martedì 13 novembre 2012

Recensione di "Innamrorata di un angelo" di Federica Bosco

Editore Newton & Compton
Pagine 320
Euro 12,90
TRAMA:
Una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così, senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo. E io non facevo eccezione». Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita. Federica Bosco racconta, con travolgente e sottile ironia, una straordinaria, delicata e commovente favola moderna, intrecciando, con lo stile che la distingue, il reale al sorprendente e all'inaspettato.

È ufficiale: devo piantarla di snobbare gli autori e le autrici italiane, lasciandoli sempre in fondo alla wish list per dare precedenza ai romanzi stranieri. Di sicuro Federica Bosco d’ora in poi salterà in cima alle mie liste desideri, senza nemmeno premurarmi di leggere la trama dei suoi romanzi!
Che emozione! Che amore spassionato per questo romanzo e la sua autrice! E il tutto dopo aver trascurato questa trilogia, malgrado i numerosi pareri positivi: mi sarei mangiata le mani.
Un sentimento di feeling con questo libro mi si è creato fin dalle prime: poche parole e già avevo intuito che Mia, la protagonista mi avrebbe assolutamente appassionata.
Adesso che sono arrivata alla fine sono così piena di sensazioni che faccio fin fatica a mettere insieme la recensione, perché vorrei dire un sacco di cose e non so se riuscirò a trasmettervi ciò che questo impareggiabile romanzo mi ha regalato.
Ci troviamo davanti ad uno young adult: solita protagonista adolescente, soliti tormenti tipici dell’età, errori e litigate a casa e fuori, sogni, amore… non manca niente alla tradizionale ricetta. Ma questa volta c’è un ingrediente segreto (che tanto segreto non è) rappresentato dal talento di questa autrice che personalmente ho scoperto solo ora (mannaggia!!!). La Bosco ha creato una protagonista assolutamente esilarante: mi sono ritrovata a ridere apertamente alle battute che Mia pronuncia nel corso della narrazione; spesso ho sorriso nei romanzi divertenti, ma finora solo la Kinsella era riuscita a farmi ridere tanto da attirare sguardi allibiti anche da mio marito! Mia è incredibile, cocciuta, sarcastica per la maggior parte del tempo, sia quando parla con gli altri, sia quando riflette tra sé e sé, a volte fastidiosa ed egoista! Si rifiuta categoricamente di crescere perché sta bene come sta… ma il tempo non fa sconti a nessuno e suo malgrado dovrà affrontare i passi necessari ad andare avanti: l’amore e le decisioni difficili, i cambiamenti e i compromessi!
Il rapporto di Mia con sua madre mi ha riportata alla mia adolescenza, quando ogni scusa era buona per litigare e punzecchiarsi, come se una mattina ci si sveglia e ci si rende conto di non parlare più la stessa lingua, rendendo impossibile  comunicare in qualsiasi modo! Quante volte mi sono detta che la mia mamma era la numero uno e poi dalla bocca mi usciva tutto il contrario. E anche negli anni successivi, quando ho iniziato a diventare donna, quante volte mi sono dispiaciuta di tutto l’amaro che mia madre ha sicuramente dovuto ingoiare durante i miei scompensi ormonali e umorali dai 14 ai 19 anni: Mia è un esempio lampante di questo tipo di comportamento, di un periodo in cui si è solo capaci di sputare sentenze senza aver ancora accumulato l’esperienza di vita necessaria … il problema è che lei ogni volta si ritrova a soffrire per le conseguenze delle sue parole, ma a volte non basta chiedere scusa (cosa che lei fa spessissimo).
E poi l’amore, l’amore che a 15 anni sembra tutto il mondo, quello che si pensa durerà per sempre, anche se succede solo in rari casi, per Mia è solo nel suo cuore per buona parte del libro, perché lei è innamorata di Patrick, il fratello maggiore della sua amica Nina, che è di  ben 3 anni e 5 mesi più vecchio e che avendola vista crescere la considera come un’altra sorellina! Ma nella vita tutto cambia ed evolve e arriverà anche il momento in cui Pat si renderà conto che Mia non è più una bambina, ma una giovane donna piena di talento e di belle qualità.
Perché Mia lo è davvero: una bravissima ballerina che sogna solo di ballare su un vero palcoscenico dopo aver studiato alla Royal Accademy di Londra (scuola che la sua mamma purtroppo non può permettersi), con tanti sentimenti nel cuore e dolcissima, malgrado non sia capace di controllare la sua boccaccia che la mette sempre in posizioni piuttosto scomode.
Ma tornando a Pat, questo ragazzo che sta frequentando l’accademia militare, talmente perfetto da risultare inverosimile sia a Mia che al lettore, talmente buono, simpatico ed altruista che tutti non possono evitare di volergli bene… bhè, incredibile davvero, ma ci sono cascata anch’io! È adorabile il modo in cui si avvicina a Mia e il modo in cui le parla, quando comincia a non considerarla più come una sorella.
