lunedì 25 novembre 2013

SegnaLo #82 - Horse Sense di Lapo Melzi

Oggi per iniziare la nuova settimana dedico la giornata alle segnalazioni made in Italy che ho ricevuto negli ultimi dieci giorni. La prima di questo lunedì, l’unica a cui ho riservato uno spazio tutto per sé, è una storia che racconta dell’amicizia tra un bambino ed un cavallo. Già così avrebbe potuto incuriosire il mio lato tenero, ma la cosa che mi ha fatto decidere di separare questo titolo da tutte le altre segnalazioni è che il libro tratta anche di bullismo, un argomento purtroppo terribilmente attuale ai giorni nostri, un problema a cui non si riesce a porre rimedio. Il piccolo protagonista di Horse Sense affronterà questa esperienza proprio grazie all’amicizia di un cavallo.
Il romanzo è disponibile sia in italiano che in inglese e in più sono disponibili una serie di gadget dedicati in vendita su Zazzle (trovate tutti i link in fondo al post).
Io con rammarico non ho la possibilità di leggerlo in questo momento, ma mi auguro di trovare l’occasione per farlo in futuro perché è una storia che mi ispira tantissimo. E a voi?
Sotto la trama e le note biografiche vi lascio anche un estratto del libro.

HORSE SENSE
Di Lapo Melzi
Editore Irbis Books
Pagine 250
Euro 7,95 (cartaceo) – 2,98 (ebook)
TRAMA: Non è affatto una passeggiata avere undici anni, specialmente per Jamie. Mentre si accinge a fare i primi passi incerti verso l’adolescenza, sapere chi è veramente suo amico e fidarsi degli adulti attorno a lui diventa sempre più difficile. L’unica cosa su cui può veramente contare in questo mondo in continuo cambiamento è l’affetto del suo migliore amico, un cavallo di nome Acorn. La loro amicizia è uno di quei legami magici che capitano solo una volta nella vita, ma riuscirà a resistere ai bulli che vogliono farla a pezzi?

L’autore:
Lapo Melzi è un poeta, scrittore e filmmaker. Cresciuto in un paesino nel nord Italia, ha studiato scrittura e cinematografia a New York. Dopo essersi laureato alla prestigiosa Tisch School of the Arts, Lapo Melzi fa la spola tra gli Stati Uniti e l'Italia.

