martedì 19 giugno 2012

Recensione di Frankenstein - La città dei dannati di Dean Koontz

Editore Sperling & Kupfer
Pagine 306
Euro 14,90
TRAMA:
Nemmeno Victor Helios, alias dottor Frankenstein, è in grado di fermare i mostri a cui lui stesso ha dato vita, anche se nel suo delirio di onnipotenza è convinto del contrario. L’unica speranza di salvezza è nelle mani di qualcuno che lo conosce letteralmente da secoli: oggi si fa chiamare Deucalion, ed è la sua prima creatura. Insieme alla coraggiosa Carson O’Connor e al protettivo Michael Maddison, due detective fin troppo umani, proverà a salvare la città di New Orleans dalla distruzione, scontrandosi con una cospirazione che affonda le sue radici nel passato. Peccato che la nuova stirpe perfezionata da Victor si sia infiltrata in ogni livello della società: ormai sono tra noi, e non hanno intenzione di andarsene.

Ecco finita un’altra lettura interessante! Si tratta del secondo volume di una saga di 5, cosi composta:
1. Frankenstein L’immortale
2. Frankenstein La città dei dannati
3. Dead or Alive (non ancora tradotto in Italia)
4. Lost souls (idem come sopra)
5. The death town (per ora ultimo romanzo)
Quando ho acquistato il primo romanzo ho scoperto con rammarico che non avrei saputo la fine della storia: quando compro i libri di Koontz non mi preoccupo mai di leggere trama, anteprime o recensioni… vado in fiducia, quindi sono rimasta piuttosto sorpresa.
Devo dire che però l’idea mi ha conquistato da subito. Si parte dalla leggenda di Frankenstein creata da Mary Shelley: il famigerato Victor Frankenstein che voleva arrogarsi il diritto di creare la vita e ci è riuscito, seppur con drastiche conseguenze.
La serie di Koontz, prendendo spunto da lì, parte due secoli dopo gli eventi narrati nel classico dell’800.
Il mostro di Frankenstein non è mai morto, ora si fa chiamare Deucalion (come il figlio di Prometeo) e cerca di controllare la terribile ira che a volte lo assale e che in passato lo ha portato ad uccidere persone innocenti: dopo aver scoperto che nemmeno il suo creatore è morto, ha fatto della distruzione di quest’ultimo lo scopo della sua esistenza.
Victor Frankenstein ha trovato il modo di sconfiggere la morte e, sotto il nuovo nome di Victor Helios, ha trasformato le antiche ambizioni in progetti ben più terribili: il suo maniacale desiderio di perfezione lo ha portato a progettare la conquista del mondo intero, servendosi di quella che lui chiama Nuova Razza… esseri perfetti creati in laboratorio, senza sentimenti a parte l’odio e la rabbia, senza libero arbitrio se non obbedire al loro creatore, con l’unico scopo di mischiarsi e sostituire la Vecchia Razza (noi ovviamente!) per eliminarla.
Gli agenti Carson O’Connor e Michael Maddison si ritrovano catapultati nel mezzo dell’orrore che Frankenstein sta creando, senza sapere più di chi fidarsi, chi sia davvero umano e chi no e se riusciranno a sopravvivere un altro giorno… l’unico aiuto lo riceveranno proprio da Deucalion, che si rivelerà essere un prezioso alleato, nonché l’unico.
Ma la ricerca della perfezione è piena di imperfezioni e Victor Helios non si è ancora reso conto che le sue creazioni gli stanno sfuggendo di mano: creazioni che impazziscono, altre che riescono ad eludere i divieti imposti, per non parlare di terribili mutazioni non previste… insomma di certo non c’è pericolo di annoiarsi nel corso della narrazione.
Il ritmo è mantenuto brioso anche dalla struttura del libro: capitoli brevi e incisivi, che fanno saltare il lettore da una scena all’altra senza prevedibilità.
Mentre nel primo volume è dato ampio spazio alla presentazione dei personaggi principali (che personalmente mi piacciono molto, anche e soprattutto la figura di Deucalion che comunica la malinconica tristezza di una vita vissuta in solitudine) e della storia, nel secondo si precipita nel vivo della lotta per salvare il mondo (o distruggerlo nel caso di Victor!).
Non sto a dilungarmi sui pregi dello scrittore, perché adoro Koontz da anni e ho letto tutto ciò che ha scritto, sempre con lo stesso entusiasmo. Non è un autore che annoia con descrizioni e riflessioni infinite, riesce a creare ambientazioni e storie originali ricoprendole di credibilità apparentemente senza sforzo, anche quando ci infila dettagli paranormal: i suoi cattivi sono sempre ben caratterizzati e con motivazioni reali (almeno dal punto di vista della follia che li guida!) e i suoi buoni non sono mai super eroi, ma persone comuni in cui è facile immedesimarsi. Non dimentica mai di dare spazio anche ai sentimenti, senza i quali i personaggi resterebbero bidimensionali: non esagera e non esce dal sentiero segnato dalla storia, ma inserisce nella narrazione quei dettagli di umanità indispensabili alla buona riuscita dell’opera.
E meno male che non mi volevo dilungare!!!
Comunque tornando all’oggetto della recensione, la saga di Frankenstein mi piace molto, ma i romanzi autoconclusivi di Koontz sono probabilmente su un altro livello: però il giudizio definitivo potrò darlo solo arrivata all’epilogo, in base a ciò che mi ha dato la storia nell’insieme e alle sensazioni che mi lascerà a posteriori.
Una cosa è certa per ora: il messaggio che emerge con forza è che la perfezione non esiste e non si può creare… la vera perfezione dell’uomo sta nei suoi innumerevoli difetti.
I primi due volumi sono usciti molto vicini uno all’altro (quattro mesi), quindi mi auguro che la Sperling & Kupfer prosegua con tempi brevi di pubblicazione, anche perché il libro termina con un sacco di puntini di sospensione e nessun punto esclamativo, quindi la curiosità è molta.
Per finire la recensione, vi lascio con i dati del primo volume della saga.
A prestissimo J

