Editore De
Agostini
Pagine 510
Euro
14,90
TRAMA:
Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del
tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo
attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli
che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi
genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua
iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il
proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la
ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che
la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il
suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta
a sacrificare.
Editore De
Agostini
Pagine 538
Euro
14,90
TRAMA:
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata
nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il
"sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento.
Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire
l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i
ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che
trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più
esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris
dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l'amore e il
sacrificio.
VOTO:
Durante queste vacanze estive
ho finalmente fatto una cosa che bramavo da mesi: ho preso la trilogia della
Roth e me la sono letta come fosse un unico libro.
Divergent lo avevo già
letto da un bel po’, ma rammentavo ancora l’entusiasmo che mi aveva lasciato. Ho
comunque voluto rileggerlo, permettendomi di riscoprire tutti quei dettagli che
il tempo aveva cancellato.
Ho rinnovato il mio giudizio
della prima lettura (trovate la recensione QUI) e una volta
girata l’ultima pagina, mi sono buttata subito sul seguito. Che magnifica
sensazione!
INSURGENT come potete
vedere in alto, ha preso quel mezzo gufo in meno che sempre mi aspetto dal
volume centrale di una trilogia. Viene a mancare lo scenario diviso in
compartimenti stagni che tanto mi aveva affascinata: le fazioni esistono
ancora, ma la divisione non è più così netta come in origine, perché gli eventi
narrati in Divergent, hanno portato
uno scompiglio che non può e non deve essere ignorato.
In compenso, mentre le fazioni
vacillano (e come mi aspettavo finalmente si ha la possibilità di scoprire
anche quelle che non erano state approfondite in precedenza), la parola “divergente”,
tabù nel primo volume, comincia a correre sulle labbra di tutti, anche se con
reazioni diverse.
Il
secondo volume è molto bello e coinvolgente. Gli avvenimenti narrati sono
talmente tanti che non potrei farvene un sunto nemmeno volendo. I personaggi
principali tornano mutati da ciò che hanno dovuto fare e affrontare.
Tris
resta sempre una delle mie eroine preferite in assoluto e la sua evoluzione è forse
la più profonda ed evidente. Anche nei momenti in cui si comporta
sconsideratamente, il mio cuore batteva all’unisono con il suo, dividendo
gioie, dolori e paure.
Forse
la cosa che più di tutto mi ha fatto togliere il ½ gufo a Insurgent è il rapporto tra Tris e Tobias. Ho amato
oltre ogni dire il sentimento che li ha prima avvicinati e poi legati, ma tutto
il tormento e le incomprensioni e il tira e molla che pervadono il loro rapporto
nel secondo libro, mi hanno fatta arrabbiare e soffrire. Col senno di poi non
nego che fossero passaggi necessari per condurre i due protagonisti a ciò che
li aspetta, ma resta il fatto che mentre leggevo desideravo solo che l’autrice
li facesse stringere l’una all’altro.
Per sintetizzare – dono che mi
manca! – e non rendere questa doppia recensione un papiro lungo come il Nilo,
vi dico solo che il libro centrale della
trilogia riserva tantissime sorprese, alcune belle e altre meno, rimanendo
coerente allo stile del primo, ed evidenziando quanto questa saga distopica sia
bella.
Emoziona,
coinvolge e appassiona… io mi sono ritrovata più volte col fiato corto e
altre col respiro mozzato in gola e il cuore a duemila battiti al minuto: una
cosa che sicuramente non manca all’autrice è la generosità per quanto riguarda
il regalare ogni sorta di emozione intensa ai lettori. Era quasi impossibile
chiudere il libro.
E ora è il turno di ALLEGIANT…
Oh, LoLettori! Che paura avevo
di questo romanzo. La mia curiosità e il mio timore nascevano dalle recensioni
così contrastanti che avevo visto in rete: da 2 stelline a 5; amato da alcuni,
odiato da altri. E io temevo che mi avrebbe rovinato una trilogia che stava
rapidamente diventando una delle migliori che ho letto.
Il voto lo avete già
sicuramente visto in cima al post, quindi sapete alla fine da che parte è
andato il mio cuore… ma è stata una scelta difficile.
