venerdì 22 febbraio 2013

Recensione di "L'origine del peccato" di Liliana Marchesi

Euro 2,99 (ebook) – 14,00 (cartaceo)
TRAMA
Angeline, 17 anni e capelli di uno strano colore tendente all’arancio, è sopravvissuta al terribile incendio in cui i genitori hanno perso la vita, e che l’ha privata della memoria del suo passato. Dopo essere stata per mesi in ospedale, al suo risveglio troverà Adam ad attenderla, il fratello maggiore. Insieme si trasferiranno nelle Highlands, per cercare di ricominciare una nuova vita riprendendo gli studi e creando delle nuove amicizie. Ben presto, però, il suo passato tornerà a tormentarla, insinuando nella sua mente dubbi, paure e sensi di colpa. A minacciare ulteriormente la tranquillità di Angeline sarà l’arrivo di Mael, l’affascinante leader di un gruppo di circensi, che attraverso delle visioni indotte le svelerà dei segreti inimmaginabili sul suo passato, costringendo Angeline a riconsiderare la propria esistenza. Un Giardino paradisiaco abitato da esseri immortali, un albero magnifico tenuto in vita da una linfa misteriosa, e un frutto... che scatenerà il caos!

VOTO:

Vi ho presentato questo romano giusto un paio di giorni fa… e quasi per magia l’ho già finito e sono pronta a recensirvelo: questo già di per sé dovrebbe svelarvi con quanta semplicità le parole di Liliana Marchesi si sono srotolate sotto i miei occhi.
La base di partenza è quella che ormai abbiamo imparato ad aspettarci quando si tratta di un paranormal: ragazza adolescente che non conosce nulla della sua vera natura, bellone misterioso che arriva per le rivelazioni importanti e immancabile triangolo amoroso, il tutto condito da più o meno numerose creature sovrannaturali!
Ma come più volte ho detto recensendo questo genere di romanzi anche la ricetta più banale può diventare un piatto goloso in mano ad un capace chef (scusate la metafora alimentare ma mentre scrivo è quasi ora di cena è ho una fame terribile XD). Questo è il caso di “L’origine del peccato”.
La protagonista Angeline convive con un’amnesia totale della propria vita, apparentemente conseguente al terribile incendio che ha ucciso entrambi i suoi genitori. L’unica famiglia che le rimane è suo fratello Adam, che le ha raccontato tutto quello che lei crede di sapere di sé.  Vi siete mai soffermati a pensare a quanto deve essere terribile svegliarsi senza nessun ricordo e doversi affidare agli altri per avere notizie su chi siamo e da dove veniamo? Soprattutto perché chi si trova dall’altra parte si ritroverebbe nella condizione di farci credere ciò che vuole! Mi vengono i brividi solo a pensarci…
Infatti, come prevedibile, il passato di Angeline è ben più complesso di quello di qualsiasi altra adolescente e sarà l’arrivo del circo in città a sconvolgere la sua tranquilla esistenza (anche nella mia città è appena arrivato il circo, ma non ho ancora notato nessun figo dagli occhi turchesi a distribuire gli inviti per le strade… uffa!). Il bello e misterioso Mael, che l’avvicina con un invito allo spettacolo circense, darà il via all’escalation di emozioni  e rivelazioni che porteranno la protagonista a prendere atto della realtà: le cose che suo fratello Adam le ha raccontato, nascondono una valanga di informazioni che si è “scordato” di dirle. Purtroppo questa consapevolezza non porterà con sé anche i ricordi e la verità ci metterà un bel po’ ad emergere… in realtà persino quando io avevo intuito quello che mi aspettava (solo a grandi linee perché i dettagli erano fuori portata), Angeline ancora brancola nel buio, tanto che avrei voluto darle un paio di scossoni e dirle “Svegliaa! Gli indizi sono tutti davanti a te!”. Ma a parte questa ottusità (che forse al suo posto avrei mostrato anch’io come rifiuto della realtà) ho trovato questa insolita eroina piuttosto tenera, con i suoi capelli di un colore indefinito tendente all’arancio, e anche quando tutte le carte sono state sul tavolo, non ho potuto fare a meno di essere dalla sua parte. Gli unici momenti in cui mi ha davvero irritato sono stati quando non riusciva a sbilanciarsi tra i suoi due pretendenti, solo perché non ricordava i suoi trascorsi con loro… ma non puoi seguire solo il tuo cuore nel presente?
Ma a parte questo piccolo dettaglio, la storia mi ha proprio catturata: continuavo a leggere perché non riuscivo ad immaginarmi cosa si nascondesse nel passato di Angeline (a parte le poche conclusioni tratte per strada)… e a tutt’ora il quadro non è completo. Sicuramente i colpi di scena più scioccanti arriveranno nei prossimi volumi, ma anche in questo non mancano di certo.
Nella vera natura della protagonista e di chi la circonda sta’ la maggiore fonte di originalità di questo romanzo, ma per parlarvene mi tocca svelarvi qualche piccolo segreto che potrebbe rovinarvi la lettura del romanzo stesso, quindi se continuate a leggere… ATTENZIONE SPOILER.
