mercoledì 11 dicembre 2013

Recensione "I Protettori dell'Oracolo - Buio" di Patrisha Mar

Editore Selfpublished
Pagine 216
Euro 14,00 (cartaceo) – 2,99 (ebook)
TRAMA: Bernadette e Benjamin Nicholls sono fratelli, nati per essere Protettori e per combattere i Notturni, mostri nascosti nell'oscurità della notte londinese.
Sentono di non avere scelta. La loro vita è votata al sacrificio e alla caccia.
Ma un giorno saranno costretti a rimettere in discussione il loro credo e le parole dell'Oracolo, il testo sacro dei Protettori.
Due storie d'amore volute dal destino. Due grandi sentimenti che si intrecciano sullo sfondo di una guerra combattuta nell'ombra.
Quattro personaggi indimenticabili che vi accompagneranno in un viaggio alla ricerca della verità e della realizzazione dei rispettivi sogni e desideri.
Passione, amore, fiducia, dolore e voglia di riscatto nel primo romanzo di una duologia paranormal romance tutta da scoprire.
VOTO:
 

INCIPIT:
Londra 1856
Con un tonfo sordo la sedia si sbriciolò in tanti piccoli frammenti, schiantandosi contro il muro incrostato di fumo, grasso e di una tinta indefinita che stava perdendo la sua presa.
Il giovane voltò il capo a fissare trionfante la distruzione di un pezzo di mobilio e ghignò allegro, tornando a squadrare il suo avversario. «Pessima mira, pessima mira davvero.»
  «Benjamin Nicholls, ti toglierò dalla faccia quel sorrisetto compiaciuto, ti farò sputare sangue.»
Ben fece schioccare la lingua mentre, con fare sicuro e arrogante, osservava l’omone, dalla corporatura tarchiata, alto quasi un metro e novanta, che si avvicinava minaccioso.
RECENSIONE:

Il romanzo di cui vi voglio parlare stasera è il primo volume di una duologia paranormal romance scritta da Patrisha Mar e sono convinta che molti di voi ne hanno già sentito parlare, o lo hanno letto.
Io ho iniziato questo titolo con entusiasmo, attirata dalla trama come Ulisse da una sirena, ma anche con un po’ di timore perché avevo appena finito un romanzo che parlava di Cacciatori e di storie d’amore… il timore era di non poter evitare i paragoni, cosa che – soprattutto quando si tratta di autori italiani – odio fare.
Beh, tranquilli, perché il problema si è presto risolto da solo: per quanto alcuni elementi della trama mi avessero fatto temere di avere a che fare con due romanzi simili tra loro, le somiglianze si fermano qui.
Prima di tutto il romanzo di Patrisha Mar non si svolge ai nostri tempi, ma nel 1856 come si scopre fin dalla prima riga (vedi Incipit). Ammetto di aver pensato che fosse una sorta di introduzione agli eventi e per qualche pagina ho atteso il salto temporale verso il presente… salto che non è mai stato fatto perché la storia resta in quell’anno lontano.
Generalmente non sono un’appassionata di romanzi che si svolgono in tempi così distanti dai nostri, in quanto di solito faccio fatica ad immedesimarmi in un’epoca con usanze lontane anni luce da quelle a cui siamo abituati. Eppure questa volta, mi sono talmente innamorata dei personaggi da non aver sentito in alcun modo come ostacolo la differenza di collocazione temporale tra me e loro, anzi alcuni particolari – come quel pudore e quell’accortezza nei gesti che ormai sono scomparsi – hanno reso tutto ancora più romantico e delicato.
In più un punto a favore dei mostri: questi Notturni – che credevo fosse un nuovo modo per chiamare i vampiri – sono invece mostri davvero mostruosi (scusate la ripetizione!), ma completamente nuovi e originali; compaiono solo di notte, fanno vittime tra gli ignari passanti e poi scompaiono all’alba; non si sa da dove vengano o cosa vogliano, ma proprio per questo sono ancora più temibili e imprevedibili.
Ma veniamo ai protagonisti: sono  gemelli, Benjamin lui e Bernadette lei, votati alla causa dei Protettori dell’Oracolo, destinati a cacciare i mostri e a mantenere segreta la loro vera identità al mondo… e sono davvero straordinari. Lei soprattutto è diventata senza sforzo alcuno uno dei miei personaggi femminili preferiti e con lei anche l’altro personaggio femminile del romanzo, Cassandra, una ragazza cieca con un dono particolare che la rende molto speciale! Ebbene sì, prima quando vi ho detto di essermi innamorata dei personaggi di questo romanzo, mi riferivo ai personaggi femminili che ho trovato davvero ineguagliabili. Certo anche quelli maschili sono degni di nota, ma lo splendore delle due ragazze li ha messi ai miei occhi piuttosto in ombra.
Ma vogliamo parlare delle due storie d’amore attorno a cui ruota la narrazione? Sono davvero bellissime, ciascuna a suo modo e l’autrice ha avuto la capacità di creare attimi di ineguagliabile emozione usando soltanto i sentimenti: se cercate scene di bollenti passioni, questo non è il romanzo per voi! Ma se come me vi sciogliete per quei momenti in cui uno scambio di sguardi o una carezza rubata mandano il cuore a mille, dovete proprio leggere I Protettori dell’Oracolo.
Patrisha Mar deve avere un animo molto romantico per essere riuscita a creare le immagini che tanto mi hanno emozionata nel suo romanzo e mi ha anche colpito per la cura con cui ha rappresentato i profumi: i due esempi che più mi sono piaciuti -  e sono entrambi riferiti a persone - sono il profumo di “aghi di pino e nebbia” e quello di “lavanda e sole”… che profumi potrebbero essere secondo voi? Io la nebbia la respiro ogni giorno e mi fa pensare al freddo e al mistero, ma abbinata al pino mi fa venire voglia di qualcosa di caldo e confortevole come accade d’inverno; mentre il sole abbinato alla lavanda mi fa salire subito il sorriso alle labbra, perché mi fa pensare all’estate! So che probabilmente non erano questi i pensieri che l’autrice aveva in mente mentre scriveva, ma stimolare la mente e le sensazioni dei lettori è sicuramente una dote che non tutti possiedono. Lo stile di Patrisha Mar mi ha davvero rapita.
L’unica critica che mi verrebbe da fare a questo romanzo è che è molto più romance che paranormal: gli elementi soprannaturali ci sono e anche numerosi, ma ho avuto l’impressione che l’attenzione sia stata volutamente focalizzata quasi in toto alla parte romantica della storia. Purtroppo non posso nemmeno dirmi delusa da questa impressione che ho avuto, perché le due tormentate love stories hanno catalizzato completamente il mio interesse, tanto da dimenticare le domande ancora senza risposta portate dalla presenza dei Notturni.
Parlo di “domande senza risposta” perché ovviamente, essendo questo solo il primo volume della duologia, tutto deve ancora essere svelato… anzi vi avviso che il libro finisce sul più bello!
A questo proposito vorrei fare una domandina all’autrice: “Cara Patrisha, ti sembra corretto nei confronti dei tuoi lettori portare il pathos al limite, con il cuore che batte sul soffitto della stanza e poi scrivere Continua…?”. Vi assicuro che quando ho visto quella parolina alla fine del romanzo avrei voluto avere tra le mani il seguito prima di subito!!!
Comunque vediamo di arrivare al dunque. Il romanzo, neanche ho bisogno di dirvelo, mi è piaciuto moltissimo – come in effetti mi aveva assicurato chi l’aveva già letto -  e non posso che consigliarlo anche a voi: originale, ben scritto, aggressivo quando serve e delicato nei momenti giusti, animato da personaggi vividi e accattivanti, I Protettori dell’Oracolo è una lettura perfetta per chiunque. L’unico motivo per cui non si è guadagnato il voto pieno è che è soltanto metà della storia, ma scommetto che è un difetto che verrà riparato presto… o almeno me lo auguro, altrimenti mi tocca stalkerare l’autrice per metterle fretta XD
E ora anche questa recensione è finita, manca solo la domanda di rito: cosa ne pensate? Lo avete letto?
Passo e chiudo :)

2 commenti:

  1. Sono rimasta senza parole per questa meravigliosa e attenta recensione dei Protettori. Sono tanto felice che ti sia piaciuto!

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