Estratto del libro:
Ora, era giunto il momento di rendere giustizia alla sua brillante idea. Raggiunse il bordo del paddock e si fermò di fronte a un abbeveratoio pieno d’acqua e foglie morte che giaceva in ombra ai margini del bosco.
Lanciò un breve sguardo alle sue spalle e la massa disordinata dei suoi capelli castano cenere ondeggiò dietro di lui. Vedendo che Acorn non lo aveva ancora scoperto, si sedette sul bordo dell’abbeveratoio. Esitò un attimo, poi si sollevò e affondò i piedi nell’acqua. Un flusso ghiacciato filtrò attraverso i fori nelle suole delle scarpe, imbevendo quasi istantaneamente i suoi calzini. La pelle d’oca gli corse su dalle gambe fino alle braccia e lui rabbrividì, respirando affannosamente—in fondo, era solo Maggio e l’abbeveratoio stava tutto il giorno all’ombra. Non c’era tempo da perdere in ripensamenti. Jamie si costrinse a resistere al freddo e si immerse lentamente. Trasalì quando l’acqua fredda gli leccò la schiena in tutta la sua lunghezza, trafiggendolo con brividi ghiacciati fino alle orecchie. Il suo cuore batteva all’impazzata. Era una figata!
Tirò due grandi respiri, si tappò il naso con le dita e immerse la testa, poi appoggiò i piedi e le mani contro le pareti interne dell’abbeveratoio per impedirsi di ritornare a galla. All’interno di questo guscio di legno e acqua, la calma era quasi soprannaturale, anche se il freddo era così intenso, che sembrava di essere seppelliti nel ghiaccio. Ciononostante, Jamie sentì la sua mente rilassarsi—era accogliente là sotto. Meditò che forse era così che Acorn si era sentito nella pancia della sua mamma—a parte per il freddo, naturalmente. Sopra di lui, attraverso l’acqua che si stava calmando, i rami degli alberi ondeggiavano sognanti nella brezza. Allungati contro il cielo luminoso, sembravano antenne giganti intente a setacciare l’aria.
Jamie allungò le orecchie per captare i segni dell’avvicinamento di Acorn. Mentre tratteneva il fiato nella vasca, immobile come una statua, sembrava uno strano insetto stecco sottomarino pronto a balzare sulla preda. I suoi capelli castani si stendevano a ventaglio attorno al viso come pensieri selvaggi e gli occhi verde erba luccicavano pieni di aspettativa. Il suo nascondiglio era perfetto! Acorn non ci avrebbe mai pensato. Avrebbe voluto scoppiare in una risata diabolica, ma si trattenne—non aveva intenzione di far saltare la sua copertura.
In superficie, un filo di bava galleggiava pigramente alla deriva. Jamie si domandò se fosse la saliva di Acorn o delle pecore e si rese conto che probabilmente era immerso in un letto di bava. Sogghignò—si sentiva audace, anche se sapeva che la maggior parte dei suoi compagni di scuola lo avrebbe considerato più che altro disgustoso. Beh, che importava cosa pensavano; non capivano niente di avventura. La saliva te la lavavi via, ma l’avventura, quella rimaneva per il resto della tua vita!
Una sensazione di costrizione, come se una cintura gli si stesse stringendo attorno al petto, gli fece girare la testa. I suoi polmoni stavano cominciando a ribellarsi in cerca d’aria, ma lui era risoluto a resistere. Si agitò sul fondo della vasca, preoccupato che forse Acorn non si sarebbe presentato. Dov'era quella testa di legno? E se non si faceva vedere e rovinava la sua fantastica imboscata?
Un’ondata di panico lo afferrò. Forse avrebbe dovuto lasciare una scia di Menthos che portava all’abbeveratoio. Accidenti! Era esattamente quello che avrebbe dovuto fare. Perché non ci aveva pensato prima? Perché mai Acorn avrebbe dovuto venire verso l’abbeveratoio? Era più probabile che si infilasse nel maneggio. Cavolo, non aveva progettato abbastanza bene le cose—sarebbe stata la sua rovina.
Oscuri pensieri di fallimento gli annebbiarono il cervello, mentre l’aria nei suoi polmoni si consumava velocemente. Si accorse che non ne aveva che per una dozzina di secondi, poi avrebbe dovuto prendere una boccata d’aria, o morire in quella tomba d’acqua. Altri cinque secondi trascorsero. Era finita…
In quell’istante, un’ombra calò sull’abbeveratoio. La temperatura scese improvvisamente di un paio di gradi. Jamie si chiese come accidenti potesse sentire ancora più freddo di quello che già aveva, ma a quanto pareva, poteva. L’ombra si avvicinò un po’ di più. Jamie vide il buio sfilacciarsi ai margini, disegnando la sagoma approssimativa di una criniera. Una fiammata di eccitazione si propagò attraverso di lui—Acorn era finalmente arrivato! Lasciò la presa ai bordi dell’abbeveratoio e si scaraventò verso la superficie.
In un’esplosione di schizzi, saltò fuori dall’acqua, agitando le braccia come un pazzo e urlando, “Raaaaugh!”
Acorn scartò, soffiando dalle narici in shock.
“Beccato! Ti ho beccato!” Jamie lo schernì. “Fifoooneee!”
Acorn scoprì i denti e scattò verso di lui, oltraggiato.
Jamie tuffò la mano nell’acqua gelida e gliela spruzzò addosso a tradimento.
Acorn grugnì e sgroppò via fra calci e nitriti selvaggi, scrollando la testa con violenza a mostrare la sua disapprovazione per il trattamento scandaloso.
Jamie lo guardò con soddisfazione, pieno di orgoglio per il successo del suo agguato. Miglior-scherzo-di-sempre! Saltò fuori dall’abbeveratoio, scatenandosi per il paddock.
Con la coda alta, Acorn si mise a trottare in giro a scatti, spostando la testa a strattoni, sbuffando violentemente a tutto quello che gli capitava a tiro, come se cercasse di proposito qualcosa da cui farsi spaventare. Sembrava che si stesse veramente godendo la scarica di adrenalina che gli scorreva nelle vene. Jamie corse accanto a lui, ruggendo e ridendo, le scarpe che scricchiolavano e gorgogliavano rumorosamente.
Sentendo il putiferio, qualche pecora cacciò fuori la testa dal capanno, mentre i cavalli nei box tesero le orecchie, chiedendosi cosa stesse succedendo.

Links del libro:
Pagina Facebook ufficiale di Horse Sense,
Sito dell’autore.

Links di acquisto:
Paperback Diretto
Paperback and ebook: AmazonIT
Solo ebook: InMondadori
Gadgets/Regali: Horse Sense Zazzle store UK oppure FR (Zazzle non c'e' in Italia)

Passo e chiudo :)

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