Eccomi con un nuovo appuntamento con le “letture polverose” ossia quei libri letti tempo fa e che mi sono talmente piaciuti da desiderare di rileggerli: condividerli con voi followers è la scusa perfetta per tralasciare i libri nuovi che non ho ancora letto a favore di un romanzo già letto. Questa volta è il turno di uno dei libri che più ho amato da quando ho iniziato a leggere… non aveva ancora accumulato tantissima polvere, perché risale a soli 5 anni fa, ma ho avuto l’occasione di rituffarmi tra le sue pagine grazie alla Review War (e questo è anche il motivo per cui vi posto la mia entusiastica recensione solo ora, pur avendo riletto il libro a febbraio) e si tratta di:
L’OSPITE di Stephenie Meyer
Editore Rizzoli (2008)
Pagine 569
Euro 18,00
TRAMA:
Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Viandante si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.
VOTO:
(Non ho sbagliato a inserire i gufi sono proprio 5+1!)
L’ospite di Stephenie Meyer è approdato in Italia ormai da 5 anni, sulla scia della fama conquistata dall’autrice con Twilight, ma non ha avuto lo stesso successo forse proprio perché eclissato dalla saga più famosa. Ora che sta per arrivare nei cinema il film basato su questo romanzo pare che il libro si stia conquistando le attenzioni che merita.
Non è questa una delle recensioni più facili da scrivere per me perché avrei così tante cose da dire che ci vorrebbe un’enciclopedia per dirle tutte, ma posso iniziare con una sola parola: CAPOLAVORO!
Sì, perché quest’opera è tutto un altro mondo rispetto alla quadrilogia che così tanto ha fatto e fa parlare di sé: scordatevi i vampiri che brillano al sole, i lupi mannari e l’adolescente imbranata e innamorata a cui ci aveva abituato la Meyer perché L’ospite è lontano anni luce.
La prima volta che lessi questo romanzo, appena uscito, provai una sorta di smarrimento nelle prime pagine, mentre cercavo di capire di cosa parlasse. In seguito fui così conquistata dalla storia e dai personaggi che, una volta giunta a pagina 569, chiusi il libro e lo ricominciai da capo: vi assicuro che non mi era mai successo prima e mai mi è successo dopo.
Questa recensione quindi è frutto della 3° lettura e vi posso dire che, ora come allora, le emozioni che mi ha regalato questo libro sono difficili da descrivere a parole.
Ma andiamo con ordine per chi non lo conosce: il mondo creato dall’autrice è un mondo ormai prossimo a soccombere ad un’invasione aliena. Gli umani rimasti sono pochissimi e gli alieni sono ormai dovunque. Ma non immaginatevi i mostruosi e violenti esseri di Alien o de La guerra dei mondi: gli alieni della Meyer si chiamano Anime e, proprio come l’omonimo umano, si insediano all’interno dell’ospite terrestre, prendendo possesso del corpo e oscurando la personalità e la mente originali di quella persona… o almeno questi erano i programmi iniziali! Gli alieni non avevano fatto i conti con la forza di volontà e la voglia di vivere che caratterizza molti umani e che permetterà alle loro menti di non soccombere all’invasore, che si ritroverà a dividere il corpo con il legittimo proprietario! Complesso da capire? Non preoccupatevi perché avrete modo di famigliarizzare con questa situazione per quasi 600 pagine, in quanto proprio la protagonista si troverà in questa scomoda posizione: l’anima chiamata Viandante dovrà dividere il corpo a cui è stata assegnata con Melanie (nata proprio in quel corpo e con troppi validi motivi per vivere!) e fidatevi quando vi dico che le amerete entrambe!
Sembra scontato parteggiare per la specie umana, ma quando conoscerete gli alieni della Meyer non riuscirete più ad essere così categorici. Il nostro mondo e la nostra specie vedono ogni giorno atti di indicibile violenza, spesso gratuita, perpetrata verso i nostri simili (e questa è realtà purtroppo, non finzione!) e le Anime hanno visto in noi una razza immeritevole di tutte le bellezze che ci circondano: dopo che hanno deciso di colonizzare la terra, tutti sono diventati gentili e altruisti e la loro natura aliena è realmente migliore di quella umana… peccato che annullare tutta la nostra razza non sia corretto, quindi è inevitabile che i pochi sopravvissuti cerchino di restare nascosti per non farsi “cancellare”, con la speranza di trovare un metodo di riprendersi la Terra.
Con questo vi ho chiarito il panorama del romanzo, ma la vera ricchezza di questo libro sono i suoi personaggi: ciascuno a modo suo ha un’infinità di cose da dire, mille emozioni da regalare (a volte belle a volte meno) e un sacco di sorprese da svelare. E altrettanto preziosi saranno tutti i dettagli creati dall’autrice per descrivere le anime, le loro tecnologie e le loro storie rendendole credibili quanto gli umani.
Nella prima parte vedremo solo le anime e avremo modo di conoscere l’anima che risponde al nome di Viandante e di farle compagnia mentre si rende conto che la ragazza di cui ha preso il corpo, Melanie, non è scomparsa ma è ancora viva, senziente e fastidiosamente presente… non può muovere il proprio corpo ma i suoi pensieri e i suoi ricordi sono talmente forti da diventare presto insostenibili per l’Anima aliena: quest’ultima inizialmente cercherà di comportarsi come ci si aspetta da lei, ma presto i sentimenti di Melanie prevarranno su tutto il resto e l’amore che prova per il suo ragazzo Jared e il suo fratellino Jamie invaderà anche il cuore di Viandante, portandola a prendere decisioni che cambieranno per sempre la sua vita su questo pianeta. Fin dal principio è chiaro che l’anima non è un nemico da combattere e anche Melanie scoprirà in lei una preziosa alleata.
