mercoledì 4 settembre 2013

Recensione "Gilbert" di P. Marina Pieroni



Editore Selfpublished
Pagine 140
Euro 9,90 (cartaceo) – 099 (ebook)
TRAMA
Gilbert: è il principe erede al trono del Regno Nero. Freddo, spietato, potente. Ha un’anima di drago e il cuore di un predatore. Riusciranno la semplicità e l’ingenuità di Serenia, la principessa del Regno Bianco, a scalfire il suo cuore di ghiaccio? Qual è il segreto che si nasconde dietro ai suoi contrasti?



VOTO:

INCIPIT:
Il candore di questo posto è nauseante.
Le ruote della carrozza nera incidevano rumorosamente sul selciato.
Ancora pochi giri e sarebbe entrata nel cuore del castello bianco.
Il cocchiere fermò i cavalli e annunciò i suoi padroni alle guardie che attendevano all’ingresso.
Gilbert scostò la pesante tenda nera del finestrino. Vide un ragazzino in una fastosa armatura d’acciaio, con impresso un drago bianco sul pettorale.
Quei poveri illusi, si intestardivano ancora nello sfoggiare quel simbolo di potere antico.
Eppure sanno che in tutto il mondo è rimasto un solo e unico drago.
Io.
Quei poveri reietti avrebbero presto trovato la loro fine.

RECENSIONE:
Quello di cui vi voglio parlare oggi è lo spin-off che riprende Bianco e Nero Parte 1 – Il potere dei draghi, di cui potete leggere la recensione semplicemente cliccando sul titolo. L’autrice ha deciso di riscrivere le prime 125 pagine del romanzo, mettendo il lettore dietro gli occhi di Gilbert.
Quando lessi Bianco e Nero a fine febbraio di quest’anno, la storia era vissuta attraverso gli occhi e lo stato d’animo della bellissima protagonista femminile, Serenia, che tanto mi aveva conquistata. Come spesso accade in questi casi, si possono soltanto fare congetture sulle motivazioni che spingono la controparte a fare quello che fa: vivendo gli eventi dal POV di Serenia inizialmente ero rimasta scioccata dalle cattiverie di cui era capace il principe Gilbert e cercavo di spiegarmi i suoi atteggiamenti contrastanti, un attimo gentile e quasi dolce e l’istante dopo brutale e violento. La parte che P. Marina Pieroni ha riscritto è quella che apre la storia, comprensiva di un matrimonio combinato e della successiva nuova vita della sposa, che viene sradicata dai suoi cari e dal suo mondo per precipitare in un inferno di soprusi e prigionia… almeno inizialmente.
La presentazione di Bianco e Nero dice: e se il principe non fosse azzurro? Ma nero come la notte? Ebbene il principe Gilbert non potrebbe essere più nero, ma sapete qual è la cosa incredibile? Che proprio come Serenia, non ho potuto fare a meno di “innamorarmi” di lui: ci ero già riuscita nel primo romanzo in cui non tutto era trasparente, ma ora che ho letto lo spin-off (che proprio dal principe nero prende il suo titolo) sono ancora più affascinata da questo romanzo. La difficile e complicata storia d’amore tra Gilbert e Serenia è una delle più coinvolgenti ed emozionanti di cui ho letto, anche se non sempre le emozioni sono state positive e se i sospiri spesso sono stati sostituiti dai sussulti, ma questi due personaggi sono come la versione fantasy dello Yin e yang, sono come la luce e il buio… nessuno dei due può esistere senza l’altro.
È stato bellissimo poter guardare tutto quello che avevo già vissuto, attraverso un secondo punto di vista, approfondendo la conoscenza con questo principe maledetto e maledettamente indimenticabile. L’unico problema è che adesso mi sono ricordata di quanto mi fosse piaciuto il fantasy di Marina Pieroni e soprattutto di quanto desiderassi leggere il seguito di Bianco e Nero.
In poco più di un centinaio di pagine, Marina Pieroni è riuscita a ritrasportarmi nelle Terre di Arret e a farmi rivivere emozioni già provate come fossero completamente nuove, aggiungendo quel qualcosa in più che non mi ero nemmeno resa conto mancasse. La bellezza del racconto sta nel fatto di aver riproposto luoghi e situazioni già conosciute, riuscendo a renderle completamente nuove e originali.
Gilbert è un’opera breve che probabilmente non avrebbe lo stesso impatto su un lettore che ancora non si sia immerso in Bianco e Nero – Il potere dei draghi, ma l’inconfondibile stile dell’autrice mi ha rapita come e più del primo “incontro” con la sua opera. Sicuramente si tratta di un titolo che non può assolutamente mancare a chi già ha amato Gilbert e Serenia.
E ora non mi resta che attendere con ansia che l’autrice termini la seconda parte di Bianco e Nero in cui di certo tutte le domande rimaste irrisolte troveranno una risposta… non vedo proprio l’ora di scoprire cosa ha in serbo il futuro per questa originalissima copia di personaggi.
E voi conoscete questo romanzo e il suo spin-off? Se non ne avevate ancora sentito parlare vi consiglio caldamente di segnarvi i titoli, perché è un fantasy imperdibile.
E con questo passo e chiudo :)

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