domenica 16 marzo 2014

Recensione "Epidemia Zombie 2 - Tuono e cenere" di Z.A. Recht

Editore Multiplayer.it
Pagine 368
Euro 14,90
TRAMA: Tre mesi possono cambiare molte cose: possono decidere le sorti di una guerra, veder sorgere nuove nazioni… o portare intere specie sull’orlo dell’estinzione. Il virus Morningstar, un agente patogeno incredibilmente aggressivo, si è diffuso in ogni angolo del globo e ha contagiato miliardi di esseri viventi. Le vittime cedono a una furia violenta e attaccano chiunque non sia ancora infetto. Neanche la morte è in grado di arrestare l’azione del virus e tramuta le vittime in cannibali caracollanti.

Disseminati per il mondo e costantemente sotto assedio, diversi gruppi di sopravvissuti hanno trovato la forza di resistere. Alcuni si preoccupano solo di restare in vita. Altri fanno razzia di armi e beni di ogni sorta. Altri ancora cercano di imporre il loro potere su ciò che resta dell’umanità grazie a una misteriosa cura contro il Morningstar. Francis Sherman e Anna Demilio sono alla disperata ricerca di un vaccino ma, per ottenerlo, si trovano costretti ad attraversare un territorio in rovina, popolato da orde di infetti e superstiti precipitati nell’anarchia. L’occhio del ciclone ha già investito il mondo, lasciandosi alle spalle il riecheggiare di un tuono e il placido fluttuare delle ceneri. Ma i sopravvissuti continuano a vivere nel pericolo, e la ricerca di una cura è soltanto l’inizio…

VOTO:
 

INCIPIT:
La città era completamente morta. O quasi.
Sulle strade giacevano inerti i veicoli abbandonati, mentre nugoli di ciarpame volavano in aria, sospinti dalla fredda brezza invernale. L’elettricità continuava a scorrere sui cavi sospesi e molti lampioni funzionavano ancora, squarciando con varchi di luce la tetra oscurità.
Una figura solitaria si immerse zoppicando in uno dei cerchi di chiarore, lanciando rapidi sguardi nel buio alle sue spalle e poggiandosi a fatica su un fucile a ripetizione Winchester. aveva una gamba avvolta da una stretta benda e il sangue cominciava a impregnare il tessuto di un profondo alone scarlatto.
RECENSIONE:
Che dite? L’incipit non da subito l’idea dello scenario che attende l’ignaro lettore all’interno del libro?!
Finalmente, dopo che è passata ben una settimana da che ho scritto la recensione di questo titolo nel mio quadernino delle recensioni, riesco a metterla on-line e a condividerla con voi. Si tratta del seguito di Epidemia Zombie – romanzo migliore nel suo genere tra quelli letti lo scorso anno! Potete quindi intuire quanto aspettassi questo libro e quanto temessi di rimanere delusa. Dai gufi qui sopra potete anche già dedurre che la delusione non c’è stata.
Con il volume centrale della sua trilogia, Z.A. Recht si conferma per ora il miglior autore straniero di narrativa zombie che ho incontrato - dopo Rhiannon Frater la cui trilogia si è però attualmente fermata in Italia al primo bellissimo libro :’(
Nei secondi capitoli di solito la narrazione tende a perdere mordente, ma non in questo caso: la storia raccontata da Recht è ben fornita di unghie e denti proprio come i mostri che popolano le sue pagine.