VOTO:

Editore Sperling & Kupfer
Pagine 340
Euro 12,00
TRAMA:
Ogni città ha i suoi segreti. Ma nessuno terribile come questo.
Per le strade di New Orleans si aggira un uomo dalla forza sovrannaturale e dall'aspetto terrificante. Un essere dalle origini misteriose, che ha attraversato i secoli portando con sé un segreto peggiore della morte, e un odio ancora più profondo. Si chiama Deucalion e il suo arrivo in città coincide con quello di un pericoloso serial killer che uccide le sue vittime a sangue freddo e riduce i cadaveri in pezzi. I due detective incaricati di indagare sugli omicidi, la coraggiosa Carson O'Connor e il suo protettivo partner Michael Maddison, ben presto si rendono conto che dietro la scia di sangue non si nasconde un solo uomo, ma un'intera legione di assassini.
Intanto, nell'elegante Garden District, un giovane e affascinante miliardario lavora instancabile a un progetto che nessuno conosce. È Victor Helios, leader affermato nel campo delle biotecnologie. Ne ha fatta, di strada, da quando, duecento anni prima, viveva in Europa e si chiamava Victor Frankenstein. Deucalion è stato il suo primo esperimento, un mostro odiato e temuto da tutti.
Ora i ruoli si sono ribaltati. Non c'è più nulla di umano nello scienziato, e sarà proprio il mostro a salvare il mondo dall'avvento della Nuova Razza che Frankenstein sta progettando...

3 commenti:

  1. Bella recensione!
    Non ho mai letto nulla di Koontz, ma devo dire che questa serie che riprende la figura di Frankenstein mi attira non poco...

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  2. Koontz non lo amo sempre, ma ho il primo della serie, mi ha ispirato subito, anche se all'inizio pensavo fosse un romanzo conclusivo. Quando ho scoperto che è l'ennesima serie, sigh, l'ho accantonato in attesa di tempi migliori. Magari me lo porto in vacanza!

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  3. Io (nel caso non si fosse capito) sono una fan di Koontz, quindi non riesco a non consigliarlo! Mi auguro che piaccia anche a voi :-)

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