Editore Fanucci
Pagine 344
Euro
14,90
TRAMA:
Thomas sa di
non potersi fidare delle menti malvagie che fanno parte della C.A.T.T.I.V.O.,
l'organizzazione che continua a tenere sotto scacco lui e gli altri Radurai, i
sopravvissuti al Labirinto. Il tempo delle menzogne è finito, gli ripetono, i
loro ricordi sono stati ripristinati e le tremende Prove cui sono stati
sottoposti sono terminate. Sostengono di aver raccolto tutti i dati di cui
avevano bisogno, ma di dover fare ancora affidamento su di loro per un'ultima
missione: tocca ai Radurai trovare una cura per l'Eruzione, lo spietato morbo
che conduce alla follia. Ma accade qualcosa che nessuno degli uomini della
C.A.T.T.I.V.O. poteva prevedere: i ricordi di Thomas si spingono molto più
lontano di quanto possano anche solo sospettare, fino alla verità. Il ragazzo
adesso ha la conferma: non può credere a una sola parola di quello che dicono.
E i suoi ricordi gli rivelano che dovrà fare molta attenzione, se vuole
sopravvivere, perché la verità è più pericolosa della menzogna.
VOTO:
RECENSIONE:
E con questo libro si conclude
un’altra trilogia… una bellissima trilogia!
Sono sincera, non credevo che
il terzo libro vedesse la luce da noi in Italia… ormai avevo perso le speranze.
La versione originale (The Death Cure…
solita libera traduzione del titolo in italiano!!!!) ha visto la luce nell’ottobre
2011, mentre da noi è arrivato solo questo settembre… guarda caso proprio un
mese prima dell’uscita al cinema del film tratto dal primo libro della
trilogia, Il Labirinto.
Sono passati ormai due anni
abbondanti da quando vi recensii entusiasticamente il secondo volume – La via di fuga (QUI)
che ha preso il nuovo titolo di La fuga
nella riedizione della Fanucci – e quando ho visto tutta la trilogia nella sua
nuova veste sullo scaffale della libreria, ho dovuto passarci davanti due volte
prima di rendermi conto che c’erano davvero tutti e tre i volumi.
Soprassedendo sul fatto che
sono rimasta un minimo contrariata dal fatto che la nuova edizione non si
abbina granchè con quella dei primi due volumi comprati da me all’epoca (che oltretutto presentavano delle cover non molto belle!), devo
ammettere che ho fatto non pochi salti dalla gioia quando sono andata alla
cassa a pagarlo.
A tempo da guinness dei primati
sono riuscita ad iniziarlo e a finirlo, presa dall’entusiasmo… l’unico
rammarico è il non aver avuto la possibilità di rileggere i libri precedenti, perché con
tutto il tempo trascorso tra le letture, mi sono resa conto che molti dettagli
si erano persi irreparabilmente nei meandri della mia memoria, rendendomi più
difficile tornare nel mondo di Thomas.
James
Dashner continua a riconfermarsi un autore geniale e folle: anche il
volume conclusivo della sua trilogia distopica è un coacervo di eventi, colpi
di scena, rivelazioni, adrenalina e chi più ne ha, più ne metta.
La cosa che più mi affascina di
questo autore è che ha scritto una saga senza precedenti. Utilizzando il solito
virus “estinzione-globale-di-massa-fautore-di-simil-zombie” è riuscito a creare
qualcosa di unico e inimitabile che non finisce mai di stupire.
Il dettaglio più incredibile è
che – diversamente da altre serie distopiche in cui da un volume all’altro si
notano sì cambi di location ed evoluzioni di vario genere, ma con un filo conduttore che li accomuna palesemente – in quella di Dashner i
tre libri sono talmente diversi tra loro per ambientazione e narrazione, che
potrebbero tranquillamente non essere collegati tra loro. Tutto ciò che l’autore
disegna e racconta, viene stravolto e rivisto sotto nuova luce col procedere
della storia; ogni qual volta si crede di aver capito tutto, parte la
centrifuga e tutto viene rimesso in gioco, finché non sai mai se ciò che stai
vivendo è reale o è soltanto un nuovo esperimento pilotato.
Brutale forse più degli altri,
questo capitolo finale condurrà il lettore attraverso momenti davvero dolorosi,
vissuti come sempre attraverso il protagonista.
Intrigante
e complessa, la saga di The Maze Runner andrebbe letta tutta insieme per non
perdere nemmeno un dettaglio e un collegamento e se tra voi
c’è chi ancora non l’ha iniziata, questo è il momento giusto per prenderla in
considerazione e farvi una full-immersion dashneriana.
E poi c’è la parte finale di
quest’ultimo volume… inattesa come tutto il resto del libro e davvero
bellissima, almeno secondo il mio modesto parere.
Non posso non rimarcare il
ritorno – non tanto atteso! – della parlata dei Radurai che tanto poco mi aveva
conquistata in passato… ma devo dire che ormai ci ho fatto l’abitudine: senza “caspio”
in tutte le sue forme, non sarebbero più gli stessi personaggi XD
A questo punto, aspetto con
trepidazione il film per vedere se sono riusciti a rendere giustizia sullo
schermo a questo autore visionario… con la speranza di riuscire a trovare un’anima
pia che venga con me al cinema.
Prima di salutarvi volevo
ricordarvi che James Dashner ha scritto anche un prequel di questa saga – The Kill
Order – edito nel 2012… chissà se arriverà mai?
E con questo non mi resta che
salutarvi, non prima però di avervi fatto la domanda di rito: conoscete la
saga? Cosa ne pensate?
Passo e chiudo :)
Lieta di sapere che anche questo finale si è rivelato all'altezza delle aspettative, Lo: io ho finito il primo libro da poco e devo dire che l'ho proprio apprezzato... Non vedo l'ora di scoprire come si metteranno le cose per Thomas adesso! ^_____^
RispondiEliminaFidati, non avrai di che annoiarti sicuramente! Sono curiosa di sapere cosa ne penserai alla fine ^^
Eliminadevo ancora leggere il primo... ma sono troppo curiosa e ora ancora di più
RispondiEliminaMi aspettavo un finale che rimettesse i gioco tutto sinceramente, anche se l ho apprezzato anche così, mentre la seconda morte che avviene nel libro è stata fatta troppo di fretta secondo me ... Non dico chi se no spoilero
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