Gli eventi riprendono non molto tempo dopo la fine del primo libro, quindi ho ritrovato la compagnia dei sopravvissuti ancora in viaggio verso Omaha, tappa finale della loro avventura, dove contano di incontrare la maggiore esperta del Morningstar – il letalissimo virus che sta sterminando con successo la popolazione mondiale – con la speranza di trovare un vaccino.
Anche la dottoressa Demilio (l’esperta di cui sopra) sta portando avanti il suo personale viaggio verso il laboratorio, quindi l’azione si sposta da uno scenario all’altro mostrando le difficoltà delle due comitive.
Quella della dottoressa è la parte che mi piace meno tra le due, perché lei e i suoi compagni di viaggio sono braccati da un manipolo di uomini di un ente governativo che vuole catturar la Demilio anche a costo di uccidere tutti gli altri che sono con lei… solito concetto che in tempo di fine del mondo bisogna temere più i vivi che i morti!
Anche l’altra fazione di sopravvissuti si ritroverà sotto l’assedio della minaccia umana, ma le orde di zombie sono state così numerose e pericolose da stemperare il fastidio che ho provato inizialmente scoprendo che anche questo autore, malgrado la sua innegabile bravura, si è lasciato sedurre dal solito cliché dell’”uomo peggiore del mostro”… per fortuna le scene “uccidi o vieni ucciso” create da Recht – anche quelle prive di zombie – sono talmente concitate e coinvolgenti da poter soprassedere su questo passo falso (come sempre parlo solo ed esclusivamente per gusto personale, perché magari qualcuno di voi è un fan di queste situazioni “buoni contro cattivi, mentre il mondo va a farsi benedire”).
Fatto sta che accanto a questa immagine già sfruttata in ogni singola zombie story che ho letto, Recht introduce anche quella dell’umanità degna di essere salvata, questa volta sotto forma di una cittadina e dei suoi abitanti che grazie a tenacia, altruismo e solida coesione sono riusciti, dove il 90% del mondo ha fallito: hanno fronteggiato l’apocalisse e mantengono persino una parvenza di vita normale.
Sarà il generale Sherman – a mio modesto parere il personaggio migliore della saga – con i suoi uomini  ad incontrare questa rara perla nel suo viaggio, creando una delle parti del libro che preferisco.
Come dicevo poche righe fa, le scene d’azione anche sta volta abbondano: adrenalina e cuore in gola la fanno da padroni nei momenti di maggior tensione e il ritmo della narrazione rimane più che ottimo tutto il tempo, anche se leggermente meno pressante che nel primo libro.
Anche in Tuono e cenere sono stata costretta a dire addio ad alcuni personaggi – dettaglio che rende il tutto più realistico, visto che gli scampati alla fine del mondo non sono né immortali, né supereroi – ma almeno l’autore mi ha premiata con una sorpresona che mi ha strappato un sorriso a 200 denti, proprio nell’epilogo e che di certo non vi svelo ora. Certo anche in tutto il libro ci sono stati momenti di esaltazione, insieme ad altri in cui ho sobbalzato sul divano come davanti a un film di paura… insomma un romanzo che non lascia il minimo spazio alla noia!
Ora non mi resta che aspettare il capitolo conclusivo di questa trilogia, che sono certa riserverà ancora un sacco di sorprese. L’apocalisse si vive nel primo titolo; il secondo è quello dedicato al viaggio; e ora cosa ci attende alla meta? Curiosissima me!!!
Ammetto di essere un tantino timorosa sul risultato finale, perché purtroppo l’autore è venuto a mancare prima di concludere la sua opera (oltretutto giovanissimo, poverino!), quindi il terzo romanzo è stato terminato da un certo Thom Brannan (co-autore di un libro dal titolo Pavlov’s Dogs che parla di lupi mannari creati geneticamente e zombie… una bizzarra apocalisse che da noi ovviamente non è stata tradotta, almeno per ora, ma che pare aver riscosso un discreto consenso, viste le numerose recensioni positive). Sarà stato all’altezza?
Ve lo saprò dire presto – almeno me lo auguro – visto che Sopravvissuti (Epidemia Zombie 3) è previsto per aprile… quindi manca poco poco!
Comunque per concludere, grandissimo Recht e grandissima la sua saga zombie… non ve lo dovete proprio far scappare, ovvio se amate i non-morti!
E ora come sempre a voi la parola.
Passo e chiudo :)

P.S.: intanto vi mostro il nuovo bannerino dedicato alla sezione Passione Zombie del blog che mi sono divertita a creare, citando T.S. Eliot… che dite, vi piace?

2 commenti:

  1. Devo iniziare questa serie, a tutti i costi. Gli zombie ormai mi hanno letteralmente conquistata! ;)
    Il bannerino è carinissimo!

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    1. Se non mi cade miseramente nel volume finale, questa è una delle saghe migliori ^^

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