È lui l’angelo del titolo, almeno in questo primo volume della trilogia: un angelo in carne ed ossa, un angelo custode che vive tra noi sulla terra, incapace di non correre in soccorso delle persone che ama o che hanno bisogno, un sogno per qualunque ragazza e soprattutto per Mia, che mai avrebbe sperato che lui potesse anche solo degnarla di uno sguardo, figuriamoci di amarla!
È un amore dolce, delicato e romantico, senza diventare melenso!
Lui è una presenza velata, una voce al telefono che sprona Mia a reagire nei momenti più difficili! E di difficoltà la nostra piccola eroina dovrà affrontarne davvero tante, accompagnate da tanti dubbi e purtroppo da molte bugie che Mia racconterà nell’incapacità di affrontare alcune scomode verità: ma pagherà sempre il conto per tutti i suoi sotterfugi, e ogni volta sarà una nuova lezione da imparare.
ATTENZIONE SPOILER SUL FINALE (non leggete questa parte prima del libro!) - Purtroppo niente l’aveva preparata al dolore più grande e nemmeno a me! Niente al mondo può preparare nessuna persona al dolore di una perdita improvvisa… Un momento ridi, sorridi, gioisci, ami, vivi, mentre il momento successivo tutto il tuo mondo, i tuoi sogni e le tue speranze hanno preso il volo come un soffione nel vento insieme alla vita della persona che rendeva speciale la tua esistenza! Questo è l’ultima prova che Mia deve affrontare all’improvviso e sarà l’unica impossibile da superare, il colpo di grazia che spezzerà la piccola promessa della danza. Ragazzi quanto piangere! Non ero minimamente preparata ad accompagnare Mia in questo dolore, eppure avrei dovuto aspettarmi qualcosa del genere, ma non riuscivo davvero a frenare le lacrime. Il dolore e lo smarrimento descritti dall’autrice sono così genuini e reali, da uscire dalle pagine e travolgere il lettore come un fiume in piena. Io mi sono trovata col viso bagnato e lo sguardo offuscato a guardare Mia spegnersi e la sua voglia di vivere evaporare: tutto ciò che fino al minuto prima era sembrato di importanza vitale, affoga in questo dolore straziante lasciando solo uno sguardo fisso al vuoto e una domanda sospesa nell’aria… “Perché vivo ancora?”. Il drammatico e inevitabile epilogo arriva con l’improvvisa illuminazione di Mia: se il suo angelo custode non è più su questa terra, per riabbracciarlo dovrà raggiungerlo lei ovunque lui sia. È in questo momento che il vero angelo, quello impalpabile e inafferrabile, da le prime avvisaglie della sua presenza. Ed è nelle ultime due frasi del romanzo che senti il bisogno irresistibile di avere già in mano il seguito: questo è l’unico motivo per cui sono stata contenta di non aver considerato prima questa trilogia, perché il secondo è già lì pronto per essere iniziato e non sto più nella pelle. –FINE SPOILER
Ero certa di trovarmi davanti ad un’altra serie nello stile di “Baciata da un angelo” di Elizabeth Chandler (che mi era comunque piaciuta), ma questo romanzo era su un altro livello! Non voglio avere aspettative esagerate per i seguiti, perché difficilmente un primo volume così perfetto, riesce a mantenere la stessa qualità nei seguiti (un esempio simile è la trilogia di Shiver di Maggie Stiefvater), ma non vedo proprio l’ora di scoprire cosa ne sarà di Mia e di tutti i fantastici personaggi che la circondano. Perché malgrado lei sia la protagonista indiscussa intorno a lei gravitano tanti personaggi bellissimi, da sua madre al nuovo compagno di lei Paul (il gigante buono che riesce a conquistare Mia, malgrado l’iniziale malfidenza), a Betty l’amica di famiglia cartomante, e Nina l’amica-sorella inseparabile fin dall’infanzia, che le ha voltato le spalle.
Ma adesso immagino che starete iniziando a sbadigliare a causa della mia sbrodolata su questo romanzo! Ci sarebbero ancora mille cose che vorrei scrivere, ma finirei con il riscrivere il romanzo con i miei commenti (del tipo “guarda il film con il commento del regista”!), quindi è giusto che metta un freno al mio entusiasmo e arrivi al dunque. Non ho bisogno di dirvi che consiglio questa lettura a tutti tuttissimi, soprattutto a chi ama i romanzi che riguardano la vita di un’adolescente.
Come ormai sa chi ha letto le mie recensioni, io sono molto tirchia per quanto riguarda l’assegnazione del voto massimo, soprattutto se il libro da giudicare è un capitolo di una serie… ma stà volta non ho nessun dubbio in merito: 5 grassi gufi soddisfatti per Federica Bosco e il suo “Innamorata di un angelo”!
E ora passo e chiudo J

VOTO:

QUESTA RECENSIONE PARTECIPA AL 2° GIRONE DELLA HOGWARTS READING CHALLENGE DEL BLOG READING IS BELIEVING


2 commenti:

  1. Ho amato Innamorata di un Angelo, un po' meno i seguiti... Comunque è una bella saga! ^_^

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    1. Il primo è assolutamente insuperabile, ma ormai sono al terzo e sono proprio contenta di essermi decisa a leggere questa trilogia :)

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