Solitamente quando chiudo un
libro, so già che voto gli darò, prima ancora di aver deciso cosa dirne. Questa
volta invece mi ci sono volute ore per capire se avrei assegnato 2 gufi o 5!
Sì, avete capito bene, la mia
indecisione era tra due estremi perché Allegiant mi ha stravolta al punto da
non riuscire a decidere se lo adoravo o lo detestavo.
Ammetto che rispetto ai primi
due, il romanzo è molto lento soprattutto nella prima metà. Poca azione, ma
tante scoperte sconvolgenti. Poi l’azione è arrivata e io non ero più capace di
smettere di leggere.
La differenza maggiore con gli
altri due capitoli è che in Allegiant
si hanno i POV alternati di Tris e Tobias, cosa che devo dire all’inizio mi ha
creato attimi di confusione perché non ero abituata a sentire altra voce
narrante se non quella di lei, ma che si è rivelata decisamente un’ottima idea.
Tris – eccezionale
fin dalla prima pagina di Divergent – in
quest’ultimo volume è straordinaria… non c’è più traccia di Beatrice, come
la conoscemmo all’inizio. Rimane soltanto Tris, una giovane donna coraggiosa e
sicura di sé, forgiata dagli Intrepidi e dalla propria divergenza. Di contro
invece il cambiamento di Tobias è fatto di perdite: la perdita della sicurezza,
della forza d’animo e soprattutto di Quattro, il suo soprannome da Intrepido
che rappresentava un ragazzo di cui rimane ben poco… cosa che in alcuni momenti
ha drasticamente ridotto la mia stima nei suoi confronti.
Il
rapporto tra i due protagonisti è difficile anche in quest’ultimo volume, ma
regala momenti di un’intensità indescrivibile, che hanno contribuito a
rendere il loro amore una di quelli che mi ha maggiormente emozionata.
Ci sarebbe tantissimo da dire
anche sugli altri personaggi e soprattutto sulla storia narrata, ma non ho
intenzione di parlarvi di questo… sono cose che vi lascio scoprire da soli.
Quello che voglio condividere
con voi è la profondità e la violenza inattesa delle reazioni che ho avuto con Allegiant.
La calma apparente della prima
metà non mi aveva preparato al modo in cui sono rimasta sconvolta.
Veronica
Roth ha creato una trilogia superba, un mondo distopico unico e dei personaggi
che restano nel cuore… ma ha anche osato oltre ogni dire con l’ultimo volume. Ora che l’ho
finito mi è anche chiaro il motivo delle reazioni così contrastanti dei
lettori.
Allegiant mi ha scioccata e ferita così duramente da averci
rimuginato sopra per ore e ore dopo averlo chiuso.
Mi sono chiesta se l’autrice
non avrebbe potuto fare scelte diverse… ma in quel caso dubito che il segno che
avrebbe lasciato nel mio piccolo e fragile cuore di lettrice sarebbe stato
altrettanto profondo.
Vi dico solo che mentre scrivo
sul mio quadernetto la recensione è quasi mezzanotte e la sveglia per andare al
lavoro suonerà alle 4.30… ma dovevo mettere sulla carta tutte le parole che mi
affollano la mente, anche se voi le leggerete solo tra qualche giorno, perché non
mi davano pace.
Vi dico che ho lì altri due
libri distopici che non vedo l’ora di leggere e che non riesco a iniziarli perché
sono ancora aggrappata a Tris.
Insomma, con l’anima che
sanguina, alla fine vi voglio dire che passerà
del tempo prima che una distopia riesca a eguagliare questa saga: l’unica cosa
che vorrei ora è un po’ di “siero della
memoria” per dimenticarla e poterla rileggere da capo come fosse la prima
volta.
E ora sarei curiosa di sapere
cosa pensate voi di questi romanzi.
Passo e chiudo :)
P.S.: all’epoca di Divergent mi
ero chiesta che fazione avrei scelto… ora so che sarei stata una di divergente
;)
noooooooooo voglio leggerlo da un po' e mi pare di capire che tu ne sia rimasta entusiasta!!!
RispondiEliminaspero di seguirti a ruota!
Più che entusiasta! Mi auguro conquisti anche te ^^
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