lunedì 14 luglio 2014

Recensione INNOCENTIA di Isa B.

Editore Selfpublished
Pagine 290
Euro 3,08
TRAMA:
Venezia. Tempi moderni. Tra le calli della città lagunare scorrono secoli di storia che legano il presente al passato, l’antico splendore con la modernità, la ricca borghesia veneziana con giovani studenti. Tra di loro, Beatrice, una studentessa di lettere, appassionata al poeta fiorentino Dante Alighieri, si troverà coinvolta in uno dei segreti che la città custodisce. La sua passione per la Divina Commedia la porterà a contatto la versione più moderna e più crudele dell’inferno dantesco e le farà capire come il passato possa influenzare il presente e come il messaggio di un grande uomo possa ispirare le generazioni future e concretizzarsi in modi inaspettati.
VOTO:

INCIPIT:
Gli alberi sfrecciavano veloci davanti al mio viso assonnato, riflesso nel finestrino. Quella visione ipnotica non aiutava il mio difficile risveglio. Soffocai uno sbadiglio e cercai un'altra posizione nel sedile.
Il mio primo giorno di Università.
L'emozione c'era, ma probabilmente non era sufficiente a darmi una scossa.
Il liceo era finito pochi mesi prima, ed io avevo trascorso l'estate in vacanza con alcuni –ormai ex- compagni di classe. Eravamo felici e ansiosi di cominciare una nuova fase della nostra vita, ma anche consapevoli che probabilmente quei giorni felici sarebbero stati gli ultimi trascorsi insieme: le nostre scelte universitarie erano molto diverse e sapevamo che le nostre strade si sarebbero potute dividere. Questa consapevolezza però non mi rattristava, ero ansiosa di poter vedere come la mia vita sarebbe potuta cambiare. Quindi del passato non mi volevo portare granché all'Università.
Eccezion fatta per Samuele.

