggire
M'immagino Armstrong che le chiede aiuto.
RispondiEliminaUna notte buia e tempestosa XD piccole goccie le bagmarono il volto, da ogni parte picchiettii insistenti. Infiniti. Mille o forse milioni di goccie le grondarono il viso tanto che lei dovwtte asciugarsi con il polso il viso. Poi dopo aver finito di fronte a se apparve un uomo, s'impaurì di colpo e indietreggiò. Lo sfondo della foresta le dava l'impressionw di essere stata catapultata da una strana presenza in un di quei film horror che tanto odiava
Sn sul cell oer qst alcune parole sono scritte in modo errato
RispondiEliminaIo ho letto solo la trama del libro, ma mi immagino Ayres una ragazza molto insicura e timorata degli altri, credo abbia qualche somiglianza con la mia persona.. Mentre immagino James come qualcuno di temerario. Nella mia mente li ho collocati in un luogo desolato, una scogliera in un paese nordico. La notte buia e silenziosa, il mare che si infrange rumoroso contro le rocce anch'esse silenziose e in ascolto. La luna alta nel cielo ad osservare la scena. Lei seduta a guardare il paesaggio, lui che le si avvicina dicendo: <> Lei poi alza lo sguardo, gli occhi lucenti e persi nel vuoto. Dopo un attimo di silenzioso disagio lei risponde sommessamente: <> James sorride compiaciuto. <> Lei si alza e gli va incontro barcollando, debole sulle gambe. <> Lui sorride. Lei fa lo stesso per poi dire: <> Lui annuisce. Si siedono dove stava prima la ragazza, ad ascoltare. Entrambi. Perché non era tanto James a parlare, ma i suoi ricordi e la sua voce. Loro raccontavano, mentre lui ascoltava e pensava a lei. Quando la storia fu finita, lei sorrise, si appoggiò a lui e insieme, abbracciati si addormentarono. Mentre in lontananza, sopra il mare, persa nel cielo notturno, due stelle solitarie brillavano di una forte luce bianca.
RispondiEliminaMi immagino così Ayres e James.. Spero di non aver stravolto tutto, dato il fatto che non ho letto nulla se non la trama soltanto XD Li ho collocati in quel luogo ed in quella situazione perché pensando a loro e a come possa essere la storia mi viene in mente questo.. Incrocio le dita e spero, mi interesserebbe molto leggere quel libro :)
La mia mail è: nemesi97@gmail.com
Valeria
Io ho letto solo la trama del libro, ma mi immagino Ayres una ragazza molto insicura e timorata degli altri, credo abbia qualche somiglianza con la mia persona.. Mentre immagino James come qualcuno di temerario. Nella mia mente li ho collocati in un luogo desolato, una scogliera in un paese nordico. La notte buia e silenziosa, il mare che si infrange rumoroso contro le rocce anch'esse silenziose e in ascolto. La luna alta nel cielo ad osservare la scena. Lei seduta a guardare il paesaggio, lui che le si avvicina dicendo: - Grazie di aver accettato di aiutarmi, ti ho cercata per molto tempo. Mi rendo conto di aver stravolto la tua vita in un modo così... improvviso.. E mi spiace.. Ma non posso che pensare al fatto che tu abbia accettato, pur nonostante questo sembri provocarti sentimenti contrapposti. - Lei poi alza lo sguardo, gli occhi lucenti e persi nel vuoto. Dopo un attimo di silenzioso disagio lei risponde sommessamente: - Non devi spiacerti.. Anche se sì, a volte penso di odiarti per aver sconvolto la mia vita.. Ma altre volte invece penso di esserti anch'io riconoscente.. Proprio per avermi strappato a quella monotona vita in cui mi rifugiavo. Per aver abbattuto quel muro di ostilità per altri invalicabile. Credo che nei recessi più profondi della mia mente e del mio cuore io sperassi che qualcuno come te arrivasse a salvarmi. - James sorride compiaciuto. - Sai, Ayres, mai ho incontrato qualcuno come te, sei unica in questo mondo. Sei una persona rara, che sono riconoscente a qualsiasi forza superiore possa esistere e mi abbia fatto incontrare. - Lei si alza e gli va incontro barcollando, debole sulle gambe. - Sono parole dolci le tue, James. - Lui sorride. Lei fa lo stesso per poi dire: - Tu sai tutto di me.. In qualche modo sei riuscito a convincermi ad aprirmi con te.. Ma io di te non so molto.. Raccontami la tua storia. - Lui annuisce. Si siedono dove stava prima la ragazza, ad ascoltare. Entrambi. Perché non era tanto James a parlare, ma i suoi ricordi e la sua voce. Loro raccontavano, mentre lui ascoltava e pensava a lei. Quando la storia fu finita, lei sorrise, si appoggiò a lui e insieme, abbracciati si addormentarono. Mentre in lontananza, sopra il mare, persa nel cielo notturno, due stelle solitarie brillavano di una forte luce bianca.
