sabato 6 settembre 2014

Recensione TUTTA COLPA DEL MARE (E ANCHE UN PO' DI UN MOJITO) di Chiara Parenti

Editore Rizzoli
Pagine 134
Euro 2,49
Formato digitale
TRAMA: La vita di Maia Marini procede a vele spiegate verso la felicità: un fidanzato appartenente a una prestigiosa famiglia, un lavoro presso una delle più rinomate agenzie di comunicazione di Milano, tre amiche splendide con cui trascorrere il weekend per festeggiare l’addio al nubilato di Diana, la futura cognata! Peccato che la meta prescelta sia la Versilia, dove Maia ha passato le vacanze fino all’estate dei 16 anni. Ritornare nei luoghi in cui ha lasciato il cuore e rivedere Marco, il primo amore, la manda in tilt. Così decide che qualche mojito non potrà farle male… e anzi l’aiuterà. Il mattino dopo, però, Maia non ricorda niente. Non ha idea di cosa abbia combinato durante quel folle venerdì notte. In compenso, però, lo sanno i suoi 768 amici di Facebook. Cercando di ricucire una situazione compromettente e compromessa in ogni settore della sua vita, Maia si troverà a porsi una domanda fondamentale: e se invece che la fine di tutto, fosse solo un nuovo inizio? Perché se è vero che l'alcol fa fare pazzie, è altrettanto vero che a volte aiuta a fare la cosa giusta!
Lettura consigliata agli astemi – perché cambino idea!
VOTO:

RECENSIONE:
Ma che romanzo carinissimo!!!
Tutta colpa del mare è un libro meravigliosamente estivo, ma emana un tale “sapore di sale, sapore di mare” che riuscirà abilmente a illuminare anche le prossime grigie giornate autunnali o invernali.
Avete presente quel profumo di salsedine e spiaggia che evocano i ricordi di vecchi amori estivi? Quelli che più di tutti ci hanno lasciato immagini indelebili nel cuore e che a ripensarci anche a distanza di anni ci fanno ancora sospirare??? Quasi tutti l’hanno provato almeno una volta nella vita… e il romanzo di Chiara Parenti parla proprio di questo.
Lo stile dell’autrice è spigliato, giovanile e divertente. La sua protagonista – che porta il nome di una famosa ape della nostra infanzia (parlando per le non giovanissime :P), Maia – potrebbe essere una trentenne qualsiasi dei giorni nostri: con sarcasmo ed ironia ci racconta la sua storia, la storia di un fine settimana in Versilia che rischia di buttare all’aria la sua vita… per colpa del mare e di un mojito di troppo!
Maia si ritrova di fronte al suo primo grande amore, quello di quando era solo una ragazzina in vacanza dai nonni, e l’estate più bella della sua vita sembra riprendere vita insieme al suo cuore. Lei che ha fatto sacrifici enormi per costruirsi la vita che credeva di desiderare… e nel frattempo si è dimenticata di vivere davvero, si ritroverà sull’orlo della catastrofe. Sarà il passato che torna inaspettatamente a bussare alla sua porta – nei panni di Marco – a farle mettere in dubbio tutto quanto, soprattutto chi sia davvero Maia Marini.
La lettura è scorrevole e piacevole. Il lettore rimbalza tra il momento presente e quella lontana estate in cui Maia ha scoperto l’amore, vivendo praticamente delle doppie emozioni; tornando adolescente con lei nei suoi ricordi e godendo nel vedere la sua corazza di ghiaccio sciogliersi come neve al sole nel presente. Immancabile il tifo da stadio che si scatena nel cuore quando la ragazza tentenna tra un amore mai finito, uno di quelli che ciascuna di noi vorrebbe avere, e un fidanzato palloso e inutile come un nano da giardino… solo che il nano da giardino almeno è simpatico!
È stata un’emozione semplice e genuina che mi ha accompagnata in questa lettura, un misto di nostalgia e desiderio che mi ha lasciato con un gran sorriso sul volto.
Tutto ciò che ho letto e vissuto attraverso Maia potrebbe accadere realmente ed è questo a rendere speciale questo viaggio.
Il romanzo non è particolarmente lungo, col risultato di sacrificare la caratterizzazione dei personaggi secondari, ma Chiara Parenti è stata sufficientemente abile nel riuscire a lasciare, almeno dei più importanti – in primis Maia e Marco – un’immagine chiara e definita… una sorta di foto a colori che non mi ha lasciato dubbi sul loro aspetto e sui loro tratti distintivi.
Personalmente consiglio di cuore questa lettura alle LoLettici più romantiche perché sono convinta che non vi deluderà, proprio come non ha deluso me: Maia e Marco sapranno ricordarvi che quel rumore indefinito che sentite quando accostate una conchiglia all’orecchio,  se usate il cuore si trasforma nel suono delle onde del mare.

Passo e chiudo :)

1 commento:

  1. belli i libri della Parenti li ho letti tutti e tre e mi sono piaciuti molto.

    Molto bello il tuo blog sono diventata lettrice fissa e lasciato qualche commento in giro.
    Se ti va passa da me.
    A presto

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