martedì 24 luglio 2012

Recensione di "The restorer - La signora dei cimiteri" di Amanda Stevens

Editore Harlequin Mondadori
Pagine 377
Euro 9,90
TRAMA:
Ogni cimitero ha la sua storia, ogni storia i suoi segreti. Sono Amelia Gray e restauro cimiteri. Sono condannata a poter vedere i morti, ed è un'esperienza angosciante. Hanno fame di vita. Per questo non li posso guardare, non devo far loro capire che li vedo, o sono perduta. Ultimamente però tutto è diverso. È accaduto qualcosa nel cimitero di Oak Grove, dove sto lavorando, qualcosa che va oltre la semplice violenza, che coinvolge i vivi e i dannati. Ho paura, perché il senso di tutto ciò mi sfugge. Sono sempre più confusa, sopraffatta dalle circostanze e da un mistero che, invece di sciogliersi, pare diventare più fitto e più oscuro. Spero di trovare delle risposte, prima che tutto ciò possa uccidermi.

Domenica mi sono data alla pazza gioia… mi succede raramente di avere tutta un’ intera giornata in cui i mestieri sono fatti, non c’è il lavoro, non c’è nessuno in casa e non ci sono orari da rispettare. E sapete come ho occupato quasi tutto il tempo? Ebbene sì, per quanto qualcuno potrebbe accusarmi di essere mortalmente noiosa, ho bruciato la maggior parte della giornata leggendo: non sapete la soddisfazione (ma forse invece lo sapete!) di iniziare e finire un libro in un pomeriggio, senza troppe interruzioni a parte quelle indispensabili (bagno, caffè e purtroppo correre a chiudere tutte le finestre con l’arrivo del temporale).
Il libro in questione è “La signora dei cimiteri” che ho iniziato perché avevo voglia di un po’ di fantasmi e dalla trama mi aspettavo qualcosa tipo Ghost Wishperer (telefilm che adoravo, con una protagonista troppo carina)… e non ci ero andata lontana. Solo che c’è molta più suspense e molto più lato oscuro rispetto alle mie aspettative e vi assicuro che non è una critica. La protagonista mi ha conquistata subito, col suo fardello sulle spalle dall’età di nove anni: vedere i fantasmi è da sempre un grosso peso per lei, anche se le regole insegnatele dal padre per affrontare la questione non mi hanno convinto fin dall’inizio.
Amelia ha imparato a fingere di non vedere gli spiriti e a temerli, nonché ad evitare quelle persone che se li portano appresso, come il co-protagonista Devlin: con lui Amelia si ritroverà incapace di rispettare tutte le ferree norme di “sopravvivenza ai morti”, gettando le basi del totale sconvolgimento della propria vita.
Bella anche la storia passata dello stesso Devlin, accompagnato fin dal suo primo incontro con la protagonista da due spiriti: una donna e una bambina. Il primo pensiero che ho formulato su queste due entità era corretto (nonché il più ovvio), ma scoprire gli eventi che le hanno portate accanto a lui è stato emozionante.
Inoltre nel romanzo non manca il ritrovamento di svariati cadaveri, più o meno recenti (e considerando che il fulcro del racconto e degli eventi è un cimitero, avrei anche dovuto aspettarmelo) con la relativa parte investigativa, per scoprire chi si cela dietro agli omicidi. E queste indagini porteranno la protagonista ad addentrarsi sempre più su un terreno pericoloso, sia nella realtà tangibile che in quella spirituale!
Contrariamente a quanto il padre di Amelia le ha insegnato, alcuni fantasmi andrebbero ascoltati, perché hanno cose importanti da dire… e magari anche lei imparerà a farlo nel prossimo capitolo della trilogia, superando la paura di sempre.
Una cosa che mi ha entusiasmata è che il caso viene risolto e tutte le domande relative all’indagine trovano la risposta prima dell’epilogo: è ovvio che essendo una trilogia restano altri quesiti aperti, anzi l’autrice getta già l’amo, dando un suggerimento di quello che sarà l’argomento del prossimo volume… e io ho abboccato come un pesciolone, perché non vedo già l’ora che esca il secondo libro per risolvere qualche altro mistero e conoscere qualche altro spirito!
La parte romance c’è, ma è eterea come un fantasma… però devo dire che non l’ho trovata una mancanza: erano troppe le questioni importanti da risolvere e ai sentimenti di Amelia mi sembra sia stato dato il giusto rilievo (per gli sviluppi concreti ci sono ancora due libri da leggere), senza sacrificare tutto il resto.
Ho provato anche molta simpatia per il blog di Amelia (che svolge anche un ruolo piuttosto importante), in cui alla sera lei si rifugia per cercare la compagnia dei suoi follower… e come non capirla J
Inoltre mi piace anche la professione della protagonista, che restaura vecchi cimiteri, quindi qua e là ci illumina sui passaggi del suo lavoro (dalla fase di ricerca al lavoro manuale vero e proprio), su nozioni dell’arte funeraria, nonché sull’interpretazione di alcuni epitaffi: è un lavoro che non farei mai (non sono convinta che mi aggirerei così rilassata per un cimitero deserto!), ma di sicuro trovo tutto molto interessante. Infatti per finire volevo accennare alla copertina (mantenuta per fortuna quella originale) in cui è rappresentato “l’angelo del dolore” e che mi sembra molto azzeccata. Clody del blog La Locanda dei Libri ha scritto un’anteprima molto bella di questo libro, in cui c’è una parte specifica dedicata a questo monumento funebre, e poiché non mi piace copiare dai colleghi blogger, chi è interessato a un po’ di storia dell’arte può trovare il post QUI!
Che altro dire? Mi sembra di non aver scordato nulla e di certo avete già capito che il libro mi è piaciuto. Certo non è un romanzo “5 stelle” (devo decidermi a mettere la valutazione in stelline o un voto finale nelle mie recensioni), ma il voto pieno al primo libro di queste trilogie non è mai facile, perché comunque l’autrice sa di avere ancora tempo per approfondire alcune cose o correggere il tiro su altre. Comunque lo consiglio a tutti i fans di  Ghost Wishperer, a quelli che amano le storie di fantasmi… ma non a chi ha paura del buio (a me ci vuole altro per impressionarmi ormai, ma le atmosfere notturne sono piuttosto convincenti!).
A presto J

VOTO:

4 commenti:

  1. Io di questa nuova collana ho letto Troppo Bello per Essere Vero, ma non nego che mi ispira anche The Restorer.
    Non parlarmi di stelline poi... etichettare i libri con un voto non è per niente facile ;_;

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    1. Meno male che lo pensi anche tu... sono sempre in difficoltà a mettere un voto preciso :-)

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  2. Bella recensione, sarà il prossimo libro che leggerò!
    Grazie per la menzione ;-)

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