RispondiEliminaMi immagino così Ayres e James.. Spero di non aver stravolto tutto, dato il fatto che non ho letto nulla se non la trama soltanto XD Li ho collocati in quel luogo ed in quella situazione perché pensando a loro e a come possa essere la storia mi viene in mente questo.. Incrocio le dita e spero, mi interesserebbe molto leggere quel libro :)
La mia mail è: nemesi97@gmail.com
Valeria
Vorrei leggere Dryadem perchè penso che sia una news del fantasy da non perdere! Dal book trailer direi che il romanticismo non manca per cui immagino Ayers (magari che sogna) di essere in un lago vicino a casa poco fuori dal bosco, all'ora del crepuscolo, mentre nuota e si immerge nella frescura di quell'abisso blu con le lucciole che sfiorano la superficie dell'acqua. James arriva, bellissimo.. la luna fa splendere il suo volto severo e i suoi occhi glaciali. Lei esce dall'acqua con indosso un abito color ametista illuminata dalla luna. Gli va incontro e lui la cinge tra le sue braccia.. la tira su e la fa volteggiare facendo fluttuare i capelli meravigliosi di lei, circondati da un'eterea atmosfera e dalle lucciole che li circondano danzando per loro. Il tutto, si conclude con un bacio leggero ma intenso come solo l'amore sa essere..
RispondiEliminaemail: rosalie1992@live.it
by Eleonòre
Vorrei leggere Dryadem perchè, leggendo le prime pagine sul sito de “Il mio libro”, mi ha appassionato talmente da voler approfondire la restante parte della storia. Inoltre mi è piaciuto il modo in cui vengono descritti i luoghi dove si svolgono le varie vicende e soprattutto le emozioni provate dalla protagonista, espresse in modo tale da far entrare il lettore nei panni del personaggio. Mi immagino la vicenda ambientata in una piccola cittadina in Francia, abbastanza vicino al mare. La casa di Ayres è piccola ma accogliente, costruita prevalentemente in legno e si trova nella piazza centrale, vicino alla quale è situata la libreria in cui lavora la protagonista, la quale mi appare come una piccola bottega di antichi libri sistemati con spettacolare ordine. La cittadina è contornata da bassi monti, il cui manto è coperto da distese di fiori profumati e erba di un verde che brilla sotto la luce del Sole. Inoltre dietro a questa catena di montagnole, su cui sorgono anche dei piccoli boschi, l'aria comincia ad avere un odore marino, e all'orizzonte, infatti, a poca distanza dal paesino, si staglia un'immensa distesa di acqua azzurra.
RispondiEliminaIl “Beach Party” mi appare come un film: Ayres che lavora nel bar, illuminato dalla luce delle fiaccole, messe per l'occasione; una frotta di ragazzi ubriachi che ballano a ritmo di musica misto al rumore delle onde marine e infine l'arrivo di un ragazzo solitario e misterioso, con occhi grigi e capelli neri, che cammina nel buio della notte, lasciando le sue orme sulla sabbia, ed è illuminato solo dalla luce fioca della Luna.
Infine i ricordi di James mi appaiono come un qualcosa di magico e allo stesso tempo misterioso. La sua enorme casa che si staglia sullo sfondo di un paesaggio incantevole, con foreste, laghetti e ruscelli vicino a dei piccoli paesi vicini tra di loro.
Mi incuriosisce molto il racconto di James e soprattutto come possa appartenere alla vita di Ayres. Penso che il resto del racconto abbia come contesto paesaggistico foreste o boschi , e a volte delle grandi città, come può essere New York o anche Parigi, per risolvere il mistero del tatuaggio di Ayres. Ho scelto questo luogo come ambientazione, perchè, essendo abbastanza isolato, possa dare l'idea del mistero, come lo è, del resto, la storia di James e la vita di Ayres.
e-mail: vale-angela-5@hotmail.it
by Valentina
Prima di tutto vorrei molto leggere questo romanzo perché sono rimasta affascinata dalla copertina e dai suoi colori vivi, evocativi. Inoltre la trama ha un qualche cosa che tocca le mie corde interne e mi incuriosisce non poco. I due personaggi principali così come vengono presentati sembrano poter bucare il cuore del lettore.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la location, non è certo facile senza conoscere bene i personaggi, la loro storia e le situazioni che possono vivere, ma, non so perché, mi viene in mente un sotterraneo dall'ampia volta, buio, umido, dove il ticchettio dell'acqua che gocciola sulla roccia dura e aspra fa da sottofondo a un silenzio gorgogliante. L'ambiente si apre in una specie di immensa sala da cui partono come dei cunicoli oscuri che portano in altre direzioni, una sorta di labirinto sotto terra, dove solo la luce di torce da' un barlume di chiarore. Una sensazione di freddo e presagio permea l'ambiente, una sensazione di profondo disagio, ma anche di necessità.
Mi immagino la ricerca di un qualche cosa, la paura di perdersi in quel labirinto e in sé stessi.
La mia mail è progettoeden@gmail.com e sono Patrizia