La parte più difficile arriverà con il raggiungimento del rifugio dei sopravvissuti: la maggior parte degli umani vedrà la Viandante/Melanie come una minaccia e un nemico da uccidere e il percorso per farsi accettare sarà lungo e doloroso per entrambe le personalità, ma qualcuno riuscirà ad amare l’Anima, che prenderà il più umano nome di Wanda, per la sua dolcezza e il suo altruismo e anche il lettore non potrà farne a meno.
Nel corso della narrazione ci sono stati momenti di gioia, di dolore, di speranza e di disperazione e sono stati tutti così vividi da coinvolgermi a 360°: leggevo senza rendermi conto del tempo che passava e quando rialzavo lo sguardo dal libro, mi stupivo di non essere nelle grotte in cui si svolge la maggior parte della storia. Questa gentile aliena e gli umani che la circondano mi hanno regalato momenti indimenticabili, lacrime e sorrisi, e non tanti romanzi sono riusciti a comunicarmi tutte queste sensazioni in modo così prepotente. Tutti i personaggi coinvolti sono stati creati e descritti in maniera talmente perfetta da essere diventati nella mia mente persone reali e avermi fatto desiderare di essere parte di quel mondo, per quanto pericoloso possa risultare per i pochi umani rimasti: vorrei parlarvi singolarmente di ciascuno di loro, ma sono convinta che non riuscirei a rendere l’idea fino in fondo e poi finirei con lo svelarvi troppi dettagli!
L’autrice guida i lettori attraverso un cammino lungo e complesso che porterà all’evoluzione della protagonista e di tutti i personaggi che la circondano, verso una fine che più bella di così non avrebbe potuto essere: la prima volta che ho letto L’ospite, non sapevo proprio cosa aspettarmi dall’epilogo e a tutt’oggi sono convinta che la Meyer non avrebbe potuto creare un finale migliore. Mi spiace solo che nei progetti dell’autrice questo romanzo dovrebbe essere solo il primo di una trilogia perché, per quanto ami i protagonisti, trovo che la storia sia completa così: avete presente quando vi sembra di aver saputo tutto quello che volevate sapere di una storia? Ecco, questo è il caso di questo romanzo… dubito che qualunque seguito possa eguagliare la qualità di questo primo volume.
Raramente mi capita di non trovare nemmeno un piccolo difetto in un libro, ma questa volta davvero non riesco a farmi venire in mente neanche una minima cosa che avrei cambiato, quindi, malgrado la mia valutazione massima sia di 5 gufi, L’ospite di Stephenie Meyer si merita un gufo in più del massimo!
A questo punto non ho bisogno di dirvi che consiglio la lettura veramente a tutti gli amanti dei libri… penso che sia uno di quei romanzi che merita davvero la pena di essere letto da chiunque, anche da chi parte prevenuto verso l’autrice: Melanie/Wanda e Jared non sono i nuovi Bella ed Edward, ma sono personaggi unici e bellissimi che meritano di essere conosciuti e che non possono essere paragonati a nessun altro perché mai ho letto una storia come la loro.
Ora non mi resta che vedere il film con una punta di nervosismo: dubito che la versione cinematografica riuscirà a ricreare tutto ciò che ha reso il romanzo unico e già la scelta degli attori mi lascia un pochino perplessa… dopo tre letture avevo immagini dei protagonisti talmente nitide da sembrare fotografie e nessuna di quelle corrisponde agli attori che ho visto nei provini e nelle immagini del film (ad esempio Jared e Ian me li immaginavo più adulti!).
E con questo è davvero tutto, ma voglio salutarvi con una raccomandazione: non perdetevi questo libro!!!
Passo e chiudo :)
Devo leggerloooo, lo dico da una vita poi non lo facciooo, perchèèèè?!?!?! T_T
RispondiEliminaHehehe! Non so perché... Forse perché abbiamo sempre 1000 cose da leggere, ma questo vale proprio la pena ^_^
EliminaTwilight non lo reggo,ma questo mi è piaciuto un sacco :)
RispondiEliminaA me era piaciuto anche Twilight... Ma tra i due c'è un abisso ;-)
EliminaL'ho adorato. E anche a me era piaciuto pure Twilight: la Meyer fa tendenza ed è anche una brava scrittrice, secondo me, sebbene ormai sia diventata un'autrice di cui parlare male per sport. Devo assolutamente rileggere questa meraviglia: l'ho letto cinque anni fa, appena uscito, e mi aveva lasciato soddisfattissimo :)
RispondiEliminaGiusto ieri ho visto il film: non perfetto, ma bellino! Mi è mancato qualcosa (anche se non so cosa...), però mi è piaciuto molto!
Io il film non l'ho ancora visto ma scommetto che al cinema manca l'intensità delle emozioni trasmesse dalla protagonista: viverle da dentro lei come nel libro e vederle su uno schermo dubito sia la stessa cosa ;-)
EliminaDevo leggerlooooooooo!!!!! sono sempre più curiosa!!!
RispondiEliminaNon l'hai ancora letto??? Devi proprio recuoerare ;-)
EliminaMolto bello!
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