RECENSIONE:
Vi avevo parlato di questo romanzo qualche tempo fa e finalmente sono riuscita a trovare il tempo di leggerlo. Vi anticipo che non è stata una lettura semplice, più volte ho optato per passare ad altro anche solo per qualche ora perché in alcuni momenti il libro mi richiedeva troppa concentrazione… che spesso mancava.
Se siete tornati a sbirciare il voto credendo di aver visto male, vi rassicuro che 4 gufi questo titolo se li è meritati tutti perché è un’opera molto bella e particolare.
Il teatro principale della narrazione è Venezia (anche se la storia si sposta talvolta a Treviso, città natia della protagonista) e l’autrice da di questa originale città un’immagine assolutamente straordinaria. L’unica volta che ho visitato Venezia in vita mia è stata in un pomeriggio di inizio ottobre, come tappa improvvisata nel ritorno da una crociera: esausta, infreddolita e appesantita dai bagagli forse non erano le condizioni ideali per poterla apprezzare, fatto sta che non ne conservo un gran ricordo.
Venezia
Dopo aver letto il romanzo di Isa B. invece non desidero altro che poterci tornare perché l’autrice mette una passione tale nel descriverla che me ne ha fatto letteralmente innamorare. La stessa emozione mi è stata trasmessa quando parla di Treviso (che non ho mai visto), anche se a questa città è dedicato meno spazio, e traspare chiaramente l’amore dell’autrice per le due città (se guardate le sue note biografiche nel post di segnalazione QUI capirete anche il perché). Ma credo che sia proprio una qualità distintiva di Isa B. riuscire a trasportare i lettori nei luoghi che nomina, pervadendoli di una luce tale da renderli unici e tangibili. Tutto ciò che fa da sfondo alle vicende prende spessore e assume un fascino distintivo sotto le abili mani di questa autrice, che non avrei mai detto al suo esordio se non lo avessi saputo in anticipo.
Anche i personaggi vengono delineati con accuratezza in modo da assumere quella tridimensionalità che tanto apprezzo nei romanzi, con l’eccezione di quelli che volutamente vengono lasciati avvolti da un’aura di mistero.
Treviso
La storia è sicuramente originale. In partenza non sembra nascondere granché, ma tanti piccoli indizi disseminati nella normalità fanno intuire al lettore che sotto la superficie si cela ben più di quello che salta all’occhio.
Il libro parte narrando la storia di Beatrice, una ragazza che è appena uscita dalle superiori e che si appresta ad affrontare la nuova avventura dell’università con il suo migliore amico di sempre, Samuele. Tutto si svolge con la massima calma, accompagnando passo passo Beatrice attraverso tutte le novità che incontra sul suo cammino: nuovi argomenti di studio alla facoltà di Lettere, nuovi amici e un nuovo –nonché primo – amore.
Tutto è raccontato con grande naturalezza e per tutta la prima parte ho avuto l’impressione di leggere un romanzo di vita e d’amore. Ma presto la situazione assume connotati più misteriosi, soprattutto quando maggior spazio viene dato all’affascinante figura di Thomas che aiuterà Bea a preparare un esame sulla Divina Commedia, usando metodi non proprio ortodossi e regalando a lei e a chi legge un’interpretazione particolare di quest’opera affascinante.
Ammetto che la citazione di lunghi brani della Divina Commedia, con tanto di parafrasi affiancata e spiegazioni del background storico, politico e religioso di Dante Alighieri hanno appesantito parecchio la lettura di questo romanzo, che altrimenti scorreva piuttosto speditamente sotto gli occhi. Questo aspetto didattico del libro è anche quello che mi ha fatto rimandare per un pochino la lettura, perché immaginavo che avrebbe richiesto più impegno di altri romanzi. Ma per quanto possa rallentare l’avanzamento della storia, credo che sia servito a farmi capire con precisione i punti di vista di alcuni personaggi, anche se resta il fatto che alcune parti non sono certa fossero indispensabili.
Ma torniamo al romanzo in sé. La trama si fa via via più intricata e, seguendo l’ingenua protagonista in tutti i cambiamenti che si ritrova ad affrontare, si riescono a cogliere una miriade di dettagli che la giovane Beatrice nota solo di sfuggita per poi dimenticarsene o decidere di soprassedere: ma nel lettore cominciano a formarsi dubbi e ipotesi, con un conseguente aumento esponenziale della curiosità di scoprire di più, di grattare via lo strato superficiale di vernice e scoprire cosa c’è sotto.
Per essere un romanzo d’esordio ho trovato il lavoro di Isa B. decisamente ben fatto: una trama così articolata con tanti personaggi che si muovono tra le sue righe, incrociando i loro destini non è certo facile da gestire e io ritengo che l’autrice ci sia riuscita ottimamente.
Io dividerei il romanzo in tre parti distinte: una lunga parte introduttiva che serve a conoscere i personaggi e soprattutto la protagonista con i suoi sentimenti ed emozioni, spesso contrastanti; una parte centrale che riguarda la figura di Thomas e tutto ciò che porta con sé entrando nella vita di Beatrice; e una parte finale che è quella dove tutti i nodi iniziano a venire al pettine e tutto viene mano a mano spiegato.
L’ultima parte è stata quella che più mi ha lasciato senza fiato per la foga di leggere: ogni scoperta portava con sé nuove domande e altri segreti da rivelare, in un susseguirsi di colpi di scena senza fine. Gran parte delle rivelazioni mi si erano già più o meno formate in testa, ma molti avvenimenti che mi sono trovata davanti mi hanno presa del tutto in contro piede.
Tutto ovviamente porta all’epilogo, come è ovvio che sia, e quello più di tutto il libro mi ha spiazzata completamente: spesso e volentieri ho scrollato la testa davanti all’ingenuità di Beatrice, che a volte mi sembrava troppo “candida” per arrivare davvero alla verità e per accettarla fino in fondo. Poi ho creduto che finalmente avesse aperto gli occhi… ed è stato davvero così. Peccato che non li ha aperti nel modo in cui io avrei creduto e che speravo. Mi ero fatta in testa un’idea precisa del finale che volevo leggere e… beh, Isa B. mi ha portata completamente fuori strada e poi mi ha sbattuto in faccia la porta verso cui credevo di dirigermi. Non sono tutt’ora convinta che l’epilogo mi abbia conquistata… in effetti sono rimasta decisamente male per il destino creato per i personaggi, ma di una cosa sono certa: questa scelta dell’autrice ha avuto un impatto indubbiamente maggiore di quella che invece mi aspettavo, col risultato che Innocentia non sarà un libro che scorderò presto.
Ma vedo che inizio a scrivere un papiro quindi vediamo di tirare le somme, anche se ci sarebbero ancora così tante cose di cui potrei parlarvi.

Innocentia è un romanzo perfetto per chi ama la Divina Commedia, su questo non ci sono dubbi, ma è anche una storia d’amore, di mistero e di crescita. Ci sono tante cose che rendono questo libro adatto a più tipi di lettori. L’adrenalina se avete la pazienza di aspettarla, arriva e vi accompagna fino alla fine. Le emozioni non mancano mai e il risultato finale è eccellente.
Quindi non posso che consigliare questa lettura… magari non sarà la compagna ideale sotto l’ombrellone, ma di certo è un titolo che vale la pena affrontare.

Passo e chiudo :)

4 commenti:

  1. risultato finale eccellente....e lascia aperta la porta per il secondo volume.E vvvai Isa B....

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  2. Non lo avevo mai sentito ma mi ha incuriosito molto: la trama prima di tutto, ma anche la tua recensione. Spero di poterci fare presto un pensierino più concreto.

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    1. Ti assicuro che è un libro davvero interessante ^^

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