venerdì 10 agosto 2012

Recensione di "In verità è meglio mentire" di Kerstin Gier

Editore Corbaccio
Pagine 217
Euro 12,90
TRAMA:
158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo" intelligente.
Dopo un distopico bello tosto, non c’è niente di meglio di una commedia per alleggerire l’atmosfera.
L’autrice Kerstin Gier è conosciuta in Italia per la trilogia Red, Blue, Green (a cui purtroppo devo ammettere di non essermi ancora avvicinata), che ha riscosso moltissimo successo, quindi già in partenza nutrivo buone speranze verso questo romanzo. La decisione definitiva di acquisto l’ho presa dopo aver letto un estratto del libro sul blog di Elisa, FIUMI DI PAROLE, teaser che potete curiosare QUI!
L’autrice ha creato una protagonista talmente fastidiosa da essere esilarante. Mi spiego: Carolin è la voce narrante e per tutto il romanzo condivide con il lettore i suoi pensieri acidi, cinici e amareggiati nei confronti di un’umanità che non riesce a convivere con la di lei intelligenza (più volte rimarcherà di avere un QI di 158)… ma l’impressione che realmente ho avuto è che sia lei la prima a farne un problema! Pronta a criticare tutto e tutti, giustificata dal momento terribile che sta vivendo (la vedovanza), non esita ad essere bisbetica e stizzosa! Con tutte le sue bizzarrie, è riuscita a conquistarmi, facendomi sorridere e divertendomi in ogni pagina (senza però perdere la sua credibilità come vedova addolorata).
Nel romanzo si alternano il presente, in cui la protagonista è alle prese con il lutto e con una guerra per l’eredità, e il passato, in cui scopriamo come Carolin ha incontrato il marito attraverso una serie di episodi e scelte che non potrebbero essere più comici.
Ovviamente lei non è l’unico personaggio del libro: vedremo la sua famiglia, il suo primo fidanzato, suo marito, la sua psicologa, il suo farmacista ma nessuno di essi sarà davvero approfondito. Questo però non crea problemi perché comunque ogni persona incontrata nelle pagine sarà filtrata dagli occhi di Carolin, nonché dalla sua mente, e sarà proprio il guardare tutto e tutti attraverso lei a rendere l’insieme interessante: a ogni nuovo passo il lettore si chiede “e adesso cosa combinerà?” o “quali pensieri partorirà la sua intricata testolina?”
La lettura è scorrevole, piacevole e divertente, ma soprattutto rilassante. Una ventata di allegria, anche se non priva di lezioni importanti! Lezione numero 1: l’amore non si conquista con le bugie. La protagonista scopre che la persona giusta esiste per tutti, anche per un’originale come lei, ed è quella persona con cui può essere se stessa senza finzioni. Lezione numero 2: essere super intelligenti non significa sapere sempre tutto. Carolin ha un intelligenza fuori dalla norma, ma quando si tratta di affrontare situazioni particolari si rivela estremamente ingenua e per questo ancora più simpatica.
In questo periodo di sole e ombrelloni e vacanze è proprio l’ideale per tutti, ma sicuramente può rallegrare anche uggiose giornate autunnali!
Il voto che gli assegno non sarà tra i più alti solamente perché è un libro molto rapido (in un giorno di ozio si può tranquillamente finire dalla mattina alla sera) e perché io sono molto esigente severa con l’assegnazione dei gufetti, quindi sarà una via di mezzo: la cosa certa è che lo consiglio caldamente.
A presto J

VOTO:

e ½

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