Liliana Marchesi è riuscita, nel vasto mare del paranormal, dove navigano angeli caduti di ogni specie e provenienza, a trovare una storia che ancora non avevo letto e quindi a stupirmi. I suoi personaggi vengono nientemeno che dal Giardino dell’Eden e il passato di Angeline (EVAngeline in realtà), Adam (O) e Mael (questo proprio non vi dico in quale ruolo si rispecchia, ma è facilmente intuibile a questo punto) si rifà alla genesi della Bibbia, con tanto di mela rossa come frutto del peccato ed esilio tra gli umani per punizione, il tutto ovviamente arricchito di particolari ed eventi che esulano dalle Sacre Scritture: quindi riassumendo “L’origine del peccato” si riferisce proprio al “Peccato originale”! In realtà l’autrice dà anche una sua versione personale delle motivazioni che hanno spinto alcuni Edeniti a rischiare la pace e la serenità in cui vivevano e all’origine di tutto come sempre c’è il motore più forte di tutti, la forza inarrestabile che governa il mondo: l’amore. L’immagine di Eden che mi sono creata leggendo è molto affascinante, malgrado nella sua perfezione risulti volutamente sterile.
Un altro particolare che mi è piaciuto moltissimo è stata l’interpretazione della figura dei tre Re Magi (anche di loro non avevo ancora letto), i tre messaggeri del Creatore che in realtà sono… no, basta! Se volete altri dettagli dovete proprio leggere il romanzo, se no vi svelo tutto io! FINE SPOILER.
In conclusione questo primo capitolo è il percorso di Angeline alla ricerca dei suoi ricordi perduti, che nascondono la chiave per capire cosa le riserva il futuro. Sarà un viaggio affascinante fatto di veri e propri tuffi nel passato (sotto forma di visioni con tanto di profumi e sensazioni tattili), ma anche di nemici che da quel passato arriveranno con poco nobili intenti. In questo caos di dubbi e incertezze, si va’ ad infilare anche il problema del ragazzo a cui regalare il cuore: tra i due contendenti che accompagnano l’indecisa eroina nelle sue disavventure, uno mi ha conquistato da subito (Mael), mentre l’altro non è ancora riuscito a piacermi… ma potrebbe anche accadere che le cose che ancora non so di loro, mi facciano in seguito cambiare idea completamente. Non mancano sulla loro strada esseri di diversa natura come le fate e gli Jinn (anche questi mezzi immortali e mezzi umani non si vedono spesso nei romanzi, almeno non in quelli che ho letto io), e proprio uno jinn è stato il personaggio che ho preferito e che mi auguro avrà un ruolo di spicco nei prossimi volumi.
È vero che i protagonisti avrebbero potuto essere maggiormente caratterizzati, ma mancano ancora troppe informazioni su di loro. Infatti molte questioni resteranno irrisolte o risolte a metà, lasciando il lettore con quei fastidiosi pizzicorini generati dalla curiosità non completamente appagata, che porta ovviamente a desiderare di avere già per le mani il secondo volume della saga! Ma state tranquilli perché “L’innocenza del peccato” è già disponibile, quindi se decidete di avventurarvi in questa trilogia, manca solo l’epilogo.
Da parte mia vi consiglio questa saga proprio per l’originalità della storia e anche perché è una lettura piacevole, che procede senza fatica e che saprà stupirvi fino all’ultima parola… letteralmente! Spesso ci siamo trovati davanti al colpo di scena finale in un libro che prevede un seguito, ma Liliana Marchesi si è spinta oltre: l’ultima parola dell’ultima pagina mi ha fatto rimanere con la bocca aperta come un forno, perché in tutto quello che credevo di aver intuito, quell’unica parola ha buttato una nuova bomba fumogena.
E adesso tocca a voi: vi ispira questa trilogia? O vi ci siete già avventurati?
Io per ora ho finito, quindi dopo una citazione dal romanzo e due righe sull’autrice passo e chiudo


“Lasciai che la mia impotenza nel rimediare agli errori che sentivo di aver commesso agisse come veleno, distruggendomi dall’interno, sperando che, dopo la mia anima, anche il mio corpo soccombesse ad esso.”

L’autrice: Liliana Marchesi è una giovane donna con tanti sogni nel cassetto e una gran voglia di realizzarli. Nella primavera della sua vita ha viaggiato per il mondo abbracciando diverse culture, alla ricerca di un posticino con sopra inciso il proprio nome, posticino che ha trovato esattamente nel luogo dal quale era partita, e dove vive tutt’ora con i suoi amori, il marito appassionato di motori e il figlioletto impavido amante della buona cucina.

5 commenti:

  1. Io lo devo leggere prossimamente! Devo dire che la tua recensione è mooolto incoraggiante! Già mi incuriosiva... adesso non vedo l'ora :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi auguro piaccia anche a te... io non vedo l'ora di leggere il seguito :)

      Elimina
  2. Grazie Lorenza!
    La tua recensione mi ha fatto capire quanto tu sia riuscita ad entrare nel mondo dei miei personaggi... e con il sequel... ti stupiranno nuovamente! ^_^

    RispondiElimina
  3. non vedo l'ora di iniziarlo anche io :P

    RispondiElimina